29/08/2024

Venezia 81: Angelina Jolie fa rivivere il mito di Maria Callas

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 29/08/2024 Aggiornato il 29/08/2024

È arrivato il momento di uno dei film più attesi dell'81esima Mostra del Cinema di Venezia ovvero Maria di Pablo Larraín, con Angelina Jolie nei panni dell'indimenticabile Maria Callas

Venezia 81 - Angelina Jolie - Maria

Maria è indubbiamente uno dei film di maggiore rilevanza del concorso di questa 81esima edizione e pare che le attese non siano state deluse, dato che durante la proiezione per la stampa sono scattati gli applausi.

I riflettori naturalmente sono puntati sulla sua protagonista, Angelina Jolie, che (come ha raccontato durante la conferenza stampa) si è preparata molto per entrare in questo ruolo, tirando fuori persino le sue doti canore.

Gli ultimi giorni della grande cantante lirica 

Maria è ambientato nella Parigi degli anni’70 e racconta la tumultuosa, tragica e al tempo stesso bellissima storia della grande cantante lirica Maria Callas, durante i suoi ultimi giorni di vita.

Le riprese sono iniziate nell’ottobre 2023 a Budapest e si sono poi spostate non solo a Parigi, ma anche ad Atene e a Milano. Tra le location italiane non poteva mancare il Teatro alla Scala.

Nel cast, insieme ad Angelina Jolie, troviamo gli attori italiani Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher (che interpretano Ferruccio e Bruna, molto vicini alla Callas nell’ultima parte della sua vita), ma anche Valeria Golino (nei panni della sorella Yakinthi Callas). A loro si aggiungono Haluk Bilginer e Kodi Smit-McPhee.

Maria è un film Fremantle prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures (una società del gruppo Fremantle) Juan de Dios Larraín per Fabula Pictures e Jonas Dornbach per Komplizen Film, un’esclusiva per l’Italia Rai Cinema

Quando lo vedremo al cinema? Al momento non è ancora uscita una data certa, ma sappiamo che arriverà nelle sale grazie a 01 Distribution.

La parola al regista e al cast italiano

«Io sono fan di Maria Callas fin da bambino e ho pensato di fare questo film anche perché ho notato che, nonostante sia una forma d’arte importante, l’Opera viene spesso ignorata dal cinema» – spiega il regista Pablo Larraín – «Si trattava di fare un film su una delle voci più grandi della storia, per celebrare la sua vita, il lavoro e la musica. Di certo non si sarebbe potuto fare senza Angelina Jolie». E aggiunge: «I giorni che raccontiamo si ambientano in una casa in cui ci sono Ferruccio e Bruna che la proteggono dal mondo, quello che si crea tra queste tre persone è qualcosa di speciale, diventano una famiglia».

«Sapevo che il mio personaggio era ancora vivo, così ho ascoltato una sua intervista e letto cose su di lui. Ho capito la devozione che aveva nei confronti di Maria Callas e ho trasformato quel sentimento in ciò di cui aveva bisogno il film» – racconta Pierfrancesco Favino – «Non è stato difficile ritrovare il personaggio accanto ad Angelina Jolie».

Gli fa eco Alba Rohrwacher: «Concordo con Piefrancesco. È stato incredibile far parte di questo film e ringrazio Pablo per l’opportunità e per avermi guidato in questo viaggio. E grazie ad Angelina ho capito l’amore incondizionato che Bruna ha verso Maria».

Le dichiarazioni di Angelina Jolie

A chi le chiede delle voci che la vedrebbero già candidata all’Oscar per questo ruolo, Angelina risponde: «Francamente la mia principale preoccupazione è quella di non deludere i fan di Maria Callas e dell’Opera. Spero di essere riuscita a rendere omaggio a questa straordinaria donna e alla sua memoria».

Come è riuscita ad entrare nel ruolo? «Mi sono avvicinata a Maria Callas ascoltandola: lei infatti insegnava e ci sono delle registrazioni in cui racconta come si approcciava al lavoro, cercando di capire la musica e le intenzioni del compositore, rimanendo disciplinata. La parte emotiva è arrivata dopo: Pablo mi ha molto protetta e mi ha consentito di fare entrare le emozioni quando ero pronta».

E poi c’è la parte canora: «Io prima di questo film non avevo mai cantato e tutti sanno quanto fossi nervosa. Ho fatto pratica per sette mesi, anche perché Pablo è esigente e non vuole che le cose si facciano a metà. La prima volta ho cantato davanti i miei figli in una piccola stanza, poi pian piano sono arrivata a farlo alla Scala». Sul suo rapporto con la musica dice: «Io sono sempre stata piuttosto punk. Crescendo è arrivata anche la musica classica (anche se continuo ad ascoltare i Clash), d’altra parte quando la tua vita è piena di emozioni ci sono suoni che toccano e interpretano certi sentimenti che vengono incapsulati dentro la musica. Da quando ho girato questo film i miei figli hanno iniziato ad ascoltare l’Opera e spero che possa essere, anche per altre persone, l’occasione per esplorare questo mondo così potente». La sua opera preferita? «Anna Bolena».