Sanremo 2018, Michelle regina della seconda serata
Michelle Hunziker vestita da Barbie Principessa (by Alberta Ferretti) prende in mano la seconda serata di Sanremo 2018, divisa tra la gara dei Big e dei Giovani e i tanti ospiti
In mancanza di Fiorello, è Michelle Hunziker che apre in bellezza la seconda serata di Sanremo 2018. La conduttrice, con la complicità di Claudio Baglioni, ha esordito con un siparietto musicale in cui ha cantato un brano della colonna sonora di Biancaneve e i Sette Nani datato 1937. E Pierfrancesco Favino? Fa capolino fischiettando, prima che tutto inizi.
La gara dei primi Giovani
Sono proprio Pierfrancesco e Michelle a introdurre i primi quattro Giovani in gara, i quali hanno riproposto sul palco del Teatro Ariston le canzoni che nel corso delle ultime settimane abbiamo già avuto modo di ascoltare ed apprezzare (chi più che meno).
Lorenzo Baglioni ha portato Il congiuntivo, brano pop dal testo originale e molto ironico, con tanto di coreografia (insieme con lui sul palco dei coristi vestiti da scolaretti).
È stata quindi la volta della sensuale Giulia Casieri, che con il pezzo Come stai ha messo in mostra tutta la sua voce corposa e graffiante.
Occhi e orecchie puntate tutte su Mirkoeilcane che con Stiamo tutti bene racconta una storia dolorosa e di grande attualità, con uno stile molto personale.
L’ultima ad esibirsi è stata Alice Caioli con Specchi rotti, un pezzo d’atmosfera ma un po’ noiosetto. Eppure, quando è stata svelata la classifica redatta in base ai voti della giuria demoscopica, scopriamo che è proprio quest’ultima ad essere in vetta. Dopo di lei Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri e Mirkoeilcane.
Ma quest’ultimo non era uno dei favoriti? Allora è proprio vero che ormai sondaggi e previsioni non ci azzeccano più!
Tornano i Big, ma non il duo Moro-Meta
I Big tornano ad esibirsi, in due gruppi da dieci, uno per serata. Nel primo dovevano esserci anche Fabrizio Moro ed Ermal Meta, ma alla fine sono stati sostituiti da Renzo Rubino. L’organizzazione del Festival ha infatti intenzione di andare a fondo della questione del loro pezzo Non mi avete fatto niente, che è molto simile a un altro intitolato Silenzio, presentato da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali a Sanremo Giovani nel 2016. I cantautori hanno spiegato la questione sui social, sottolineando che non hanno mai fatto mistero che una parte della canzone fosse ripresa da un’altra, che non è mai stata commercializzata. Come andrà a finire? Lo scopriremo nel corso della terza serata.
Intanto abbiamo riascoltato Le Vibrazioni (Così sbagliato), Red Canzian (Ognuno ha il suo racconto) e I Decibel (Lettera al duca) e ci sono piaciute ancora di più.
Al secondo ascolto si alza leggermente il gradimento di Diodato e Roy Paci (Adesso), Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico (Imparare ad amarsi), Renzo Rubino (Custodire) e Annalisa (Il mondo prima di te).
Non si può dire lo stesso di Elio e Le Storie Tese (Arrivedorci) e Ron (Almeno pensami), che hanno fatto scattare qualche sbadiglio in più.
Chi invece troviamo sempre più deludente è Nina Zilli con Senza appartenere: una cantante del suo calibro poteva fare molto di più, soprattutto con un testo incentrato sulle donne.
La classifica parziale dei Big, secondo round
In questo secondo round è la sala stampa ad aver diritto di voto e, come previsto, si è espressa diversamente rispetto alla giuria demoscopica. Ricordiamo che in questo caso non c’è una classifica parziale divisa per posizioni, ma per aree di gradimento: la rossa per i meno votati e la blu per i più votati, mentre la gialla è intermedia.
E ieri è successo quanto segue:
- Rosso – Nina Zilli, Elio e le Storie Tese, Red Canzian, Renzo Rubino
- Giallo – Le Vibrazioni, Annalisa, Decibel
- Blu – Diodato e Roy Paci, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Ron.
Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo?
Largo agli ospiti
La seconda serata è stata ricca di ospiti, soprattutto musicali. Sono arrivati i ragazzi de Il Volo, che prima hanno cantato Nessun Dorma e poi hanno duettato con Claudio Baglioni, cosa che ha fatto anche Biagio Antonacci. Molto bello l’intervento di Roberto Vecchioni, che oltre a riproporre la sua Chiamami ancora amore, con cui aveva vinto il Festival nel 2011, ha detto che la battaglia per i diritti delle donne deve essere combattuta dagli uomini. Da segnalare anche un grande ospite internazionale come Sting, che ha cantato Muoio per te (sua storica hit in italiano, scritta per lui da Zucchero) e poi ha chiamato sul palco Shaggy con cui ha presentato il singolo inedito Don’t Make Me Wait. I due, infatti, hanno lavorato a un progetto musicale insieme che si è tradotto nell’album 44/876 in uscita il 20 aprile.
Ieri sera il Teatro Ariston ha accolto con grande calore anche Pippo Baudo, che ha scritto un capitolo fondamentale della storia del Festival e ieri ha fatto un piccolo viaggio nella memoria e nel tempo insieme ai presenti.
Volete sapere se c’è stata davvero Franca Leosini? Sì e si è persino prestata a un piccolo siparietto con Baglioni: lui cantava Piccolo grande amore e lei faceva degli interventi a mo’ di intervista. E poi ci si chiede come mai è diventata un mito.
Verso il finale c’è stato anche un intervento del Mago Forest che, secondo noi, si poteva anche evitare.
I look della seconda serata
Michelle Hunziker, come dicevamo, è stata la regina della serata: ha infatti sfoggiato una serie di abiti, sempre firmati da Alberta Ferretti, che hanno fatto sognare le donne a casa. I più belli sono stati indubbiamente quello rosa shocking da Barbie principessa e quello rosso, decisamente sensuale. Sarà che entrambi le illuminavano molto il volto.
Per quanto riguarda le cantanti è stato impossibile non notare l’outfit di Giulia Casieri, che si è presentata sul palco con una tuta con pantalone a balze e trasparente ai lati. Alice Caioli ha invece optato per un look più romantico, con un abito bianco lungo di pizzo.
Sul fronte delle Big, Ornella Vanoni sceglie stavolta il total black e ci piace di più, Nina Zilli opta anche lei per un bell’abito scuro principesco, mentre Annalisa ha voluto fare l’originale con un outfit casual chic che però non ci è piaciuto per nulla soprattutto per i pantaloni abbinati a mezza gonna plissè. Bocciata.
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