Summer Job, il primo reality Netflix capitanato da Matilde Gioli
Matilde Gioli tiene a battesimo il primo reality targato Netflix che vede protagonisti un gruppo di giovani destinati a passare una vacanza in Messico per loro diversa dal solito
Immaginate di partire per il Messico, convinti di fare una vacanza da sogno sulla riviera Maya seguiti dalle telecamere, ma di scontrarvi una volta arrivati con una dura realtà: essere costretti a guadagnarsela lavorando duramente.
È quello che succede ai giovani protagonisti di Summer Job, il primo reality show italiano targato Netflix (prodotto da Banijay Italia), che ha debuttato sulla celebre piattaforma (in tutti i paesi in cui è attiva) il 16 dicembre.
Ad accompagnare i ragazzi in questo percorso è l’attrice Matilde Gioli, che abbiamo incontrato a Milano per sapere qualcosa in più di questa sua nuova esperienza.
La parola a Matilde Gioli
«È stata un’esperienza incredibile, due mesi intensi che porterò nel cuore» – esordisce Matilde Gioli, che ci tiene a precisare di non essere una vera e propria conduttrice, ma di accompagnare semplicemente i protagonisti del reality – «Non ho avuto problemi a relazionarmi con loro, perché vengo da una famiglia numerosa, con un fratello maggiore e due minori che hanno più o meno la stessa età dei ragazzi. Devo ammettere di avere imparato molto da loro, mi hanno trasmesso buone sensazioni e credo che abbiano del potenziale. Non mi sono mai posta in maniera giudicante nei loro confronti, è stato interessante seguire questo spaccato di vista e vedere, a piccoli passi, dei cambiamenti».
Come mai ha deciso di accettare? «Sono stata contattata dagli autori e mi ha colpito la grande sensibilità delle persone con cui ho parlato, perché avevano già capito come ero fatta ed avevano intuito che questo ruolo poteva essere adatto a me. Così ho detto subito di sì, perché sono un tipo curioso e volevo uscire dalla mia zona di comfort. È stato molto stimolante e sarei pronta a rifarlo».
Lei ha mai fatto dei lavoretti estivi? «Ho iniziato presto a lavorare, perché sono orgogliosa e mi dava fastidio chiedere soldi ai miei. Così da piccola, in montagna, vendevo i miei vecchi giochi al mercatino. Poi crescendo ho fatto la baby sitter, la cameriera, la bagnina e la hostess agli eventi. Questo prima di fare l’attrice e laurearmi. Comunque i lavori scelti per i ragazzi dentro al reality io li avrei fatti senza problemi».
I concorrenti e il meccanismo
I protagonisti di Summer Job sono dieci giovani tra i 18 e i 23 anni, che condividono una certa allergia per il lavoro. I loro nomi? Angelica, Gian Marco, Lavinia, Marina, Matthias, Melina, Pietro, Pit, Samuele e Sofia.
Dopo aver saputo di essere stati scelti per trascorrere una vacanza da sogno in una villa paradisiaca in Messico, sulla riviera Maya, si preparano a passare delle giornate all’insegna del divertimento sfrenato. Però, dopo aver socializzato ed essersi goduti per 24 ore tutti i comfort messi a disposizione, scoprono da Matilde Gioli che nulla lì è gratis: per raccogliere il budget settimanale e continuare il divertimento, infatti, dovranno lavorare in alcune delle attività locali della riviera sotto la supervisione e il giudizio di boss molto esigenti. Divisi in gruppi da due o tre, ogni settimana si cimenteranno in un lavoro diverso (faranno i camerieri, gli assistenti al rifugio per animali, gli addetti alla manutenzione e al giardinaggio, i panettieri e molto altro) e dovranno impegnarsi per guadagnare una busta paga piena e non rischiare di essere eliminati. L’obiettivo finale è un montepremi di 100.000 euro, che però nel corso delle otto puntate potrà diminuire o crescere in base al comportamento dei ragazzi.
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