01/11/2022

Teatro: gli appuntamenti di novembre nel segno dell’innovazione

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 01/11/2022 Aggiornato il 01/11/2022

La stagione di prosa è ormai decollata e in tutta Italia i cartelloni sono ricchi di proposte con interpreti molto amati, spunti di riflessione attualissimi e rivisitazioni sceniche di grande effetto

Figlie di Eva

Ci sono molti classici fra le pièce in cartellone nella prima metà di novembre, ma le amanti delle serate teatrali saranno piacevolmente colpite da allestimenti moderni, originali e innovativi.

Non mancano poi gli spettacoli di drammaturgia contemporanea, le celebrazioni di mostri sacri della letteratura e, sul palcoscenico, tanti attori e attrici famosi e amatissimi dal pubblico (anche televisivo).

Ecco una carrellata di proposte.

Su il sipario!

Alessandro Preziosi porta al Teatro Del Monaco di Treviso “Otello. Dalla parte di Cassio” (12 novembre), una rivisitazione della tragedia shakespeariana con musica dal vivo, in cui la vicenda è presentata da un diverso punto di vista, quello appunto del fidato amico del protagonista, suo malgrado trascinato in un triangolo amoroso che porterà dolore e lutto.

Una serie di attrici, tutte donne, si avvicenda in due spettacoli in programma al Ciak di Roma. Prima Sandra Collodel e Debora Caprioglio interpretano “Autumn” di Peter Quilter (3-6 novembre, regia di Enrico Maria Lamanna), una commedia sull’accettazione dell’età che avanza. Poi il trio Vittoria Belvedere, Maria Grazia Cucinotta e Michela Andreozzi si cimenta nella commedia “Figlie di Eva” (12-13 novembre, regia di Massimiliano Vado), in cui tre donne sono legate allo stesso uomo, corrotto e doppiogiochista, e tirano fuori artigli e risorse inaspettate.

Molière con “Il malato immaginario” arriva sulla scena del Manzoni di Milano (8-20 novembre), con l’interpretazione di Emilio Solfrizzi e la regia di Guglielmo Ferro: “La malattia è per il protagonista un modo per sfuggire alla realtà e le sue prove. La fuga dai problemi, attraverso cure e rimedi improbabili, crea situazioni esilaranti. Si ride, ma come sempre lo si fa del dramma altrui” anticipa il regista.

Un altro classico, questa volta di Ibsen, va in scena al Verdi di Padova dal 9 al 13 novembre: è “Spettri”, con una grandissima Andrea Jonasson e un cast guidato dal regista Rimas Tuminas. Helene, vedova del capitano Alving, rievoca la storia del defunto marito e la sua follia, in un intreccio onirico fra realtà e fantasmi che svela l’ipocrisia della morale borghese e dei perbenismi di facciata.

Anche il Teatro Gobetti di Torino punta sul classico, con “La signorina Giulia” di August Strindberg (8-13 novembre), messo in scena da Leonardo Lidi con Giuliana Vigogna, Christian La Rosa e Ilaria Falini. La vicenda ruota intorno a tre giovani in cerca di vie di fuga da una società gretta, che li costringe a piegarsi a convenzioni soffocanti.

“Dulan la sposa” è la pièce in scena al Teatro Gustavo Modena di Genova dal 9 al 13 novembre. Melania Mazzucco, in questo radiodramma scritto nel 2001 ma ancora attualissimo, racconta la storia di un matrimonio che si intreccia con quella di una giovane straniera trovata morta nella piscina del condominio dei neo-sposi. Interrogativi, sospetti, segreti, paure e un passato di sopraffazione e violenze si intrecciano, con un taglio noir molto inquietante. Valerio Binasco ne è regista e protagonista in scena, con Mariangela Granelli e Cristina Parku.

Il Goldoni di Venezia celebra Pier Paolo Pasolini con la prima nazionale di “Pa’” (17-20 novembre), di Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio (che ne è anche interprete): una scelta di testi per ricostruire una figura ancora da esplorare.

Infine, dopo il grande successo riscosso sulla piattaforma online del Teatro Stabile del Veneto durante la pandemia, un istrionico Marco Foschi approda al Carcano di Milano con “I due gemelli veneziani” di Goldoni (2-6 novembre), un intreccio trascinante di equivoci, guidato dal regista Valter Malosti.