11/02/2023

Sanremo 2023: le pagelle della quarta serata

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 11/02/2023 Aggiornato il 11/02/2023

Marco Mengoni trionfa anche nella serata delle cover (la più attesa e divertente del Festival) e continua a rimanere in cima alla classifica generale

Sanremo 2023 Colapesce Dimartino Carla Bruni

La quarta serata del 73esimo Festival di Sanremo ha fatto registrare 11milioni 121mila spettatori (con uno share del 66,5 %) e la cosa non ci sorprende, dato che la serata delle cover con duetti è sempre stata una delle più amate dal pubblico. Poi quest’anno, già sulla carta, si preannunciava un grande spettacolo e così è stato. A trionfare (grazie a mix di televoto, giuria demoscopica e sala stampa-tv-radio-web) è stato anche stavolta Marco Mengoni, che si conferma al primo posto anche nella classifica generale.

A proposito di primi posti: possiamo decretare Chiara Francini migliore co-conduttrice di questa edizione della kermesse.

Ieri sera è stata lei a splendere sul palco del Teatro Ariston.

Le pagelle dei conduttori

Ormai non abbiamo più dubbi: è Gianni Morandi il vero mattatore di Sanremo 2023, con i giusti tempi sia artistici che comici. Amadeus invece a volte fa prevalere il suo essere direttore artistico, facendo anche dei grossi sbagli.

E c’è poi Chiara Francini che, nonostante il poco tempo concesso, ha lasciato il segno entrando nel cuore degli italiani (anche sui social è stata travolta da una vera ondata di affetto).

Gianni Morandi: per lui un inizio di quarta serata veramente sprint. È infatti entrato all’Ariston correndo, naturalmente in tuta, sulle note di Zitti e buoni dei Maneskin. Dopo che Amadeus gli ha dato una giacca nera “d’ordinanza” ha dato il via alle presentazioni dei duetti e alcuni non l’hanno lasciato indifferente. Non ha potuto fare a meno, per esempio, di commentare la perfetta forma fisica di Lorella Cuccarini, che in mini-abito nero ha cantato e ballato La notte vola con Olly. E il nostro Gianni non è rimasto nemmeno indifferente alle curve di Chiara Francini, dimostrandosi un perfetto complice per le gag di lei. 9

Amadeus: chi non ha interagito come avremmo voluto con Chiara Francini è stato proprio il conduttore-direttore artistico, nonostante sia stato lui a volerla fortemente lì (come entrambi hanno sottolineato durante la conferenza stampa). Ieri sera in generale lui è stato un po’ sbrigativo su certi elementi dello show che invece meritavano forse qualche attenzione in più. E intanto continua la saga delle giacche inguardabili. 5/6

Chiara Francini: un concentrato di talento, cuore, ironia, femminilità e profondità. La prima carta che si è giocata è stata quella del sorriso, non facendo la tradizionale entrata d’effetto dalle scale, ma facendo capolino in platea tra il pubblico, con suo cappottino e la borsettina. «Preferisco rimanere qua, all’umiltà non ci rinuncio», dice, accettando poi di salire sul palco però a una condizione: «invece di scendere le scale io vorrei salirle piano piano». Poi le sue discese le ha comunque fatte, aiutata da Gianni e Amadeus, come una diva d’altri tempi con degli splendidi outfit firmati Moschino (brand che la rappresenta alla perfezione): un abito bustier in velluto blu e con strascico, arricchito da voluminose maniche scultura; un lungo abito bustier rosso in enverse satin con scollo dai richiami barocchi, abbinato a lunghi guanti; un long dress in enverse satin impreziosito da cuori oro dalle forme differenti, tra cui ex-voto, interamente ricamati a mano.

Poi è arrivato naturalmente per lei anche il momento del monologo, con forti componenti autobiografiche, dedicato a tutte le donne che non sono diventati madri e che per questo si sentono a volte sbagliate (anche per colpa della società). Intensa, vera, toccante. 10

Le pagelle alle cover (parte uno)

Arriviamo quindi al succo della serata ovvero alle cover in cui si sono cimentati i 28 Big in gara, accompagnati da delle special guest. Che dire: alcuni ci hanno sorpreso, altri deluso.

