Teatro: le proposte di aprile, divertenti e irriverenti
Vi aspettano protagonisti molto amati come Lino Guanciale, Neri Marcoré, Alessandro Cattelan, le sperimentazioni di Emma Dante, gli omaggi a Giorgio Gaber e Fabrizio De Andrè
Ci sono tanti buoni motivi per andare a teatro, anche in una stagione in cui il clima invoglia a trascorrere le serate all’aperto: merito di un’ampia scelta di proposte divertenti e irriverenti, di pièce che accendono i riflettori su temi di assoluta attualità o che raccontano i grandi autori del passato con un taglio moderno e accattivante. In scena arrivano Lino Guanciale, Giuseppe Pambieri, Fabio Troiano e molti altri attori amatissimi dal grande pubblico, ma trovano spazio anche linguaggi diversi, come quello parlato da gruppi di giovanissimi artisti alla prova della ribalta o da detenuti che si misurano con l’impegno catartico della recitazione.
Non mancano alcune prime nazionali, le originali sperimentazioni di registi di grido come Emma Dante, l’omaggio ad artisti del calibro di Giorgio Gaber o Fabrizio De Andrè.
Su il sipario!
Ecco le nostre proposte per il mese di aprile.
Lino Guanciale, guidato dal regista Davide Cavuti, porta al Duse di Bologna “Non svegliate lo spettatore” (18-19 aprile), uno spettacolo-omaggio alla vita e alle opere dello scrittore Ennio Flaiano, che fu anche sceneggiatore di tanti capolavori della cinematografia italiana (da Fellini a Monicelli). Cinema, teatro letteratura e musica si fondono in una pièce che emoziona e insegna.
Al Teatro Parenti di Milano (18-21 aprile) “Questa splendida non belligeranza” è il ritratto di una famiglia pacifica, tollerante, dove per sopravvivere ognuno si rifugia in un mondo tutto suo. Marco Ceccotti, che ne è autore e regista, scandaglia il rapporto fra genitori e figli, le incomprensioni, le illusioni e le frustrazioni della vita di oggi.
“Brevi interviste con uomini schifosi” di David Foster Wallace, in scena al Teatro Massimo di Cagliari con la regia di Daniel Veronese (5-6 aprile), è un affresco comico, grottesco e doloroso di perversioni e meschinità, ambizioni e violenze, debolezze e strafottenze maschili. Paolo Mazzarella e Lino Muselli interpretano magistralmente una serie di ritratti meschini e raccontano relazioni tossiche, superficiali e spesso squallide con l’altro sesso.
Il Rossetti di Trieste ospita, il 12 aprile, Alessandro Cattelan con il suo “Salutava sempre”, live 2023, in cui il protagonista canta, balla, intrattiene e sfida il politicamente corretto.
Allo Stabile Catania – Sala Verga, ecco la trasposizione teatrale di “Una storia semplice” di Leonardo Sciascia (11-16 aprile), con Giuseppe Pambieri e una squadra di attori affiatatissimi. La regia di Giovanni Anfuso dà vita a un giallo tutto da godere, che ha come sfondo i mondi della mafia e della droga.
Il regista Giorgio Gallione si prende la scena al Carcano di Milano con ben due spettacoli: dal 13 al 16 aprile è in cartellone “Il dio bambino”, con Fabio Troiano, una tragicommedia in musica (di Giorgio Gaber) che parla della crisi dell’uomo di mezza età con toni ironici, cinici ma anche teneri. Dal 18 al 23 aprile, invece, l’omaggio è a Fabrizio De Andrè con “La buona novella”, in cui Neri Marcorè e Rosanna Naddeo alternano le canzoni del cantautore genovese con brani narrativi dei vangeli apocrifi.
Nuovi linguaggi di scena e coinvolgimento di giovani artisti sono le parole d’ordine della rassegna “Solo risposte sbagliate”, al Teatro Maddalene di Padova, che il 21 e 22 aprile propone “Talismani”, scritto da Matteo Porru (vincitore del premio Campiello Giovani nel 2019) e interpretato da Andrea Bellacicco. Il regista Lorenzo Marangoni mescola musica e letteratura in un racconto che parla di culture e mondi diversi, fra Napoli e l’Afghanistan.
Prima nazionale di “Un curioso accidente” di Carlo Goldoni al Malibran di Venezia (20-23 aprile), una commedia diretta da Rimas Tuminas, con intrecci amorosi, giochi di seduzione e pericolosi fraintendimenti.
Emma Dante, in veste di autrice e regista, porta al Mercadante di Napoli “Misericordia” (19-30 aprile): una favola contemporanea in cui tre donne, prostitute e disperate nella loro misera solitudine, allevano un ragazzino menomato, orfano di una mamma vittima di tante botte. Le tre mamme lo crescono come se fosse figlio loro.
Una versione innovativa, spietata e visionaria del “Riccardo III” shakespeariano arriva al Teatro Ivo Chiesa di Genova (14-20 aprile), con la regia di Sandro Baldacci e l’interpretazione della Compagnia Scatenati, formata da attori detenuti nel carcere di Marassi.
“Boston marriage” di David Mamet, con Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria dirette da Giorgio Sangati, è in cartellone al Del Monaco di Treviso dal 14 al 16 aprile. Ambientato negli Stati Uniti di fine ottocento, svela un’inattesa storia di convivenza fra donne economicamente indipendenti.
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