Sanremo 2025: le pagelle della serata dei duetti
Ascolti record per la quarta serata del 75esimo Festival di Sanremo dedicata alle cover, che ha visto trionfare Giorgia in duetto con Annalisa
Sono stati numerosi gli italiani che hanno deciso di passare il loro San Valentino davanti alla tv a vedere il 75esimo Festival di Sanremo: la quarta serata ha infatti registrato il 70,8% di share con 13 milioni 575 mila spettatori (in netta crescita rispetto allo scorso anno, in cui si parlava di 67,8% di share con 11 milioni 893 mila spettatori).
La conferma che la serata delle cover con duetto è una delle preferite dai telespettatori, i quali non sono di certo rimasti delusi e hanno contribuito al verdetto finale con il televoto.
Al primo posto si è classificata Giorgia, che ha duettato con Annalisa sulle note di Skyfall di Adele.
I top e i flop della serata
È stata decisamente una bella serata, scorrevole e coinvolgente grazie alle esibizioni dei Big in gara. Carlo Conti sempre preciso con la sua conduzione “con il timer”, che non poteva fare a meno di essere oggetto di battute da parte di Geppi Cucciari, la quale si è dimostrata una co-conduttrice perfetta con la sua pungente ironia ben dosata nei momenti giusti. Elegante nei suoi abiti, particolari ma sobri, in contrasto con quelli giustamente più eccentrici di Mahmood che però prima di sbizzarrirsi con i suoi outfit ha voluto esordire come co-conduttore sul palco in versione Clark Kent total black. L’artista ci ha regalato anche un momento di music show elettrizzante, confermandosi un grande performer che non ha nulla da invidiare alle star internazionali.
Tutti questi ingredienti hanno reso la serata top, ma non sono mancati dei piccoli flop. Il primo, ci spiace dirlo, è targato Roberto Benigni: c’era grande attesa per la sua partecipazione annunciata all’ultimo momento, ma alla fine abbiamo scoperto che era finalizzata al lancio della sua prima serata su Rai1, intitolata Il Sogno, che andrà in onda il 19 marzo.
Non ci ha poi convinto, nonostante il tema importante (l’isolamento dei giovani), l’esibizione di Paolo Kessisoglu con la figlia Lunita con la canzone Paura di me.
Sul palco Suzuki Benji & Fede, ovvero gli ex idoli delle teenagers che nel frattempo sono cresciute e hanno cambiato gusti.
Le pagelle delle prime 15 cover
Da quest’anno la serata cover torna ad essere una gara a parte, per la quale sono state attivate tutte le giurie ovvero stampa-radio-televoto. Alcuni Big in gara hanno deciso di esibirsi insieme e non per tutti si è rivelata una buona idea.
Rose Villain con Chiello – Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti: anche loro (come i Coma_Cose qualche giorno fa) sembrano usciti da un film di Tim Burton. A parte questo, hanno cercato di fare del loro meglio, ma ci è sembrata una versione un po’ troppo urlata. 6
Modà con Francesco Renga – Angelo dello stesso Renga: le voci di Francesco e Kekko (entrambi in total black, anche se con stili diversi) ci sono sposate benissimo e poi questo è un pezzo che è pienamente nelle corde della band. 8
Clara con Il Volo – The Sound of Silence di Simon and Garfunkel: abbinamento che poteva fare venire dubbi a qualcuno, data la potenza vocale del trio, ma Clara ci ha davvero sorpreso e si è amalgamata benissimo con loro. Che meraviglia. E che eleganza! 9/10
Tony Effe con Noemi – Tutto il resto è noia di Franco Califano: ci spiace per Noemi, ma Tony ha letteralmente distrutto questo grande pezzo (sarà stato troppo distratto dal “collana gate”?). Lui non si salva nemmeno con l’outfit, lei splendida anche su questo fronte ed è per questo che il voto non è più basso. 5
Francesca Michielin con Rkomi – La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini: e fu ancora “Zecchino d’oro style”. Performance debolissima, almeno si salvano gli outfit. 5+
Lucio Corsi con Topo Gigio – Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno: come immaginavamo il cantautore ci ha regalato un momento di spettacolo dolce e poetico, che rimarrà nella storia del Festival. 9/10
Serena Brancale con Alessandra Amoroso – If I Ain’t Got You di Alicia Keys: le loro voci sono perfette per un brano soul come questo e sono state impeccabili. Per loro abiti lunghi sensuali con spacco. 8+
Irama con Arisa – Say Something, I’m Giving Up on You di Christina Aguilera: si è creato un momento emozionante e intenso, ma soprattutto grazie alla voce di Arisa. Lei elegantissima in nero, lui (purtroppo) insiste con glitter e perline. 7
Gaia con Toquinho – La voglia, la pazzia di Ornella Vanoni: interpretazione che ci è piaciuta molto e che ha valorizzato (finalmente) la voce di Gaia, promossa anche per il look. 7+
The Kolors con Sal Da Vinci – Rossetto e caffè dello stesso Sal Da Vinci: è forse la hit più recente portata stasera e l’effetto karaoke è scattato spontaneo. Anche qui domina il total black. 6+
Marcella Bella con i Twin Violins – L’emozione non ha voce di Adriano Celentano: una cover scelta con il cuore, dato che tra gli autori di questa canzone c’è anche suo fratello Gianni (che era in platea ed è stato giustamente salutato da Carlo Conti). E i Twin Violins hanno dato un tocco in più. L’eleganza? Non si discute. 6/7
Rocco Hunt con Clementino – Yes, I Know My Way di Pino Daniele: versione rap del pezzo di cui hanno mantenuto l’anima funk. E l’Ariston non ha potuto fare a meno di ballare. Look? Un “ni”. 7-
Francesco Gabbani con Tricarico – Io sono Francesco dello stesso Tricarico: questo pezzo ha più di 20 anni, ma rimane un gioiellino, a cui Gabbani ha dato una bella interpretazione insieme al suo autore. Entrambi in total white. 7
Giorgia con Annalisa – Skyfall di Adele: non hanno deluso le attese con una interpretazione perfetta sia a livello tecnico che emozionale. Che brividi! Ottima la scelta black & white “di coppia” e del tailleur pantalone. 9
Simone Cristicchi con Amara – La cura di Franco Battiato: sulla carta pericoloso portare questo brano, ma non per loro che hanno la caratura artistica ma soprattutto l’anima per interpretarla e viverla sul palco. Hanno aggiunto al brano alcuni versetti in aramaico del salmo 51. Nota moda: anche per loro total black. 10
…e delle altre 11
Cosa pensiamo delle altre esibizioni? Ecco i nostri voti e commenti.
