Venezia 80: è il momento di Wes Anderson
Il regista Wes Anderson presenta il suo film The Wonderful Story of Henry Sugar, prima di ricevere il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2023 alla 80esima Mostra del Cinema di Venezia
Uno dei grandi protagonisti della 80esima Mostra del Cinema di Venezia è indubbiamente Wes Anderson, che sarà insignito del prestigioso premio Cartier Glory to the Filmmaker 2023, riconoscimento dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo. Per l’occasione il regista americano (che il 14 settembre sarà nelle sale italiane con l’attesissimo Asteroid City, presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes) non è arrivato a “mani vuote” al Lido, ma con un film breve (fuori concorso) dal titolo The Wonderful Story of Henry Sugar, che potremo vedere su Netflix dal 27 settembre.
Cosa c’è da sapere su The Wonderful Story of Henry Sugar
Questo film corto di 40 minuti è l’adattamento cinematografico (estremamente fedele) di un racconto lungo di Roald Dahl, autore molto amato da Wes Anderson che si ispirò proprio a un suo romanzo per la realizzazione di Fantastic Mr. Fox (uscito nel 2009).
The Wonderful Story of Henry Sugar è il primo di una serie di cortometraggi, sempre ispirati dalla letteratura di Dahl.
Protagonista è il giocatore d’azzardo Henry Sugar, che viene a conoscenza di un uomo proveniente dall’India che riesce a vedere senza usare gli occhi. Rendendosi conto dei benefici che potrebbe trarne, decide di esercitarsi per acquisire la stessa abilità.
Nel cast troviamo Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch, Dev Patel, Ben Kingsley, Richard Ayoade. Purtroppo la speranza di vedere arrivare qualche attore al Lido è stata disattesa, sempre per via dello sciopero.
La parola a Wes Anderson
Durante la conferenza stampa ufficiale Wes Anderson ha svelato che la gestazione di questo progetto è durata circa vent’anni: «Mi continuavo a chiedere come potevo fare questo personaggio e così l’ho tenuto lì per un po’. Per me era fondamentale mantenere il linguaggio dell’autore e che gli attori usassero le sue parole, volevo che il film fosse basato su questo aspetto».
A proposito del cast svela: «Ho pensato subito che Ralph Fiennes, che conosco da tempo, fosse perfetto per il ruolo Roald Dahl. È stata una scelta istintiva. Però confesso che ero molto nervoso all’idea di lavorare con Ben Kingsley, perché ero un suo fan da tantissimo tempo. E poi con quella sua postura tutta dritta ti intimidisce. Invece devo dire che, una volta sul set, ci siamo sentiti entrambi a nostro agio e lui emanava questo mood di confort. Lo stesso vale per tutti gli altri attori, da Benedict Cumberbatch a Dev Patel».
E dice: «The Wonderful Story of Henry Sugar è stato girato in due settimane e mezzo. Può essere considerata una sorta di piccola rappresentazione teatrale che abbiamo filmato. È a metà strada tra teatro e cinema, ma è un film».
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