Ariete con Sangiovanni in Cerco un centro di gravità permanente: i due si sono trovati in sintona sul palco (hanno anche indossato entrambi un abito nero con cravatta rosa) ed è bello che abbiano voluto rendere omaggio a un maestro come Franco Battiato, peccato che il risultato abbia fatto venire un po’ di orticaria a tutti. 5+

Will con Michele Zarrillo in Cinque giorni: ci spiace tanto per il giovane artista, ma la sua performance non è stata particolarmente brillante, nonostante avesse al suo fianco Zarrillo. 5/6

Elodie con Big Mama in American woman: le due non hanno per nulla deluso le attese, con un pezzo dirompente, come è stata la loro performance. Che dire poi di Elodie in versione sexy dark da vera pantera. Però anche Big Mama, nel suo abito in latex, non è stata da meno. 8

Olly con Lorella Cuccarini ne La notte vola: momento molto atteso essendo questo un brano iconico, però questa versione con gli inserti rap di Olly non ci è piaciuta molto. Ad alzare la media del voto è Lorella, che ha ballato e cantato mostrando una forma strepitosa (gossip: nel corpo di ballo che l’ha accompagnata anche Alessandro Cavallo, su ex allievo di Amici). 6+

Ultimo con Eros Ramazzotti in un medley: i due ci hanno regalato un gran bel momento, durante il quale non abbiamo potuto fare a meno di cantare tutto il tempo. Promossi anche i look. 7/8

Lazza con Emma e Laura Marzadori ne La fine: non sapevamo cosa aspettarci, ma abbiamo apprezzato questa combinazione. Poi la presenza del primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano ha impreziosito il tutto. Confermiamo: Emma con capelli scuri ci piace molto! 7

Tananai con Biagio Antonacci e Don Joe in Vorrei cantare come Biagio + medley (di Antonacci): anche questa performance non è stata niente male. E continuiamo anche a dire che Tananai è uno degl artisti più stylosi di questa edizione. 7+

Shari con Salmo in un medley di Zucchero: dopo essere stata opening act del FLOP tour di Salmo, Shari ha giustamente voluto salire sul palco con il suo mentore (che è anche tra le firme del suo brano in gara) e il risultato è stato molto buono. Entrambi poi erano elegantissimi! 7

Gianluca Grignani con Arisa in Destinazione paradiso: «abbiamo fatto un casino Gianluca» ha detto Arisa alla fine della loro performance, un po’ scombinata, anche se apprezzabile. In fondo parliamo di una canzone splendida e di due ottimi artisti. 6+

Leo Gassmann con Edoardo Bennato in un medley: finalmente vestito come si deve (ieri la sua stylist Stefania Sciortino aveva preso le distanza dalla canotta sfoggiata sul palco) Leo ci ha regalato un bel momento insieme a un grande della musica. 7+

Articolo 31 con Fedez in un medley: con le hit del passato degli Articolo 31 è scattato l’effetto karaoke anche all’Ariston. Mentre ci chiediamo se Fedez abbia realmente suonato la chitarra sul palco, non possiamo fare a meno di sottolineare come lui fosse vestito tutto a puntino e gli altri due in tuta. 6/7

Giorgia con Elisa in Luce e Di sole e d’azzurro: le due artiste ci hanno fatto fare un tuffo nel passato, fino al 2001, con questi loro brani che si classificarono rispettivamente al primo e al secondo posto. Inutile dire che quando loro cantano è pura magia. Sul fronte look ci è piaciuto di più il long dress di Elisa del tailleur pantalone (forse troppo largo) di Giorgia. 8+

Colapesce Dimartino e Carla Bruni in Azzurro: che bel momento di raffinata spensieratezza! Carla Bruni sempre splendida, in una tuta blu di velluto. 8

I Cugini di campagna con Paolo Vallesi ne La forza della vita e Anima mia: due hit di un passato che, per fortuna, è diventato evergreen. Ode al coraggio del gruppo indossare pantaloni così stroboscopici, in contrasto con la sobrietà di Vallesi. 6+

