X Factor 2019: in attesa di scoprire il vincitore ecco i quattro finalisti
È tutto pronto per il gran finale di X Factor 2019. E in attesa di scoprire chi sarà il vincitore, abbiamo incontrato i finalisti di questa edizione
Giovedì sera (alle ore 21.15) Sky Uno e TV8 trasmetteranno, in diretta dal Forum di Assago (Milano), la finale di X Factor 2019. Un evento molto atteso, dato che la gara sarà serrata (con probabili colpi di scena) e lo show promette di essere come ogni anno veramente gustoso. Questo anche grazie a ospiti del calibro di Robbie Williams e Ultimo, a cui si aggiunge una stella nascente del panorama internazionale come Lous and the Yakuza.
Chi sarà a vincere tra Sierra, Booda, Sofia Tornambene e Davide Rossi? Un’idea ce la siamo fatta, ma prima di svelarvela vi raccontiamo il nostro incontro ravvicinato con i quattro finalisti.
I sogni di Sofia
Incontriamo Sofia (come i suoi colleghi) direttamente al Forum, nel bel mezzo delle prove per la finale. La giovanissima concorrente di Sfera Ebbasta è dolce come la si vede sul piccolo schermo. «Alla vittoria ci pensiamo un po’ tutti» ammette. «Però al momento mi godo ogni istante, anche perché parliamo di una finale in cui ci sarà il mitico Robbie Williams!».
La teen-ager poi confessa di avere conosciuto dei momenti di solitudine durante il programma: «È successo soprattutto all’inizio, perché mi mancavano i miei genitori e i loro abbracci. Poi io sono una ragazza che sta bene tra poche persone e quando si trova in gruppo non riesce ad essere particolarmente spigliata».
Una timidezza la sua che però non la farà stare lontana dal palco, anche in futuro: «Una volta uscita dovrò capire come continuare gli studi e al tempo stesso portare avanti il mio sogno di fare questo lavoro. X Factor mi ha dato visibilità e spero di trovare delle persone che vogliano aiutarmi a crescere, proprio per questo mi piacerebbe trasferirmi a Milano».
Il pragmatismo della Sierra
Giacomo e Massimo, meglio noti come la Sierra, si dimostrano invece più pragmatici. Sarà che sono più grandi e hanno già idea di come funziona il mondo della musica. «Siamo stati fortunati, perché rispetto alle edizioni precedenti, c’è ora una maggiore apertura nei confronti del genere urban e abbiamo avuto la possibilità di scrivere dei nostri testi, cosa per nulla scontata».
I ragazzi ci raccontano poi di essersi conosciuti nel 2012, quando la Sierra era una crew di ben trenta elementi che poi hanno preso strade diverse. Loro sono rimasti e hanno portato avanti il progetto, lavorando tanto in studio. Poi è arrivato X Factor che ha permesso loro di mettersi in gioco: «Il talent ci ha aiutato a gestire meglio il palcoscenico e Samuel è stato un ottimo giudice, che ci ha saputo ascoltare».
Come vivono il fatto che la loro Enfasi sia l’inedito più ascoltato? «Quando l’abbiamo saputo non ci credevamo! Speriamo di fare altri pezzi che riescano ad avere la stessa presa sul pubblico».
Poi, quando si parla di potenziale vittoria, ammettono: «L’idea fa un po’ paura, anche perché in passato non sempre il primo classificato ha avuto un grande successo discografico. Poi ci sta anche il fascino della sconfitta».
E aggiungono: «X Factor è una sorta di tappeto elastico, che ci sta dando la spinta a lavorare bene in futuro».
Davide pronto a crescere
Ha un sorriso dolcissimo Davide, che ha i piedi ben piantati a terra nonostante la giovane età. «Ho sempre amato cantare e, dopo aver partecipato a Ti lascio una canzone, ho frequentato il CET di Mogol per iniziare a comporre delle canzoni mie» racconta. «La tv è il mezzo che riesce a darti risalto, ma è rischiosa potrebbe anche metterti in cattiva luce».
Poi ci svela: «Io scrivo dei brani pop in italiano, ma Malika e Roberto (Vernetti) hanno preferito che come inedito portassi un pezzo più coerente con il percorso fatto nel corso del talent, vicino al funk-soul».
La finale per lui sarà una grande festa, anche perché potrà duettare con Robbie Williams, ma la sua mente è già proiettata verso il futuro: «Subito dopo X Factor studierò ancora inglese per migliorarlo e lo stesso vale per il pianoforte. Poi cercherò una mia strada artistica da percorrere e Malika mi ha detto che potrò contare sempre su di lei».
La simpatia dei Booda
I Booda (Federica, Martina e Alessio) sono davvero simpatici come si vede in tv. «Il nostro bilancio è estremamente positivo» ci dice la band (che ha come giudice sempre Samuel). «X Factor ci ha insegnato l’importanza della tenuta mentale, utile per andare sul palco con lucidità. Poi noi veniamo dalla gavetta e questo ci ha permesso di apprezzare pienamente tutto».
Ci raccontano poi la loro storia, molto recente: «Siamo nati nel gennaio 2019. Tutto è iniziato da me (Federica) e Martina, perché volevamo dare vita a un progetto nuovo, in cui è poi entrato Alessio. L’idea era quella di formare una band per suonare insieme durante l’estate, poi in tanti ci hanno consigliato di partecipare a X Factor ed eccoci qui. La cosa sorprendente è che si è creata subito una forte alchimia tra di noi».
I Booda non pensano alla vittoria, ma piuttosto a suonare il più possibile sul palco del Forum. E anche loro già guardano all’imminente futuro: «Abbiamo lavorato tanto per cucirci la dimensione della band live, ora vorremmo avere un po’ di tempo per scrivere la nostra musica».
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