Tre metri sopra il cielo diventa una serie tv
Netflix ha messo in produzione una serie ispirata a Tre metri sopra il cielo. Babi e Step diventano Sally e Ale e si trasferiscono da Roma alla costa adriatica ai giorni nostri ma la storia resta la stessa. Sarà lo stesso anche il successo?
Che lo abbiate amato alla follia o odiato con l’intensità di mille soli, è indubbio che Tre metri sopra il cielo abbia lasciato il segno. Il romanzo di Federico Moccia, pubblicato all’inizio solo da un piccolo editore, diventato un vero e proprio fenomeno nei licei romani grazie al passaparola è stato poi ripubblicato con grande successo da Feltrinelli. Il film di Luca Lucini, che ha lanciato la carriera di Riccardo Scamarcio, è stato il manifesto generazionale degli adolescenti degli anni zero, anche se non tutti sono disposti ad ammetterlo.
La mania collettiva a cui ha dato vita rivaleggia con quella di Twilight. Ha riempito i muri di mezza Italia di graffiti ironici e citazioni, moltiplicato i tatuaggi con cuori alati attraversati da una spada e soprattutto ha dato inizio a un’invasione di lucchetti mai vista prima di allora.
E ora Netflix ha messo in produzione una serie che prende spunto proprio da “3MSC”, anche se potremmo fare un po’ di fatica a riconoscerlo: vi basti sapere Step e Babi passano il testimone a Sally e Ale. La serie offre alle nuove generazioni l’occasione di riscoprire la storia, anche se per renderla più moderna è stato previsto qualche cambiamento.
Cosa sappiamo della serie
Dalle prime informazioni sembra che il cuore della storia sia rimasto lo stesso. Babi e Step (al secolo Roberta Gervasi e Stefano Martini) sono stati ribattezzati Sally e Ale, ma saranno ancora due ragazzi con vite molto diverse destinati a incontrarsi e innamorarsi nonostante tutti gli ostacoli. Lei rimane la classica brava ragazza di buona famiglia e lui il figlio ribelle che nasconde la sua vulnerabilità – gli ingredienti fondamentali di tutti i new adult, il cui fascino non accenna a tramontare.
La scena si sposta da Roma alla costa Adriatica e sarà ambientata nel 2019, in modo da contenere riferimenti e abitudini familiari al suo nuovo pubblico. Ale/Step avrà ancora come hobby le pericolose corse in moto ed è molto probabile che facciano la loro comparsa anche Pollo e Pallina, i migliori amici di lui e di lei protagonisti di una sottotrama tenera e triste.
Dalle fotocopie al grande schermo
Tre metri sopra il cielo è stato un fenomeno di massa a scoppio ritardato: la prima edizione è stata praticamente autoprodotta da Federico Moccia nel 1992, in tiratura limitata. Leggenda vuole che abbia cominciato a diffondersi sotto forma di fotocopie, fatte girare di mano in mano nei licei romani. Una sorta di After ante-Wattpad, insomma, che per uscire dalla nicchia aspettava solo il momento giusto.
Quel momento è arrivato con il film del 2004, benedetto da un casting particolarmente azzeccato. È difficile immaginare che avrebbe funzionato così bene senza Riccardo Scamarcio e Katy Louise Saunders, attrice britannica che con il suo viso pulito e innocente incarnava senza sforzo la controparte ingenua dell’ombroso cattivo ragazzo. Il libro, ripubblicato lo stesso anno da Feltrinelli in veste aggiornata, ha venduto più di un milione di copie ed ha consacrato Moccia come autore di riferimento per adolescenti romantiche.
La storia, non proprio a lieto fine, è proseguita con Ho voglia di te (2007) e Tre volte te (2018), dove Step ha avuto la sua seconda occasione con Gin (Laura Chiatti) ma si è dimostrato ancora legato a Babi. Per ora non si è parlato di un terzo film, ma la possibilità che gli attori si convincano a tornare insieme una terza e ultima volta sul set non è completamente da escludere.
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