Teatro: le mille sfaccettature delle relazioni

Mariti e mogli, anziani e adolescenti, genitori e figli: quanto è difficile a volte, comprendersi. Fra crisi di coppia, vecchie ferite mai rimarginate, liti futili e sentimenti immortali si dipana il fil rouge di tante proposte teatrali delle prossime settimane. Ci sono prime nazionali, grandi autori, attori di grande calibro e registi molto apprezzati: si scava nell’animo umano e ci si immedesima nei personaggi in scena.

Su il sipario!

Al Teatro Carcano di Milano, dal 19 al 24 marzo, Corrado Nuzzo e Maria de Biase sono in scena con “Delirio a due” di Eugène Ionesco, con la regia di Giorgio Gallione: è una pièce paradossale, grottesca e beffarda, in cui domina la lite incessante tra i protagonisti, imprigionati in un ménage annoiato e ripetitivo. Il gioco assurdo, comico e spiazzante nello stesso tempo, sta nel futile e inutile oggetto delle discussioni, condotte con un dialogo funambolico e serratissimo, cui fa da contrappunto la tragedia di una guerra civile che infuria all’esterno.

A Genova il Teatro Ivo Chiesa ospita “Il figlio” di Florian Zeller (22-24 marzo), con la regia di Piero Maccarinelli. Cesare Bocci e Galatea Ranzi interpretano il ruolo di due genitori divorziati, con un figlio adolescente che soffre di depressione: il testo indaga la condizione esistenziale, la solitudine e l’incomprensione dei giovani, e il rapporto difficile tra generazioni. “Andrà tutto bene” è la battuta che connota e contiene il senso di questo lavoro, con colpo di scena finale.

Prima nazionale al Carignano di Torino, fino al 24 marzo, per “La ragazza sul divano” del norvegese Jan Fosse, con la regia di Valerio Binasco che ne è anche interprete, insieme a un cast prestigioso: Pamela Villoresi, Michele di Mauro, Giordana Faggiano, Fabrizio Contri, Giulia Chiaramonte e Isabella Ferrari. La pièce indaga sul tema delle ferite psichiche inflitte nell’infanzia, che non si rimarginano mai del tutto.

“Scene da un matrimonio”, rilettura teatrale del capolavoro cinematografico di Ingmar Bergman, arriva al Teatro Franco Parenti di Milano (14-24 marzo) con la regia di Raphael Tobia Vogel. Fausto Cabra e Sara Lazzaro (volto noto al pubblico televisivo per la sua partecipazione alle serie Doc) interpretano Giovanni e Marianna, mettendo in luce il chiaroscuro di sentimenti familiari e convenzioni sociali. È l’anatomia di una crisi matrimoniale, di fronte alla quale il pubblico si interroga sulle dinamiche di coppia, sulla vita coniugale che a volte può essere una gabbia, sull’amore che, forse, non può davvero finire.

Inizia il 14 marzo, al Teatro Sociale di Camogli, la tournée di “Otello, di precise parole si vive”, di Lella Costa e Gabriele Vacis, con la regia di quest’ultimo. La vicenda shakespeariana è il pretesto per parlare di disuguaglianza, femminicidio, maschilismo e patriarcato. E Lella Costa, mattatrice in scena, che si misura anche con la metrica rap parodiando “Soldi” di Mahmood, afferma: «Una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi (un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole), ci fa capire quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia». E il regista aggiunge: «Raccontare l’Otello significa provare a capire cosa possiamo fare, noi maschi, per emanciparci dall’umiliante condizione di oppressori a cui siamo condannati dalla storia». Le date dell’intera tournée, dopo la prima, sono: 15-16 marzo al Teatro Storchi di Modena, 17 marzo al Centro Polifunzionale Teatro-Cinema il Mulino di Piossasco TO, 20 marzo al Cinema Teatro Verdi di Crevalcore BO, 21 marzo al Cinema Teatro Jolly di Olginate LC, 22-23 marzo al Puccini di Firenze, 24 marzo a Cecina LI, 5-6 aprile al Teatro Ai Colli di Padova, 7 aprile a Sogliano al Rubicone FC, 16-21 aprile a Milano (Teatro Carcano), 23 aprile a Brugherio MI, 2-12 maggio a Brescia.