01/09/2023

Venezia 80: Saverio Costanzo ci regala un altro intenso personaggio femminile

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 01/09/2023 Aggiornato il 01/09/2023

Saverio Costanzo torna in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia con Finalmente l'alba. Con lui al Lido la giovanissima attrice protagonista, Rebecca Antonaci

Venezia,80th Venice Film Festival 2023. Giorno 2 - Arrivo all'imbarcadero . Nella foto Saverio Costanzo e Rebecca Antonaci

C’è un filo rosso che lega Saverio Costanzo alla Mostra del Cinema di Venezia: è qui, infatti, che il regista ha presentato alcune delle sue opere più importanti compresa la serie tv L’amica geniale. Però era da diverso tempo che non era in concorso, per la precisione dal 2014, anno di Hungry Hearts che vedeva protagonisti Adam Driver e Alba Rohrwacher. Inevitabile quindi l’attesa per il suo nuovo film Finalmente l’alba, che lo vede di nuovo in corsa per il Leone d’Oro. Quando potremo vederlo nelle sale? Sarà distribuito da 01 Distribution il prossimo 14 dicembre.

Una lunga notte a Cinecittà, negli anni ’50

La sinossi ufficiale ci dice che Finalmente l’alba è il viaggio lungo una notte della giovane Mimosa che, nella Cinecittá degli anni’50, diventa la protagonista di ore per lei memorabili. Accetta infatti l’invito mondano di un gruppo di attori americani e con loro trascorre una notte infinta. Ne uscirà diversa, all’alba, scoprendo che il coraggio non serve a ripagare le aspettative degli altri, ma a scoprire chi siamo.

Dalle note di regia, scopriamo che il film inizialmente doveva essere su un celebre caso di cronaca, ovvero sull’omicidio della giovanissima Wilma Montesi, avvenuto nell’aprile del 1953, ma poi ha preso una strada diversa diventando “un film sul riscatto dei semplici”.

Ad interpretare Mimosa è la giovanissima attrice Rebecca Antonaci. Il resto del cast? Internazionale: troviamo infatti Lily James, Joe Keery, Rachel Sennott, Alba Rohrwacher e Willem Dafoe.

La parola ai protagonisti

«È stata un’esperienza meravigliosa e, lo confesso, ho sentito sulle mie spalle una grande responsabilità essendo questo il mio primo film importante» – svela Rebecca Antonaci, unica attrice del cast presente in conferenza – «Ho trovato una grande vicinanza tra me e Mimosa, che è una ragazza che rimane sempre se stessa. Posso dire che siamo cresciute insieme, lei in una notte, io in due mesi di riprese».

«Rebecca è stata una fortuna. Ho girato uno spot pubblicitario (il primo e l’ultimo, credo!) e l’ho conosciuta lì, mi ha colpito perché riusciva a fare vuoto nella confusione, era curiosa e sapeva il fatto suo. In quel periodo stavo scrivendo il film e, quando siamo entrati nella fase dei provini, è stata una delle prime che ho chiamato. Ci ho messo un anno, ma poi l’ho richiamata, sicuro che fosse lei l’attrice giusta» – racconta Saverio Costanzo, che ammette: «Io mi trovo più a mio agio a lavorare sui personaggi femminili e la mia non è una strategia, mi viene semplicemente più naturale, è più divertente e imprevedibile, poi da maschio imparo molto».

Poi sulla genesi del film dice: «La volontà iniziale era quella di raccontare l’omicidio di Wilma Montesi del 1953, che è stato uno spartiacque, perché da quel momento l’Italia ha perso l’innocenza. Le persone coinvolte, infatti, venivano dal mondo della politica e dello spettacolo e così si è finito per parlare solo di loro, la vittima è svanita e non c’è stata più nessuna empatia nei suoi confronti. Poi mi sono detto “ma che senso ha?” e ho scelto un approccio diverso, raccontando la storia di una ragazza che segue il percorso di Wilma, ma alla fine sopravvive. È un modo per ridarle dignità».