Festa del cinema di Roma 2024: va in scena la vendetta del Conte di Montecristo
L'attesissima serie-evento Il conte di Montecristo, con un cast internazionale, è stato presentato in anteprima alla 19esima Festa del Cinema di Roma
Il conte di Montecristo, celebre romanzo di Alexandre Dumas, ha avuto diverse trasposizioni sia su piccolo che grande schermo. Ora è in arrivo una nuova serie-evento, prossimamente in onda in quattro prime serate su Rai1, che è stata presentata in anteprima alla 19esima Festa del Cinema di Roma (nella sezione Freestyle).
Diretta dal regista danese Bille August, vede nel ruolo di Edmond Dantès l’attore britannico Sam Claflin.
Nel cast anche Jermy Irons nei panni dell’Abate Faria, Ana Girardot, Mikkel Boe Følsgaard, Blake Ritson, Karla-Simone Spence e gli attori italiani Michele Riondino, Lino Guanciale, Gabriella Pession e Nicolas Maupas.
Ricordiamo la storia
La serie Il conte di Montecristo (una produzione Palomar in collaborazione con Demd productions e in collaborazione con Rai Fiction, France Televisions, Mediana Rights ed Entourage Media) ci racconta la storia di Edmond Dantès, giovane marinaio ingiustamente accusato di tradimento, che viene imprigionato senza processo nel Castello d’If, una cupa isola-fortezza a largo di Marsiglia. Dopo molti anni di prigionia, riesce finalmente a scappare e, assumendo l’identità del conte di Montecristo, mette in atto la sua vendetta contro coloro che lo hanno privato della libertà.
La parola ai protagonisti
«Per me Il conte di Montecristo è la migliore storia di vendetta mai raccontata. Poi il modo in cui lui pianifica questa sua vendetta è molto raffinato, simile al danno che è stato perpetrato nei suoi confronti. Però gli fa perdere la sua capacità di amare. La complessità di questa storia è importante, non volevamo fare il tipico film in costume, ma andare in fondo ai personaggi e mettere in evidenza l’interazione tra di loro in modo tale che lo spettatore possa essere ancora di più coinvolto» – spiega il regista Bille August.
«Io non avevo mai letto il romanzo prima, ma poi ho recuperato» – racconta Sam Claflin – «Ci sono state tante interpretazioni de Il conte di Montecristo, ma qui abbiamo avuto la possibilità di entrare nei dettagli di ogni personaggio, quindi non solo di Edmond ma anche di chi lo circonda. Per me è stata una sfida calarmi nei panni di un ruolo così complesso».
«La mia è una piccola parte, ma il compito del mio personaggio era quello di incoraggiare Edmond e dargli speranza, trasmettergli la saggezza necessaria» – dice Jeremy Irons – «Bille è un regista di cui mi fido e che con semplicità riesce ad arrivare al cuore della situazione».
«Il tema della rivincita e della vendetta è un tema attuale, perché per elaborarla e pianificarla bisogna scendere nei bassi fondi dell’animo umano, quando si ha fame di giustizia si è disposti a tutto» – spiega Michele Riondino – «Jacopo, il mio personaggio, è quasi una emanazione di Edmond, perché a volte è coscienza e a volte vendetta pura. È un aspetto che ognuno di noi prova e ha in sé quando ha a che fare con la voglia di riscatto».
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