08/03/2020

Indomite: su RaiPlay la storia vista dalle donne

Veronica Colella Pubblicato il 08/03/2020 Aggiornato il 08/03/2020

L'8 marzo arriva su RaiPlay la miniserie animata che racconta la storia di trenta donne che, in tutto il mondo, hanno sfidato convenzioni e stereotipi. Da Joséphine Baker, ballerina e partigiana a Hedi Lamarr, attrice e inventrice della tecnologia alla base del Wifi

Indomite

In contemporanea con France 5, l’8 marzo arriva su RaiPlay la miniserie animata tratta dai due volumi dell’enciclopedia delle donne a fumetti di Pénélope Bagieu, pubblicata in Italia da BAO con il titolo di Indomite – Storie di donne che fanno ciò che vogliono.

Trenta biografie dedicate a donne che hanno sfidato convenzioni e stereotipi per rivendicare i loro diritti, da scoprire in pillole di storia da tre minuti e mezzo.

Narratrice e interprete di ognuna sarà Isabella Ragonese, voce italiana al posto di Cécile de France.

La temibile Pénélope

I due volumi di Indomite (in originale Culottées) sono stati un grande successo, tradotti in 22 paesi e consigliatissimi da librai e booktuber. In un primo momento l’autrice non si è dimostrata troppo entusiasta dell’idea di trarne una serie animata, ma le produttrici di Silex Films hanno saputo vincere le sue reticenze concedendole l’ultima parola su ogni sceneggiatura e dimostrando di avere il suo stesso entusiasmo per la storia di queste donne ribelli e meravigliose. La serie ha fatto il suo debutto al Festival del fumetto d’Angoulême lo scorso gennaio: pochi giorni prima Pénélope è stata intervistata dal settimanale Les Inrockuptibles per una chiacchierata sulle donne nel mondo del fumetto, approfittandone per sfatare qualche stereotipo. Quelli più frequenti nella sua carriera? L’idea che le opere scritte da donne non abbiano lettori maschi, o che i loro disegni siano sempre dolci e rassicuranti, con una sovrabbondanza di colori pastello.

Dal fumetto al piccolo schermo

Le biografie ricche di dettagli raccolte nei suoi libri sono state riproposte con uno stile minimalista ma accattivante da due artiste specializzate in cortometraggi, Phuong Mai Nguyen e Charlotte Cambon de Lavalette. Lavorando a Indomite hanno colto l’occasione per innovare il modo in cui l’animazione presenta i corpi femminili, a loro parere storicamente caricaturale “con tutti quegli ancheggiamenti” e il tempo passato ad aggiustarsi i capelli tra un’avventura e l’altra.
La sceneggiatura è ad opera di Emilie Valentin ed Elise Benroubi, mentre l’adattamento grafico è stato affidato alla regista anglo-iraniana Sarah Saidan, già autrice dell’apprezzatissimo corto Beach Flags (2014).

Le storie 

Chi sono queste indomite? Sicuramente da conoscere la nuotatrice australiana Annette Kellerman (1887-1975), che fece piazza pulita dello scomodo abbigliamento da mare della sua epoca (così casto e stratificato da rendere impossibile fare il bagno) inventando il costume intero; la pacifista liberiana Leymah Gbowee (1972), che ha ispirato centinaia di donne a seguirla in una rivoluzione non violenta che ha messo fine alla guerra civile e deposto l’allora presidente (e criminale di guerra) Charles Taylor; la rapper afghana Sonita Alizadeh (1997), che ha denunciato la pratica dei matrimoni forzati scrivendo una canzone in un paese (l’Iran) dove per una donna comporre musica è illegale; la controversa regina dei banditi Phoolan Devi (1963-2001) e la concubina diventata imperatrice Wu Zetian (624-705). E ancora, la ballerina americana Joséphine Baker (1906-1975), protagonista del controspionaggio francese della Seconda guerra mondiale; la cantante funk Betty Davis (1945); l’attrice e inventrice Hedy Lamarr (1914-2000); l’artista finlandese Tove Jansson (1914-2001), autrice dei Mumin; l’esploratrice ed etnografa Delia Akeley (1869-1970) e tante altre…