Sanremo 2022: La Rappresentante di Lista e il tormentone festivaliero
Ciao Ciao de La Rappresentante di Lista è già uno dei brani più ascoltati, cantati e ballati della 72esima edizione del Festival di Sanremo. E loro, via Zoom, ci hanno confessato che non si aspettavano questo effetto tormentone
Dopo aver ammaliato il pubblico con Amare, La Rappresentante di Lista torna per il secondo anno di fila al Festival di Sanremo con Ciao Ciao, un pezzo funk-pop che mostra un’altra anima del loro mondo artistico.
E hanno fatto centro, tanto che attualmente è il terzo singolo più venduto in Italia e il secondo tra quelli sanremesi.
D’altra parte ci stiamo ritrovando tutti a canticchiarlo e a rifare la coreografia proposta da Veronica sul palco. Ormai non ci sono più dubbi: questa band sia una delle cose più belle che siano mai capitate alla musica italiana negli ultimi anni. Abbiamo incontrato “virtualmente” lei e Dario per parlare di questo successo.
La loro fine del mondo
«Siamo felicissimi di come sta andando questo Sanremo, non ci aspettavamo un riscontro così potente. Il nostro primo intento era quello di fare un Festival con uno spirito più leggero, ma avevamo anche voglia di parlare di fine del mondo, di corpo e di una serie di temi che ci sono cari. È come se questo brano fosse il prolungamento del nostro primo romanzo Maimamma» spiegano Veronica e Dario. «È una fine del mondo allegorica, che fa riferimento a questo periodo di trasformazione, nel bel mezzo di una crisi che coinvolge sia l’ambiente che l’essere umano. Non si tratta di un futuro distopico, ma di problematiche che stiamo attraversando oggi».
Sulla genesi della coreografia dicono: «Il corpo è il nostro strumento per fare esperienze nella vita e il modo migliore per raccontarlo è con piccoli gesti, come quelli che farebbe un bambino».
Il legame con la moda
La Rappresentante di Lista non lascia mai nulla al caso, cura tutto nei minimi particolari, look compresi. E per questo Sanremo Veronica e Dario si sono affidati alla maison Moschino, che ha scelto per loro degli outfit molto colorati e d’impatto.
«Siamo da sempre appassionati dei dettagli, quindi quando prepariamo uno spettacolo cerchiamo di far interagire tutte le componenti, dal trucco agli abiti fino agli strumenti che decidiamo di suonare sul palco. Quindi abbiamo cercato di riportare la narrazione del brano così da creare un prolungamento di essa. Poi ogni abito cambia i movimenti e trasforma le repliche della performance».
E aggiungono: «Ci riteniamo fortunati di poterci esibire dal vivo, in particolare in questo momento difficile che ci ha portato anche a rinviare il nostro tour in autunno. Vogliamo portare sul palco dell’Ariston la nostra necessità, la nostra urgenza per far si che il nostro mondo continui a vivere».
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