Sanremo 2020, le pagelle della terza serata

Per fortuna nel corso della terza serata di Sanremo 2020 è stata la musica a dominare.

E così è stato un susseguirsi di cover, alcune fedeli all’originale e altre più originali, però solo in parte riuscite. Le nostre pagelle di oggi saranno quindi molto variegate e non dimenticheranno, naturalmente, anche gli altri protagonisti.

Le cover dei Big

Siamo consapevoli del fatto che a volte confrontarsi con delle canzoni cult non sia facile e che l’emozione possa giocare dei brutti scherzi. Però a parte questo la serata di ieri ha messo a nudo le reali capacità artistiche dei Big in gara, elemento fondamentale per decretare quello che sarà il vincitore di questa edizione. 

Michele Zarrillo con Fausto Leali – Deborah: performance ben eseguita anche grazie alla presenza del suo interprete originale. 6+

Junior Cally con i Viito – Vado al massimo: versione con testo rap scritto ad hoc dal contenuto politico (giusto per catturare l’attenzione). 2

Marco Masini con Arisa – Vacanze romane: la magia del brano originale è rimasta intatta, anche grazie alla splendida voce di Arisa. 8

Riki con Ana Mena – L’Edera: versione scarsina, peccato perché la presenza di Ana Mena andava valorizzata di più. 6

Raphael Gualazzi con Simona Molinari – E se domani: la classe non è acqua e si vede quando due grandi artisti uniscono le forze e le voci. 8

Anastasio con la PFM – Spalle al muro: il giovane rapper è riuscito come sempre a scrivere un testo aggiunto in grado di sposarsi alla perfezione con lo spirito dell’originale. 10

Levante con Francesca Michielin e Maria Antonietta – Si può dare di più: il titolo della canzone dice tutto. 5

Albero Urso con Ornella Vanoni – La voce del silenzio: Ornella Vanoni ha fatto la storia della musica italiana, ma ieri non era in formissima e questo ha pesato sulla performance. 6

Elodie con Aeham Ahmad – Adesso tu: cover ben sotto le aspettative. 5

Rancore con Dardust e La rappresentante di lista – Luce: un mix vincente per questa cover che si arricchisce di nuovi mood e sfumature. 8

Pinguini Tattici Nucleari – 70 volte: la band ha presentato un medley di alcuni dei successi pop del Festival e il risultato è stato fresco e frizzante. 8

Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi – Ti regalerò una rosa: grande intensità per un pezzo che Nigiotti ha voluto interpretare con il suo autore originale. 9

Giordana Angi con Solis String Quartet – La nevicata del ’56: non tutti possono cantare Mia Martini, Giordana sì. 9

Le Vibrazioni con i Canova – Un’emozione da poco: un pezzo perfettamente nelle corde di queste due band rock. 7

Diodato con Nina Zilli – 24 mila baci: siamo letteralmente impazziti per loro, che hanno condito la performance di colori e coreografie. 10

Tosca con Silvia Perez Cruz – Piazza Grande: due grandi interpreti a servizio di un brano tra i più belli della storia della musica italiana. 8

Rita Pavone con Amedeo Minghi – 1950: una performance purtroppo non riuscitissima, peccato. 6/7

Achille Lauro con Annalisa – Gli uomini non cambiano: un pezzo a cui è stata data la giusta intensità grazie a un combo inedito di voci. 6+

Bugo e Morgan – Canzone per te: non capiamo perché due artisti di talento ed esperienza continuino a zoppicare. 6

Irene Grandi con Bobo Rondelli – La musica è finita: intensa, raffinata, d’atmosfera. 7

Piero Pelù – Cuore matto: ci ha fatto ballare e svegliare (data l’ora tarda a cui si è esibito). 8

Paolo Jannacci con Francesco Mandelli e Daniele Moretto – Se me lo dicevi prima: Paolo omaggia il padre Enzo Jannacci e le lacrime scendono, inevitabilmente. 7

Elettra Lamborghini con Myss Keta – Non succederà più: speriamo che il titolo sia una promessa. 3

Francesco Gabbani – L’italiano: lui era l’artista giusto per cantare questo pezzo. E vogliamo parlare della tuta da astronauta che ha indossato? 7

Un pensiero sugli ospiti

Ieri gli ospiti sono stati pochi (anche perchè Roberto Benigni ha occupato per più di mezz’ora il palco), ma buoni.

Roberto Benigni – portare Il Cantico dei Cantici nella sua versione originale è stata una sana provocazione. 7

Lewis Capaldi – è stato un bel momento, lui è straordinario e non è un caso sia una delle nuove star della musica internazionale. 8

Mika – qui in Italia si sente a casa e si vede. Ha portato un suo pezzo e poi si è cimentato, con rispetto, in Amore che vieni amore che vai di Fabrizio De André. Come non amarlo? Anzi, facciamo una petizione per far condurre a lui il prossimo Festival? 8+

Il conduttore e le sue primedonne

Stavolta Amadeus ha avuto qualcuno che gli ha dato filo da torcere, ovvero Alketa Vejsiu che è una bravissima presentatrice. Altro che passo indietro!

Amadeus – stavolta per fortuna ci ha regalato meno risate forzate, però il suo modo di condurre è sempre lo stesso, con poco pathos. 5

Georgina Rodriguez – stiamo ancora cercando di capire perché il suo cachet sia stato così alto come dicono. Sembrava persino poco felice di essere su quel palco. 5

Alketa Vejsiu – simpatica, divertente, professionale. Scommettiamo che la rivedremo presto in qualche programma tv italiano? 8

La classifica della serata cover

Questa terza serata delle cover non è stata solo una festa, dato che la gara è continuata. Stavolta a giudicare le performance i musicisti dell’orchestra, che hanno deciso questa classifica parziale (che andrà poi a sommarsi a quella dei giorni precedenti).

1) Tosca

2) Piero Pelù

3) Pinguini Tattici Nucleari

4) Anastasio

5) Diodato

6) Le vibrazioni

7) Paolo Jannacci

8) Francesco Gabbani

9) Rancore

10) Marco Masini

11) Raphael Gualazzi

12) Enrico Nigiotti

13) Rita Pavone

14) Irene Grandi

15) Michele Zarrillo

16) Achille Lauro

17) Levante

18) Giordana Angi

19) Elodie

20) Alberto Urso

21) Junior Cally

22) Riki

23) Elettra Lamborghini

24) Bugo e Morgan