Venezia 74: alla scoperta del colore nascosto delle cose con Valeria Golino
Valeria Golino interpreta Emma, un'osteopata non vedente che ne Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini si innamora Teo (Adriano Giannini), un pubblicitario rampante e traditore
Dopo tante star internazionali, alla 74a Mostra del Cinema di Venezia è la volta di una delle nostre stelle più luminose: Valeria Golino.
L’attrice è la splendida protagonista de Il colore nascosto delle cose (Emma), il nuovo film di Silvio Soldini presentato fuori concorso e nelle sale italiane l’8 settembre.
Con lei un sempre affascinante Adriano Giannini, Laura Adriani e Anna Ferzetti.
Amore agli antipodi
Il colore nascosto delle cose (Emma) è la complicata e tormentata storia d’amore tra Emma e Teo, persone agli antipodi che però scoprono di non riuscire a fare meno una dell’altro e viceversa.
Lei è una osteopata cieca dall’età di diciassette anni, che vive sola dopo aver divorziato dal marito. Lui è invece un pubblicitario rampante, donnaiolo, traditore, all’apparenza superficiale ma con alle spalle una difficile storia familiare.
Emma è una donna forte e sicura di sè, che non ha paura a lanciarsi in nuove storie d’amore, nonostante tutto. Teo invece è un uomo irrisolto, che non sa ancora cosa vuole dalla vita finché non incontrerà lei.
Conoscere gli altri in modo più profondo
«Mi sono reso conto che la vista porta a giudicare gli altri in base alla apparenze, stando in superficie. È invece diverso conoscere qualcuno se non lo vedi, perché ti porta ad andare in profondità verso la verità» questa è la premessa che fa Silvio Soldini, che nel 2013 si era già addentrato nel mondo dei non vedenti con il bel documentario Per altri occhi – Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi.
L’intensità di Valeria
Anche stavolta l’interpretazione di Valeria Golino riesce a convincere talmente tanto da emozionare e commuovere.
«È stato un percorso di preparazione molto intenso, che mi ha portato a conoscere persone meravigliose» racconta l’attrice. «Per me non è stato facile immergermi in Emma, soprattutto a livello tecnico, perché non potevo usare gli occhi che spesso sono i veri complici per un attore, in quanto aiutano a far passare uno stato d’animo, un sentimento. Ho quindi dovuto introiettare tutte le emozioni e cercare di esprimerle in altro modo. È stata una esperienza indimenticabile!»
Ti potrebbe interessare anche:
- Il Paradiso delle Signore 2, al via stasera la nuova stagione
- Grande Fratello Vip: tutto sulla 2a edizione
- Venezia 74: promossi e bocciati
- George Clooney a Venezia, è lui (per noi) il vincitore
- Venezia 74: Charlotte Rampling e le scelte di classe del cinema italiano