Hunger games: arriva il prequel. Vale la pena leggerlo?
In libreria è appena uscito Ballata dell'usignolo e del serpente, prequel della fortunata saga Hunger Games. Ma la scoperta che il protagonista è lo spietato Padre della Nazione da giovane non è piaciuta ai fan
Il 19 maggio arriva in libreria Ballata dell’usignolo e del serpente di Suzanne Collins (Mondadori), prequel di Hunger Games, la saga tradotta in 52 paesi e trasformata da subito in un franchise di successo anche al cinema. Grazie ai preordini è un bestseller ancora prima di aver raggiunto gli scaffali, comprato sulla fiducia dai fan nonostante le perplessità suscitate dal cambio di prospettiva.
Al posto di una nuova eroina avremo infatti una versione più giovane e affascinante dell’antagonista della prima trilogia, Coriolanus Snow.
Nella mente di un tiranno
In molti avrebbero scommesso su un prequel incentrato su Haymitch, mentore di Katniss interpretato al cinema da Woody Harrelson, o al massimo sulla rivolta che ha decretato l’inizio degli Hunger Games. A sorpresa, l’autrice ha deciso di raccontare il passato di Panem attraverso lo sguardo del futuro Presidente della nazione, ambizioso e machiavellico fin da giovane. Ultimo erede di una casata caduta in disgrazia, il diciottenne Coriolanus conta sulla sua capacità di persuasione e sulla sua intelligenza per condurre alla vittoria il Tributo che gli sarà affidato la mattina della mietitura. Peccato che gli venga assegnata la metà femminile della coppia del distretto più debole, il 12. Fuori dall’arena i sentimenti verso il suo tributo iniziano a farsi complicati, tanto che – promette l’autrice – potrebbe persino essere tentato di fare qualcosa di eroico.
Una scelta controversa
L’entusiasmo per l’annuncio di un prequel è un po’ calato quando sono stati svelati i dettagli della trama. Molti fan, infatti, non hanno gradito la riabilitazione (anche solo potenziale) di un personaggio che nella saga principale incarnava il male assoluto. Tantomeno la svolta romantica che si intuisce fin dal titolo e che si presuppone arrivi circa a metà libro, quando l’altezzoso aristocratico sarà costretto a rientrare in sintonia con la sua stessa umanità. Fortunatamente, le dichiarazioni della Collins ridimensionano almeno in parte queste preoccupazioni. Il cliché del dittatore con un passato tragico potrebbe essere sovvertito all’ultimo minuto, soprattutto considerando che il tema portante del libro dovrebbe essere una riflessione più profonda sulla natura umana e su quello che percepiamo essere necessario per la nostra sopravvivenza.
In arrivo anche il film
I primi quattro film della saga si sono rivelati un ottimo investimento per Lionsgate, con un incasso complessivo che sfiora i tre miliardi. Non stupisce quindi che anche il prequel sia stato immediatamente opzionato per un film che metterà alla prova l’affetto dei fan. Hunger Games sarà in grado di funzionare anche senza Katniss (o meglio, senza Jennifer Lawrence)? Per non correre troppi rischi, la formula non dovrebbe cambiare granché: nei piani dello studio il film sarà nuovamente affidato a Francis Lawrence, che ha diretto La ragazza di fuoco (2013) e i due capitoli de Il canto della rivolta (2014 e 2015). La sceneggiatura invece è affidata a Michael Arndt, premio Oscar per la commedia indie Little Miss Sunshine, che aveva già firmato La ragazza di fuoco insieme a Simon Beaufoy. Al film lavorerà anche la produttrice Nina Jacobson, che oltre ad aver portato al cinema i libri della Collins ha curato l’adattamento di Crazy & Rich, la commedia campione di incassi del 2018 con Costance Wu e Henry Golding.
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