Le pagelle alle cover (parte due)

Marco Mengoni con il Kingdom choir in Let it be: è andato sul sicuro con il mix Beatles + gospel. Però non trovate anche voi che abbia un tantino esagerao nel voler sfoggiare virtuosismi? Il suo look continua a non convincerci. 6/7

Gianmaria con Manuel Agnelli in Quello che non c’è: onore a Gianmaria che ha voluto portare una pietra miliare della discografia degli Afterhours, confrontandosi coraggiosamente con la voce di Manuel Agnelli (che tra l’altro l’ha visto nascere come artista a X Factor, quando era ancora giudice). Una performance di grande intensità, in black and white (sul fronte look). 9

Mr. Rain con Fasma in Qualcosa di grande: qui si è puntato su uno dei pezzi pop più amati, ma il risultato è stato scarsino. E il look troppo casual. 5/6

Madame con Izi in Via del campo: portare una cover di Fabrizio De André significa assumersi una certa responsabilità, ma lei ha eseguito il brano con grande rispetto e delicatezza. Buono l’abbinamento con Izi. Bello l’abito bianco, molto romantico e semplice, da lei indossato. 8-

Coma_Cose con Baustelle in Sarà perché ti amo: in quattro sul palco come i Ricchi e Poveri (i Coma_Cose vestiti di scozzese, Francesco Bianconi e Rachele Bastrenghi in nero) hanno portato una versione abbastanza vicina all’originale. Carina. 6/7

Rosa Chemical con Rose Villain in America: con questa versione industrial del pezzo di Gianna Nannini, con gli artisti in versione fetish dark, è sembrato un po’ come entrare in un videoclip di Marilyn Manson. Forse portare sul palco un sex toy è stato un tantinello esagerato. 6-

Modà con Le Vibrazioni in Vieni da me: due band composte da ottimi musicisti, che hanno scritto un capitolo importante della musica degli anni 2000, insieme sul palco dell’Ariston. Cosa si può volere di più? 8+

Levante con Renzo Rubino in Vivere: Levante: cover senza infamia senza lode. Ma perché lasciare Rubino solo al pianoforte? Look sempre mini micro seventies. 6-

Anna Oxa con Ilrjard Shaba in Un’emozione da poco: una versione riarrangiata più sinuosa e affascinante, anche con il contributo del violoncellista albanese. Innegabile potenza vocale. La scelta del look lascia sempre un po’ a desiderare. 7/8

Sethu con Bunker 44 in Charlie fa surf: abbiamo trovato questo ensemble fresco e immediato. 6/7

LDA con Alex Britti in Oggi sono io: rivedere Alex Britti su quel palco, poi con questo brano splendido, è stato emozionante. LDA un po’ spariva al suo fianco (nonostante fosse di turchese vestito), ma ha cercato di fare del suo meglio. 6/7

Mara Sattei con Noemi ne L’amour toujours: scelta per nulla banale quella di un brano (anche se celebre) di Gigi D’Agostino. Buona anche la combinazione tra la vocalità dolce di Mara Sattei e quella più graffiante di Noemi. E che eleganza entrambe. 7/8

Paola e Chiara con Merk e Kremont in un medley: come previsto loro ci hanno regalato un momento dance ricco di spettacolo (con tanto di corpo di ballo, ovviamente), ma che di nostalgia (dato che hanno portato le loro hit più celebri). E loro non potevano che scegliere capi glitterati per l’occasione. 7

Colla Zio con Ditonellapiaga in Salirò: un bel momento fresco, i ragazzi sono stati bravissimi e Ditonellapiaga, con sua voce sensuale, è stata la ciliegina sulla torta (anche a voi è piaciuto il suo abitino nero con stress abbinato a calze e scarpe rosse?) 7

La top 5 della serata

Per le cover si è scelto di svelare solo le prime cinque posizioni. Voi cosa ne pensate?

1-Marco Mengoni

2-Ultimo

3-Lazza

4-Giorgia

5-Mr Rain