29/09/2022

Libri per l’ora del tè

Veronica Colella Pubblicato il 29/09/2022 Aggiornato il 29/09/2022

Letture autunnali dolci o speziate da tenere a portata di mano insieme al bollitore 

Quantum girl

Romanzi da leggere quando fuori piove, avvolte nel tepore confortevole di una felpa oversize, o magari da infilare nelle tasche del cappotto prima di uscire. Perché è più facile amare l’autunno quando si è armate di tè caldo, in poltrona o al tavolino di un bar.

Ecco qualche consiglio di lettura tra le ultime novità, da abbinare a seconda dei casi con il sapore delicato del tè verde o con il retrogusto amaro e deciso del tè nero.

Tra K-Pax e Pomodori verdi fritti

Una mattina al locale di Maybell si presenta Bill, aspirante cuoco con il dono di leggere nel cuore e nello stomaco delle persone indovinandone desideri, speranze e paure. In compenso, non sembra avere un passato e si comporta come se ogni cosa fosse nuova e affascinante. Una presenza luminosa e misteriosa che trasformerà l’unico diner della scalcinata cittadina di Hadley in una meta di pellegrinaggio che attira curiosi da tutto il paese, cambiando la vita della sua proprietaria e soprattutto della figlia Belutha, adolescente disincantata che avvicinandosi a Bill scoprirà un lato di sé stessa che non pensava di possedere. È la trama de L’uomo che guardava le stelle di Joe Stillman (Atlantide), fiaba moderna inventata da uno dei co-autori di Shrek.

L’una e l’altra

Quando Sara era piccola sua madre cucinava torte e coltivava rose, mentre suo padre la sfidava a fare a gara di sinonimi e le ha insegnato la passione per le parole. Era un mondo dai confini certi, anche se segnato dalla paura di non riuscire fino in fondo a essere come tutti gli altri. E ora che è cresciuta e deve confrontarsi con i suoi studenti, ragazzini svegli e diffidenti abituati a non essere seguiti né capiti da insegnanti che a malapena riescono a pronunciare i loro nomi, la sfida più grande è venire a patti con la parte della sua identità che ha lasciato indietro. Tutta intera è il primo romanzo di Espérance Hakuzwimana (Einaudi), conosciuta su bookstagram come @unavitadistendhal.

Queer e working class

In fin dei conti innamorarsi di un ragazzo (e per giunta cattolico) è l’ultimo dei problemi di Mungo, quindicenne tenero e sperduto che fa del suo meglio non attirare l’attenzione del fratello Hamish, brutale a dispetto della statura e degli occhiali a fondo di bottiglia. Il suo sogno è lasciare le case popolari e trasferirsi lontano insieme a James, ma la loro è una storia segnata da stelle avverse. Quando sua madre lo affida a due strani uomini conosciuti agli Alcolisti Anonimi, nel maldestro tentativo di fare di lui un vero uomo, Mungo sarà costretto a diventare grande nel modo più cruento. Ambientato nell’East end di Glasgow dei primi anni Novanta, Il giovane Mungo (Mondadori) è il secondo romanzo di Douglas Stuart dopo Storia di Shuggie Bain, vincitore del Booker Prize 2020.

Le vite segrete delle ragazze scomparse

Nel 1946, Paula Jean lascia il dormitorio del suo college nel Vermont e svanisce nel nulla. Non verrà più ritrovata, ma non per questo cesserà di esistere. Anzi, è destinata a vivere tante vite quante sono le supposizioni che si rincorrono sulle pagine dei giornali. Forse è diventata una militante clandestina del Partito Comunista, o forse si è unita a un circo; forse ha perso la memoria oppure non è che un mucchietto d’ossa ai piedi di un sempreverde. Nessuno lo sa meglio di Mary Garrett, sensitiva che nel 1961 si presenta in una cittadina del North Carolina per fare luce sul mistero che avvolge la scomparsa di altre tre ragazze. È la trama di Quantum Girl di Erin Kate Ryan (Neri Pozza), noir che intreccia cronaca e finzione.

Surreale e cinico

Il romanzo d’esordio della stand-up comedian Giada Biaggi, già autrice del podcast Philosophy & the City e della newlsetter Daddy Issues, è un flusso di coscienza che alterna cultura alta e bassa, umorismo e disperazione, filosofia e moda, sesso e dipendenza. Il bikini di Sylvia Plath (Nottetempo) è la storia di Eva, brillante dottoranda in filosofia dell’arte con abitudini malsane, ossessioni parallele per Sylvia Plath e Claudia Schiffer, una relazione vissuta per lo più attraverso il sexting e molto tempo libero per impelagarsi in conversazioni a senso unico e after-party milanesi, raccontata con uno stile che ricorda Tea Hacic-Vlahovic e Roberto Venturini.