Sanremo 2025: le pagelle della terza serata
Continua il successo, anche in termini di ascolti, del 75esimo Festival di Sanremo. Tutti pazzi per i Duran Duran e Settembre vince nella categoria Nuove Proposte
Carlo Conti sta continuando a “pedalare bene” e infatti la terza serata del 75esimo Festival di Sanremo ha fatto registrare 59,8% di share con 10 milioni 700 mila spettatori (Total Audience), leggermente in calo rispetto alla terza serata del Festival di Amadeus dell’anno scorso, ma sempre stellare.
Una serata importante, in particolare per la sezione Nuove Proposte, con la proclamazione del vincitore: Settembre.
Invece i cinque artisti più votati tra i Big (da Radio e televoto) sono stati primi Coma_Cose, Brunori Sas, Irama, Olly e Francesco Gabbani. Grande entusiamo per gli ospiti musicali, in primis per i Duran Duran al Teatro Ariston a 40 anni dalla loro prima volta.
Da Bennato ai Duran Duran
L’opening della terza serata è stata affidata al grande Edoardo Bennato, che ha cantato la sua Solo solo canzonette, che dà anche il titolo al docu-film a lui dedicato che andrà in onda il 19 febbraio su Rai1.
Non hanno deluso le attese i Duran Duran, che hanno decisamente scaldato l’atmosfera all’Ariston con un medley dei loro successi (compresa la leggendaria Wild Boys), ospitando anche la nostra Victoria De Angelis che ha suonato il basso nella loro versione di Psycho Killer dei Talking Heads (singolo uscito nel 2023). E Katia Follesa, con la sua gag, ha reso giustizia a tutte le ragazze che negli anni’80 (e anche dopo) volevano sposare Simon Le Bon.
Ci siamo poi emozionati ancora una volta con la voce straordinaria a Iva Zanicchi (unica donna che ha vinto tre volte il Festival), a Sanremo per ricevere il premio alla carriera.
Uno dei momenti a nostro avviso più belli, che ci ha toccato e fatto riflettere, è stato quello che ci ha regalato Teatro Patologico fondato da Dario D’Ambrosi, che aiuta i ragazzi con disabilità attraverso l’arte.
Sul palco anche Samuele Parodi, 11 anni, grande esperto di Sanremo. Carlo Conti ha poi incontrato il cast di Mare Fuori (la 5a stagione andrà in onda su Rai2 dal 26 marzo) e sul Suzuki Stage si è esibito Ermal Meta.
Da segnalare anche il collegamento con l’Amerigo Vespucci e il fatto che il conduttore abbia anche ricordato il cantante Achille Togliani, a 30 anni dalla sua morte.
Promossi e bocciati
Carlo Conti ancora impeccabile, sia nella conduzione (ma avevamo dubbi?) che nel look. E non possiamo che ringraziarlo per il ritmo che è riuscito a dare alle serate, che continuano a finire “presto” (rispetto agli anni passati).
Arriviamo quindi alla co-conduzione tutta al femminile, che ci ha convinto ma fino ad un certo punto.
Miriam Leone, sempre splendida e perfetta nella scelta degli abiti (i nostri preferiti della serata), ci è sembrata perfettamente a suo agio sul palco dell’Ariston. D’altra parte vorremmo ricordare che prima di passare al cinema, ha lavorato per qualche anno anche come conduttrice e quella “scuola” non l’ha mai dimenticata. Ha naturalmente parlato anche della serie tv Miss Fallaci, che la vede protagonista e sarà su Rai1 dal 18 febbraio.
A Katia Follesa non si può che volere bene, perché è “una di noi”. Con la sua auto-ironia ha portato decisamente un valore aggiunto alla serata.
Capitolo a parte per Elettra Lamborghini, da cui ci aspettavamo molto di più. In effetti pensateci: cosa ha fatto a parte sfoggiare outfit (belli comunque, bisogna dirlo) e dire qualche battutina? Le è mancato quel brio che la solitamente la contraddistingue.
Il capitolo DopoFestival continua a risultare spinoso: ancora una volta sono volati commenti a caso, tentativi di far scattare polemiche sterili e Alessandro Cattelan ha cercato di puntare di più sugli artisti ospiti (con un Francesco Gabbani che ha anche suonato la batteria) e ha fatto bene. Questo gli ha permesso di avere dei momenti “più centrati”.
