L’Amica geniale 3: Lila (Gaia Gerace) e Lenù (Margherita Mazzucco) sono cresciute
Su Rai 1 tornano le protagoniste dei fortunatissimi romanzi di Elena Ferrante. A sorpresa, il nuovo regista Daniele Luchetti ha confermato le giovani interpreti Gaia Girace e Margherita Mazzucco
Lila e Lenù sono cresciute, ma almeno per questa stagione avranno ancora lo stesso volto. Debitamente ritoccato dal truccatore, questo è ovvio. A cambiare è invece la regia, che passa da Saverio Costanzo al Daniele Luchetti di Mio fratello è figlio unico (2007) e Lacci (2020). Una scelta che sembra sposarsi alla perfezione con il cuore del romanzo, Storia di chi fugge e di chi resta (edizioni E/O), i cui temi caldi sono l’impegno politico e i tentativi di emancipazione delle donne in una società ancora dichiaratamente patriarcale.
Quattro appuntamenti da due puntate per raccontare gli anni ’70, in onda a partire da domenica 6 febbraio alle 21.25 su RaiUno.
Avere 30 anni
Cambio di look, di vestiti, di acconciature ed ecco che le due ex-diciottenni che abbiamo conosciuto in Storia del nuovo cognome sono pronte a caricarsi addosso tutta la consapevolezza dei trent’anni. La sfida più grande è stata proprio questa, ha sottolineato Margherita Mazzucco, crescere in fretta allo stesso passo dei loro personaggi e assorbire, guidate dai consigli del regista, un nuovo modo di parlare e di muoversi nel mondo come donne. E forse il compito è stato meno arduo per Gaia Girace, più giovane di un anno ma avvantaggiata dal fatto che Lila non è mai stata davvero una ragazzina. La troveremo comunque più razionale e più composta, nonostante sia determinata quanto Lenù a sfuggire al destino manifesto che sembra attendere al varco tutte le donne del rione, quasi deformate dalla fatica e dall’ignoranza.
Il mondo oltre il rione
Se Lila ha perso ogni illusione romantica, tra le violenze del marito e l’essere stata abbandonata da Nino (Francesco Serpico), Lenù è sulla buona strada. Mentre Lila è rimasta a consumarsi le mani lavorando come operaia nel salumificio di Bruno Soccavo, Elena si è laureata alla Scuola Normale di Pisa e ha pubblicato il suo primo scandaloso romanzo. Non c’è da stupirsi se la vita matrimoniale con Pietro (Matteo Cecchi) a Firenze inizia molto presto a starle stretta, perché anche in una famiglia di intellettuali benestanti ci si aspetta che una mamma faccia principalmente la mamma.
In questa stagione il mondo oltre il rione si fa sempre più concreto, non solo per chi fugge ma anche per chi resta. Le condizioni di lavoro nel salumificio diventano sempre più logoranti e come se non bastasse il padrone ha l’abitudine di mettere le mani addosso alle operaie. Lila resta sveglia di notte per studiare programmazione insieme a Enzo, guardando oltre il rione, ma la rabbia per quello che è costretta a subire la porta, tra una protesta e l’altra, a iscriversi al partito comunista. E la sua situazione risveglia anche la coscienza politica di Lenù, che anziché cucinare manicaretti e assecondare il marito preferisce di gran lunga firmare articoli di denuncia per L’Unità.
E poi c’è Nino Sarratore, il primo amore di entrambe mai dimenticato e che il caso riporta nella vita di Elena proprio quando ha più bisogno di una via di fuga…
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