04/01/2023

Libri: prendila con filosofia

Veronica Colella Pubblicato il 04/01/2023 Aggiornato il 04/01/2023

Libri leggeri su questioni profonde, per affrontare la vita con consapevolezza 

Il Mito della Bellezza- TLON

Alcuni libri nascono per offrire risposte, altri per invitare chi legge a farsi domande più interessanti.

E non è detto che non si possa parlare di cose serie in modo ironico e lieve, sia in formato mattone che in volumetti agili che non appesantiscono la borsa né l’umore.

Ecco qualche consiglio di lettura tra i saggi pop e le antologie di non-fiction usciti di recente.

Tanto per chiarire

Dopo aver tirato fuori dal cappello una newsletter e un libro illustrato per adulti edito da Quinto Quarto, intitolati entrambi Ti spiego il dato, la giornalista e data humanizer Donata Columbro torna in libreria con Dentro l’algoritmo. Le formule che regolano il nostro tempo (Effequ). Una spiegazione semplice e chiara di come dietro a questo termine non si nasconda niente di mistico – un algoritmo non è che un procedimento costruito per ottenere la soluzione a un problema – e molto di umano. E proprio per questo in grado di riflettere bias e pregiudizi, limiti e disuguaglianze che possiamo combattere solo diventando più consapevoli e partecipi.

Molto utile anche la Guida semiseria per aspiranti storici social di Francesco Filippi (Bollati Boringhieri), almeno sul fronte dell’autocritica. Chi non si è mai infilato nel ginepraio dei battibecchi social, sciorinando dati e citazioni in maniera imprecisa e polemica? Da storico, Filippi tenta di trasformare questo terreno di scontro in terreno di ricerca, analizzando il modo in cui gli italiani parlano del passato, “senza strumenti adeguati e piegando ogni argomento alla propria preconcetta visione del mondo, ignari dei pericoli che tutto ciò comporta per il presente”.

Siamo (ancora) prigioniere della bellezza?

Nel 1991, Il mito della bellezza di Naomi Wolf descriveva la sottile forma di coercizione che impedisce alle donne occidentali di essere davvero libere, un malessere fatto di ossessioni estetiche, odio per se stesse, terrore di invecchiare. Quello della bellezza è un mito pericoloso, nato per renderci vulnerabili all’approvazione esterna e in eterna competizione le une con le altre. Un classico che oggi torna in libreria per TLON, in una nuova edizione arricchita dalla prefazione e dalle note delle filosofe Maura Gancitano e Jennifer Guerra.

Ripartire dal piacere

Per cambiare il mondo abbiamo bisogno di smetterla di accontentarci di una vita a malapena soddisfacente, sostiene adrienne maree brown (tutto minuscolo, come bell hooks). È la strategia alla base di Pleasure activism. La politica dello stare bene (NERO), inno al risveglio dei sensi e del desiderio come atto politico. Una battaglia da combattere prima di tutto sul piano dell’immaginario, smettendo di avere paura della differenza o di dare per scontato che benessere e piacere siano a disposizione di pochi fortunati.

Un momento di sincerità

Sì, l’inverno demografico è alle porte. Ma non è una buona ragione per insistere sul dovere di mettere al mondo bambini – per le pensioni, per fare contenti i genitori, per non sentirsi bollare come superficiali o egoiste. È il presupposto da cui parte I figli che non voglio (Mondadori), antologia a cura di Simonetta Sciandivasci sulla spinosa questione della genitorialità. Tra gli autori e le autrici che hanno offerto il loro contributo anche Nadia Terranova, Michela Marzano, Giorgia Surina, Melissa Panarello, Daniele Mencarelli, Ester Viola, Loredana Lipperini e Giorgia Soleri.