Nuove Proposte: Settembre “piglia tutto”
Come dicevamo, Settembre ha vinto la sfida contro Alex Wyse e si è aggiudicato il primo posto tra le Prime Proposte, ma anche il Premio della critica Mia Martini dalla sala stampa e il Premio della sala stampa Lucio Dalla. «Io ho già vinto nella vita perché ho una famiglia che mi ama e un tetto sulla testa, non avevo mai vinto nella musica perché prima non c’era chi credeva in me» – ha dichiarato il giovane artista, emozionatissimo, subito dopo la vittoria. Ma come sono andate le performance sua e di Alex?
Settembre – Vertebre: nonostante l’emozione e l’ora tarda, ha interpretato il pezzo con grande trasporto. È molto cresciuto rispetto ai tempi di X Factor (praticamente poco più di un anno fa) Promosso ancora il look. 10
Alex Wyse – Rockstar: lui e il suo pezzo si meritavano di stare in questa finale. Vi consigliamo di continuare a seguirlo, perché è un artista interessante. Bello il look un po’ bohémien. 9
Le pagelle dei 14 Big
Com’è stato il secondo ascolto degli altri 14 Big? In linea di massima confermiamo le prime impressioni, sia in positivo che in negativo.
Clara – febbre: sempre più sicura sul palco e la performance ne ha beneficiato. Davvero brava e non sbaglia mai un outfit! 7/8
Brunori Sas – L’albero delle noci: noi questa canzone di Brunori Sas la potremmo ascoltare in loop per ore. Abbiamo bisogno della sua poesia, oggi più che mai. Promosso anche il look. 10
Sarah Toscano – Amarcord: seconda performance ancora più convincente della prima, il pezzo è decisamente arrivato tanto che è stato difficile rimanere seduti sul divano. E ci è piaciuto molto il suo outfit Seventies. 7+
Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore: la canzone è discreta, ma lui con la sua potenza interpretativa riesce ad elevarla. Stasera in total black. 7/8
Joan Thiele – Eco: non ce ne vogliano le altre, ma lei gioca un altro campionato. Superlativa ed elegantissima in Chanel. 9+
Shablo feat Guè, Joshua e Tormento – La mia parola: un pezzo raffinato con un gran bel sound, continua a piacerci. Promossi anche gli outfit. 7+
Noemi – Se t’innamori muovi: confermiamo l’apprezzamento per questo brano e per come Noemi ci si tuffa dentro con tutta la sua emotività. Ancora look da diva, che le dona molto. 8
Olly – Balorda nostalgia: al secondo ascolto il brano ci piace di più, anche se continuiamo a non considerarlo da vittoria. Il look? È sempre “ni”. 7
Coma_Cose – Cuoricini: anche con loro è difficile rimanere fermi e qualcosa ci dice che in tutte le case si è cantato in coro il ritornello. È già un tormentone. Bellissimo il look con echi anni’30. 8
Modà – Non ti dimentico: largo al romanticismo con questa bella ballata, cantanta da Kekko con il suo consueto trasporto. Non male gli outfit con un pizzico di fucsia firmati Enrico Coveri. 8
Tony Effe – Damme ‘na mano: chiede aiuto alla sua città, ma siamo noi ad avere bisogno di aiuto per reggere tutto il tempo della canzone. Che dire poi dell’outfit stile I guerrieri della notte. 4
Irama – Lentamente: il secondo ascolto non ha migliorato le impressioni su questa canzone, che continua ad avere su di noi l’effetto sbadiglio (a quanto pare a votarlo sono coloro che sono rimasti svegli). Look con tocco glam che non si può fare a meno di bocciare. 5
Francesco Gabbani – Vita la vita: una canzone che fa bene al cuore e l’interpretazione di Francesco emoziona. E ancora una volta è elegantissimo. 8-
Gaia – Chiamo io chiami tu: chissà chi alla fine chiamerà per primo, ma siamo sicuri di volerlo sapere? Sul fronte outfit andiamo un pochino meglio. 5+
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