17/03/2022

Serie tv: Luca Zingaretti è il Re su Sky

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 17/03/2022 Aggiornato il 18/03/2022

Il 18 marzo debutta su Sky Atlantic Il Re, il prison drama che vede protagonista un Luca Zingaretti come non l'avete mai visto

In Re - Zingaretti

Il mondo delle serie tv permette di sperimentare ed esplorare nuovi generi. E così ecco arrivare su Sky uno dei primi prison drama italiani: si tratta de Il Re, in cui troviamo Luca Zingaretti in una veste diversa da quelle in cui siamo abituati a vederlo, con un ruolo controverso e pieno di ombre. Con lui nel cast Isabella Ragonese, Anna Bonaiuto, Barbora Bobulova e Giorgio Colangeli. Invece la regia è di Giuseppe Gagliardi (noto per aver diretto la trilogia 1992, 1993 e 1994).

L’appuntamento con Il Re (produzione Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco) è dal 18 marzo, in prima serata su Sky Atlantic e in streaming su NOW (la serie è anche disponibile on demand).

Cosa racconta

Bruno Testori è il direttore del San Michele, un carcere di frontiera, dove ormai da anni applica una sua personale idea di giustizia. Qui non regna la legge dello Stato, ma la sua. Bruno sa essere spietato con chi lo merita, ma al tempo stesso misericordioso con chi segue le sue regole. L’uomo si sente, suo malgrado, molto vicino ai detenuti perché ha ormai perso la sua bussola, è stato spezzato dalla vita. L’omicidio di Nicola Iaccarino, comandante della prigione nonché suo migliore amico, lo destabilizza ulteriormente. E una seconda morte, ovvero quella di un ergastolano che è il principale alleato di Bruno tra i detenuti, metterà seriamente a rischio il suo dominio portando alla luce il male che si annida tra le pieghe del carcere.

La parola a Luca Zingaretti

Era da tempo che Luca Zingaretti desiderava lavorare in un prison drama e infatti Il Re è nato dal suo incontro con il produttore Lorenzo Mieli, come ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione.

«È un regalo per me interpretare un ruolo di questo tipo, poi era da tanto che desideravo lavorare con Sky e ringrazio Lorenzo per avermi ascoltato e condiviso questo progetto a cui tenevo» – spiega – «Bruno è un uomo che ha perso la bussola, che decide in qualche modo di sostituirsi a Dio e fa delle cose che molti considerano sbagliate. Però il nostro desiderio non è giudicarlo, bensì restituire al pubblico il modo di riflettere su un tema che riguarda tutti, portando a chiederci cosa avremmo fatto al suo posto. È difficile stare vicino al male e riuscire a tenerlo lontano, essere impermeabile, non è semplicemente la mia opinione e lo dice la storia del mondo».

 «In fase di preparazione ho parlato con magistrati, addetti penitenziari ed ex carcerati. Un attore cerca sempre un personaggio che abbia qualcosa da raccontare, tanti colori nel suo astuccio per poter disegnare il ruolo che gli è stato designato».

Il resto del cast

A fare da antagonista a Bruno è il Pubblico Ministero Laura Lombardo, interpretata da Anna Bonaiuto. «Loro due hanno un’idea di giustizia diverso. Laura è una donna che ha perennemente la bilancia della giustizia in mano, tanto da aver rinunciato alla sua vita privata per questa ossessione. Mi è piaciuta la sua potenza morale e il fatto che sia spiritosa e sarcastica».

Invece Barbora Bobulova è Gloria, ex moglie di Bruno e funzionaria dei servizi segreti: «Rappresenta la sfera intima di Bruno, è sempre stata la sua bussola che ora ha perso e da lì viene buona parte dei suoi errori. Sono felice di far parte di questo coro di personaggi che gravitano intorno al protagonista, è stata una bellissima esperienza».

Dello stesso parere è Giorgio Colangeli, che interpreta Nicola Iaccarino: «È stata una bella esperienza lavorativa, perché mette insieme l’impegno industriale con la cura del dettaglio tipica dell’artigianalità».