31/08/2023

Venezia 80: in concorso c’è Ferrari, il biopic di Michael Mann con Adam Driver

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 31/08/2023 Aggiornato il 31/08/2023

Adam Driver veste i panni di Enzo Ferrari, nel biopic firmato da Michael Mann, in concorso alla 80esima Mostra del Cinema di Venezia

80th Venice Film Festival 2023, Photocall film “Ferrari”. Pictured: Adam Driver

Il concorso della 80esima Mostra del Cinema di Venezia prosegue con uno dei titoli internazionali più attesi ovvero Ferrari di Michael Mann. Il regista americano, come potete intuire dal titolo, ha deciso di rendere omaggio al fondatore della celebre casa automobilistica con un biopic e ha voluto che il protagonista avesse il volto di Adam Driver. Nel cast troviamo anche Penélope Cruz (nei panni di Laura Ferrari, moglie di Enzo), Patrick Dempsey (in quelli del pilota Piero Taruffi) Shailene Woodley, Sarah Gadon, Gabriel Leone, Jack O’Connell.

Il film, girato in Italia, si basa sul romanzo di Brock Yates Enzo Ferrari: The Man and The Machine. Ferrari uscirà nelle sale italiane il prossimo 30 novembre, grazie a 01 Distribution.

Ecco cosa hanno raccontato i protagonisti durante la conferenza stampa ufficiale. Ebbene si: parte del cast si è palesato al Lido, nonostante lo sciopero.

Un anno cruciale

Siamo a Modena, nel 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. La sua azienda, che aveva creato una decina di anni prima dal nulla, è in grave difficoltà e anche il matrimonio con Laura è in crisi dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il “Drake” decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.

La parola a regista e attori

«Io sono riuscito ad essere qui in quanto rappresentante di un film che non fa parte del sindacato e gestito da una piccola società di distribuzione, che ha dimostrato come si giunge ad un accordo quando si è disposti a collaborare insieme. Tutto dipende dalle persone con cui si fa un film. Naturalmente sono solidale con i miei colleghi» – precisa Adam Driver, che aggiunge: «La situazione attuale è molto confusa ed è già un miracolo che si continui a realizzare film».

Parlando invece di Ferrari, Michael Mann spiega il perché di questo biopic: «È la storia di un uomo dinamico, ma anche melodrammatico e profondo. Ho scelto di raccontare in particolare il 1957 perché è un anno in cui la sua vita arriva a un punto di svolta e ci rendiamo conto che i suoi sentimenti e i suoi conflitti sono universali».

«Ho fatto molte ricerche per scoprire il più possibile su di lui, anche dal punto di vista privato, per ricreare così il suo microcosmo» – prosegue il regista – «Ho poi fatto in modo che lo spettatore sentisse quel senso di agitazione che pervade le corse, che capisse cosa significava guidare quel tipo di auto negli anni’50. Questo elemento ha poi influenzato anche il modo in cui ho girato il film».

A proposito di auto, Patrick Dempsey racconta di essersi molto emozionato a girare le sequenze di gara. Non dimentichiamo, infatti, che lui è un grande amante dei motori e infatti confessa: «Sono io che ho cercato Michael Mann perché sapevo che stava lavorando a questo film e volevo assolutamente una parte. In quel periodo mi trovavo a Londra e l’ho incontrato durante un Gran Premio (vinto proprio dalla Ferrari) e gli ho chiesto se c’era un ruolo per me. Un mese dopo mi ha chiamato per affidarmi quello di Piero».

Quello di Adam Driver con le auto pare invece sia più complicato, durante la conferenza infatti ammette: «Ho guidato qualche volta in fase di pre-produzione, poi sul set non mi hanno fatto salire su queste auto d’epoca, a quanto pare non si fidano di me!»