Game of Thrones tra prequel e sequel (con il ritorno di Jon Snow)
Il primo assaggio di Westeros lo avremo a fine agosto, con il debutto di House of the Dragon su Sky Atlantic. Ma la vera sorpresa è l’apertura di HBO verso un sequel con Jon Snow
Da fenomeno globale a delusione di massa il passo è stato breve. Dopo aver fatto incetta di Emmy e aver convertito al fantasy anche chi era allergico a draghi e profezie, il Trono di Spade è entrato negli annali dell’infamia televisiva come serie dal finale più deludente di sempre. Persino George R.R. Martin ne ha preso timidamente le distanze tramite il portavoce Paul Haas, facendo presente che la direzione presa da HBO a partire dalla quinta stagione non ha niente a che vedere con i suoi appunti.
Ora però potrebbe arrivare il momento del riscatto. Promette benino House of the Dragon, il prequel sulla sanguinosa guerra di successione che segna il lento declino dei Targaryen, almeno finché non si discosterà troppo dal materiale originale.
E pare che HBO stia meditando su un possibile sequel che dia al personaggio di Jon Snow una conclusione meno deprimente rispetto al suo perpetuo esilio oltre la Barriera.
Lo vogliamo davvero?
A rivelare l’esistenza del sequel è l’Hollywood Reporter, confermando il coinvolgimento di Kit Harington e lasciando intendere che potrebbe trattarsi di un progetto sulla falsariga delle fortunate miniserie di Disney+. Più che essere una nona stagione sotto mentite spoglie, o un soft reboot nello stile del criticatissimo …And just like that, avrà più in comune con progetti autoconclusivi come Obi-Wan Kenobi e WandaVision, un modo molto intelligente di tenersi cari gli abbonati alla piattaforma streaming HBO Max senza interferire con progetti più ambiziosi. E se l’idea di un sequel vero e proprio ha fatto rabbrividire chi ha odiato l’ottava stagione, è indubbio che Jon Snow meritasse di più.
House of the Dragon: la Danza dei Draghi
Il futuro del sequel potrebbe dipendere in gran parte dall’accoglienza che il pubblico riserverà a House of the Dragon, il prequel ispirato a Fuoco e sangue (Mondadori). Se ve lo siete persi, sappiate che non si tratta di un vero e proprio romanzo ma di una lunghissima appendice storiografica dedicata alla dinastia dei Targaryen, i folli e affascinanti antenati di Danaerys che hanno dominato Westeros per quasi tre secoli.
La serie ripercorre (con qualche libertà) il periodo conosciuto come la Danza dei Draghi, guerra di successione che vede scontrarsi i sostenitori di Viserys I (Paddy Considine) e della sua erede designata, la principessa Rhaenyra (Emma D’Arcy), con chi preferirebbe vedere il regno bruciare anziché in mano a una donna. Se Rhaenyra ha qualche possibilità di succedere al padre è solo perché non ha ancora fratelli maschi, ma le nobili famiglie vicine ai Targaryen sperano di rettificare la situazione convincendo Viserys a seconde nozze, magari con Alicent Hightower (Olivia Cooke) o Laena Velaryon. E poi c’è l’incognita rappresentata dal fratello minore del Re, l’imprevedibile e violento Daemon Targaryen (Matt Smith).
I prossimi progetti
Se La lunga notte è stato abbandonato per una serie di inconciliabili e misteriose divergenze, HBO ha ancora in programma diversi prequel. Uno di questi è l’adattamento delle novelle di Dunk & Egg, pubblicate in italiano nel volume Il cavaliere dei Sette Regni (Mondadori), a cui i lettori sono particolarmente affezionati. Secondo Variety, HBO avrebbe intenzione di affidare il progetto al regista e sceneggiatore Steve Conrad.
Nel limbo della pre-produzione ci sono anche 10.000 ships, prequel dedicato alla principessa Nymeria (da cui prende il nome il metalupo di Arya Stark) e 9 Voyages, anche conosciuto come Sea Snake, spin-off di uno spin-off: il personaggio a cui allude il titolo, Corlys Velaryon, sarà infatti introdotto in House of the Dragon, interpretato da Steve Toussaint.
Ma non è finita qui: nelle più rosee previsioni ci sono anche le tre serie animate anticipate dall’Hollywood Reporter, di cui una ambientata nella terra di Yi Ti (ispirata alla Cina), e uno show di Broadway basato sulla Ribellione di Robert, per intenderci quella che ha reso orfano il piccolo Jon e dato inizio al dominio dei Baratheon sui Sette Regni
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