Sarah Toscano con Ofenbach – Overdrive degli stessi Ofenbach: Sarah viene un po’ trascurata dalla stampa, che invece dovrebbe sottolineare il suo talento (in particolare data la giovane età). Con questa performance, da pop-star internazionale, si è mangiata il palco. Le sue scelte di stile continuano a piacerci. 8+
Coma_Cose con Johnson Righeira – L’estate sta finendo dei Righeira: qui è scattato l’effetto karaoke. Momento irresistibile. Gli outfit un po’ meno. 7
Joan Thiele con Frah Quintale – Che cosa c’è di Gino Paoli: performance intima e raffinata di una pietra miliare della musica italiana. Lei sempre deliziosa in Chanel. 6/7
Olly con Goran Bregovic e la Wedding & Funeral Band – Il pescatore di Fabrizio De André: bell’omaggio a una grande maestro con un tocco balcanico data dalla presenza di un nome altisonante del panorama internazionale. Stavolta il look di Olly ci è piaciuto. 7-
Achille Lauro con Elodie – A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana Bertè: una performance al tasso di sensualità, in cui oltre a cantare hanno fatto “i piacioni”. Però la formula ha funzionato. Probabilmente Tony Effe sarà invidioso della collana di Achille Lauro, più vistosa della sua. 7-
Massimo Ranieri con i Neri per Caso – Quando di Pino Daniele: quando un re della musica italiana si incontra con un bravissimo ensemble vocale non può che uscire qualcosa di estremamente raffinato (come il look). 6/7
Willie Peyote con Tiromancino (Federico Zampaglione) e Ditonellapiaga – Un tempo piccolo di Franco Califano: questa cover si che omaggia come si deve Franco Califano. La “morbidezza” delle loro tre voci ci hanno cullato. Fronte outfit? Tra i tre c’è stata anche coerenza cromatica tra il nero e l’azzurro/blu. 7/8
Brunori Sas con Dimartino e Riccardo Sinigallia – L’anno che verrà di Lucio Dalla: anche in questo caso c’è poco da dire, se non che ci ha riempito il cuore (e non a caso per gli outfit sono stati scelti colori caldi). Brunori Sas l’ha poi voluta dedicare a Paolo Benvegnù che è da poco scomparso. 9+
Fedez con Marco Masini – Bella stronza dello stesso Masini: la cover più attesa e chiacchierata. In effetti, come anticipato da Carlo Conti, si è trattata di una versione 2.0 e questo grazie alle barre inserire da Fedez (qualcosa ci dice che siano autobiografiche) che hanno colpito come delle spade. Che dire: abbiamo ritrovato il Fedez di un tempo. 8+
Bresh con Cristiano De André – Creuza de ma di Fabrizio De André: nonostante i problemi tecnici, l’esibizione ha avuto la sua magia. Bresh (che promuoviamo anche per il look) ci ha davvero sorpreso. 8/9
Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa – Amor de mi vida di Sottotono e Aspettando il sole di Neffa: un bel tuffo nell’hip hop e r’n’b old school, lontano anni luce da trap e dintorni di oggi. Ovviamente ci sono piaciuti, a parte quella botta di rosso dei loro outfit. 7
La top 10 (con commento)
La classifica finale, diciamolo, ci ha un po’ sorpreso: ci aspettavamo infatti di vedere altri nomi nella top 10, come per esempio quello di Simome Cristicchi. Quest’ultimo è stato probabilmente svantaggiato dal televoto, dopo essere stato preso di mira dai social (e non solo): prima la sua canzone è stata criticata per “eccesso di romanticizzazione della malattia”, poi lui ha avuto l’ardire di dire che non si sarebbe trovato a suo agio in un festival di Amadeus (che aveva scartato, a quanto pare, proprio questa canzone) e successivamente sono scattati chiacchiericci di stampo politico. Ma concentrarsi sulla musica e l’arte per una volta no? Detto questo nella top 10 avremmo visto volentieri anche Bresh, ma a quanto pare le fan di Olly sono più scatenate delle sue.
Ricordiamo la top 10:
1- Giorgia con Annalisa
2-Lucio Corsi con Topo Gigio
3-Fedez con Marco Masini
4-Olly con Goran Bregovic e la Wedding & Funeral Band
5-Brunori Sas con Dimartino e Riccardo Sinigallia
6-Irama con Arisa
7-Rocco Hunt con Clementino
8-Elodie e Achille Lauro
9-Clara con Il Volo
10-The Kolors con Sal Da Vinci
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