Documentari da vedere a marzo in tv e in streaming

Il documentario era considerato, fino a qualche tempo fa, un genere di nicchia.

Quindi, per soddisfare questa voglia di nutrirsi di “cinema del reale”, è aumentata anche l’offerta in tv e sulle piattaforme streaming. Qualche titolo da vedere assolutamente in questi ultimi giorni di marzo? Eccovi serviti.

Miti della musica

Sappiamo che tra i documentari più amati ci sono quelli legati al mondo dello spettacolo, di impronta biografica ma non solo. La musica è sicuramente grande protagonista, come dimostra il successo che sta avendo Bono & The Edge A Sort of Homecoming con David Letterman (Disney+), uno speciale in cui il regista premio Oscar® Morgan Neville ha seguito il mitico Dave Letterman durante la sua prima visita a Dublino per incontrare Bono e The Edge nel loro luogo natale, scoprire la città e unirsi ai due musicisti degli U2 per un concerto unico. Il documentario è stato lanciato in occasione dell’uscita di Songs Of Surrender, la nuova raccolta della band.

Parlando sempre di musica vi consigliamo caldamente la visione (su Sky Documentaries) dalla serie documentario Women Who Rock, in cui vengono raccontate le donne che hanno scritto la storia del rock internazionale (da Shania Twain a Sheryl Crow, da Pam Benatar a Gwen Stefani), lasciando il segno anche a livello socio-culturale.

Non dimentichiamo poi che quest’anno avrebbero compiuto 80 anni sia Lucio Dalla che Lucio Battisti, quindi perché non ricordare questi due grandi artisti con dei documentari? Per Dalla vi segnaliamo Lucio chi sei tu? – Il folletto geniale (RaiPlay) un “racconto verità” di Leonardo Metalli composto da documenti inediti degli amici e di grandi personaggi dello spettacolo come Carlo Verdone e Renzo Arbore.

Su Battisti c’è Io Tu Noi, Lucio di Giorgio Verdelli (RaiPlay) in cui musicisti, amici e collaboratori raccontano l’artista dagli esordi come chitarrista nei dancing ai trionfi con Mogol, fino agli ultimi dischi con i testi della moglie (in arte Venezia) e del poeta Pasquale Panella.

Leggende del cinema

Anche dietro ai personaggi che hanno fatto la storia del cinema di sono delle bellissime storie.

Se non l’avete ancora vista, dovreste assolutamente recuperare (su Sky Documentaries) The Last Movie Star, la docu-serie diretta da Ethan Hawke e prodotta da Martin Scorsese, che che celebra una delle grandi coppie di Hollywood ovvero quella formata da Paul Newman e Joanne Woodward. Un progetto importante che parte dalle sbobinature dattiloscritte di audiocassette registrate dallo stesso Newman (e poi andate distrutte) a cui grandi attori di Hollywood, tra cui George Clooney e Laura Linney, hanno ridato vita con la propria voce.

Parlando sempre di miti, vi consigliamo anche Brigitte Bardot – A Rebel with a Cause (Nexo+), che non racconta la carriera della diva bensì ci regala un ritratto intimo e un resoconto unico unico del suo viaggio come icona del cinema trasformatasi in una sostenitrice radicale per la protezione degli animali.

Storie di donne

Grazie alla dimensione del documentario è possibile fare anche uno splendido viaggio, sia geografico che temporale, nell’universo femminile.

Per esempio conoscete la controversa (e un po’ inquietante) figura di Rosaleen Norton? Fu un’artista australiana che negli anni’50, ispirata dallo scrittore Aleister Crowley, sostenne una stregoneria panteista e una magia sessuale senza regole religiose o morali, dando naturalmente vita a grossi scandali. La sua storia viene raccontata nel documentario La Strega di Kings Cross (Prime Video).

Molto affascinante è poi Il Giappone e il mistero delle Geishe (Pluto TV), che mostra come in questo paese riescano a convivere la forte proiezione verso il futuro e il progresso tecnologico con la tradizione portata avanti anche da queste donne misteriose.

Ci spostiamo invece di continente con African Queens: Njinga (Netflix), docu-serie protodda ta Jada Pinkett Smith incentrata sulla vita di note e leggendarie regine africane. Questa prima stagione racconta Njinga, la regina guerriera di Ndongo e Matamba del 17° secolo, nella moderna Angola. Njinga è stata la prima donna a guidare la nazione e si è costruita una reputazione per le sue abilità politiche e diplomatiche abbinate alla sua prodezza militare diventando un’icona della resistenza.