Gli spettacoli teatrali più belli dell’estate

Redazione Pubblicato il 02/08/2018 Aggiornato il 02/08/2018

Dai primi trent'anni della Compagnia della Fortezza agli appuntamenti con Segreti d'Autore, ecco gli spettacoli teatrali più belli dell'estate

AUT

In estate il teatro non va in vacanza. Le stagioni, infatti, saranno anche concluse ma gli spettacoli in giro per l’Italia no. Alcuni hanno conquistato il pubblico, tanto da far sperare in nuove repliche, altri invece non sono ancora andati in scena ma sono già molto attesi.

Trent’anni di Fortezza

Quest’anno la Compagnia della Fortezza, diretta da Armando Punzo, compie trent’anni di attività. Nata come esperienza di teatro in carcere, nel corso degli anni è riuscita a liberarsi da questa etichetta, dimostrando che l’arte non ha bisogno di alcuna categorizzazione.

Da dentro il carcere di Volterra (prov. di Pisa), infatti, la pratica generativa di nuovi mondi della Compagnia si espande, crea, si ricrea, con l’energia trasformatrice del vulcano. E ora, al raggiungimento di questo importante traguardo, si festeggia a dovere con un programma ricco di vari progetti, mostre e soprattutto spettacoli.

Dopo l’anteprima nazionale di Beatitudo, liberamente ispirato all’opera di Jorge Luis Borges (con regia e drammaturgia firmata da Armando Punzo), il 4 agosto sarà la volta de Le Rovine circolari – Cerco il volto che avevo prima che il mondo fosse creato.
Si tratta di un evento site specific, sempre ispirato all’opera di Borges, ideato e diretto da Armando Punzo con la cura di Cinzia de Felice, che si terrà nella centrale Geotermica dell’ENEL a Larderello (Pisa) dove una torre di raffreddamento sarà riconvertita a nuovo uso. La monumentale scenografia in cemento, progettata come la gradinata di un antico tempio circolare sospeso su di uno specchio d’acqua, diventerà un’installazione permanente all’interno del sito di archeologia industriale, trasformandolo in un teatro all’aperto unico al mondo.

Spettacoli imperdibili

Intanto nel Cilento (in provincia di Salerno) è stata inaugurata la nuova edizione di Segreti d’Autore, con un incontro tra Alessio Boni e il direttore artistico Nadia Baldi (regista) sulla vita d’attore. Il festival continuerà fino al 14 agosto e, tra gli eventi da segnalare, c’è anche La signora della scena con Lina Sastri.
A chi invece volesse provare un’esperienza nuova di teatro immersivo, si consiglia un salto in Toscana dove fino al 4 agosto sarà in scena Walking Thérapie. Si tratta di un format di teatro urbano, uno straordinario evento itinerante ed interattivo, scritto da tre estrosi teatranti belgi ovvero Nicolas Buysse, Fabrice Murgia e Fabio Zenoni. Cosa succede? Grazie a un particolare dispositivo sonoro che permette un’intimità con gli spettatori muniti di cuffie, due conduttori guidano un gruppo di spettatori/pazienti in un percorso Tramvia Firenze/Scandicci. Però uno dei conduttori, ex paziente ora guarito (proposto dal terapeuta/santone come esempio della riuscita del suo metodo psicofisico) subisce nell’arco della camminata un’inarrestabile involuzione che lo porterà dallo smarrimento al tracollo personale e della terapia. La prima parte dello spettacolo si svolge al Teatro di Rifredi di Firenze, la seconda in Tramvia e la terza a Scandicci.

Cult che si spera di rivedere

Non mancano poi gli spettacoli che ci hanno colpito il cuore e speriamo di rivedere presto con nuove repliche. Un esempio è AUT – Un viaggio con Peppino Impastato, visto a Milano al Castello Sforzesco. Sul palco Stefano Annoni (diretto dal regista Paolo Trotti), che interpreta Impastato, il quale si racconta durante un viaggio in treno, un treno fantasma che corre su quelle rotaie che saranno la sua tomba. Andato in scena per la prima volta nel 2010, ha ricevuto nel 2014 anche una lettera di complimenti dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sicuramente non mancherà di essere riproposto.

Un altro spettacolo molto emozionante è NARIKHONTO-Voci oltre i confini, andato in scena al Teatro Vascello di Roma. A firmare la regia e la drammaturgia Emanuela Ponzano (affiancata da Viviana Dibert come assistente alla regia), mentre le musiche sono state curate da Davide Mastrogiovanni. Si tratta di uno spettacolo onirico, una costruzione drammaturgica che procede soprattutto per immagini e voci intrecciate a immagini, video e teatro d’ombra (guidato da Virginie Ransart). In scena un gruppo di donne di Torpignattara, di diversa nazionalità, età e formazione artistica, che si è incontrato da gennaio a giugno grazie alla onlus Asinitas. Il lavoro si è dipanato a partire dalle fiabe del femminile, attraverso le ricerche di Marie Louise Von Franz e di Clarissa Pinkola Estes.
Identificandosi con le protagoniste, estrapolando dalle fiabe i temi che sembrano antropologicamente universali, ma scoprendone le specificità culturali e soprattutto le risonanze personali in ognuna, ne è uscito un racconto corale dell’individuazione femminile: le fatiche, le lotte, ma anche il fuoco, la danza, l’amore, la ribellione.
Ruolo fondamentale hanno il canto e la danza attraverso laboratori a cura della mediatrice culturale ed artistica Sushmita Sultana del Bangladesh, cantante e ballerina, e di Daniela De Angelis, Arianna Consoli e Antonia Harper, cantanti, musiciste e pedagoghe musicali. Il risultato? Qualcosa di unico, tanto che si aspetta con ansia l’annuncio di nuove repliche, magari anche in altre città italiane.