28/09/2021

5 libri per l’autunno

Veronica Colella Pubblicato il 28/09/2021 Aggiornato il 28/09/2021

Romanzi, racconti e riflessioni da accompagnare ai primi tisana-party dell’anno

La sera, il giorno e la notte (Sur)

È in arrivo il tempo dei primi maglioncini, del rumore di foglie secche sotto le suole, dell’ombrello sempre in borsa e del piacere ritrovato di una tazza calda da tenere tra le mani.

Il momento ideale per godersi gli ultimi raggi di sole su una panchina con un libro o per trasformare il divano in un accogliente nido di cuscini e coperte.

Per celebrare la stagione delle tisane vi segnaliamo qualche novità fresca di stampa da leggere senza fretta, per un autunno a tutto relax.

A mali estremi

Ray Carney non è mai stato il classico bravo ragazzo, ma non gli piace pensarsi come un delinquente. Almeno finché non si lascia convincere da suo cugino Freddie a partecipare a una rapina in una calda sera di giugno, allettato dai soldi in più che con l’arrivo del secondo figlio potrebbero fare comodo. A dirla tutta è già da un pezzo che Ray arrotonda i suoi guadagni da onesto commerciante con traffici illeciti, facendo del suo meglio per separare il padre di famiglia dal piccolo criminale. Peccato che ora la sua copertura rischia di saltare, facendo irrompere nella sua vita un gruppo di inequivocabili malavitosi. Il ritmo di Harlem (Mondadori) è il nuovo romanzo di Colson Whitehead, descritto come una appassionata lettera d’amore al quartiere più multietnico e artistico di New York.

La regina della speculative fiction

A Octavia E. Butler scrivere racconti proprio non piaceva, eppure in questa antologia ci sono alcune delle idee più perturbanti che abbia mai avuto. Il talento di questa scrittrice “misantropa, pigra e femminista”, come titola un articolo firmato dalla sua traduttrice Veronica Raimo, risiede proprio nella sua capacità di utilizzare premesse originali e fantastiche per discutere di temi complessi, con un pessimismo che lascia la porta aperta alla speranza. La sera, il giorno e la notte (Sur) porta in Italia l’edizione ampliata di Bloodchild and other stories, con sette racconti e due saggi sulla scrittura imperdibili per gli amanti dell’horror e della fantascienza.

Una diva d’altri tempi

Chi è stato il vero amore di Evelyn Hugo? È quello che il mondo vorrebbe sapere, ancora affascinato dalla bellissima e misteriosa icona del cinema che ha infranto il cuore di sette mariti. Dopo anni di silenzio, l’ex “divina” di Hollywood è finalmente pronta a rivelare i suoi segreti, dalla sua infanzia nel quartiere povero di Hell’s Kitchen ai numerosi scandali di cui si è resa protagonista durante la sua carriera. Per farlo ha scelto di affidarsi in esclusiva alla reporter Monique Grant, risollevando le sorti di un anno terribile in cui il marito l’ha lasciata a pochi mesi dalle nozze. Perché Evelyn abbia insistito per avere proprio lei, rifiutando colleghe più navigate, è un mistero che neppure Monique sa spiegare. Se volete scoprirlo non vi resta che leggere I sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid (Mondadori), da cui sarà tratta una miniserie prodotta da Ilene Chaiken e Jennifer Beals.

Doppi standard

Se agli uomini è concesso indossare la bruttezza o la sciatteria come segno di carattere, per le donne sono una tragedia annunciata. Tutti hanno una loro opinione su come presentiamo il nostro corpo, sulle sue forme, su come ci trucchiamo o vestiamo, su quanti centimetri di pelle decidiamo di scoprire o su quanto spazio decidiamo di occupare – e non mancheranno mai di farcelo sapere. È da queste premesse che nasce Brutta. Storia di un corpo come tanti di Giulia Blasi (Rizzoli), riflessione acuta e ironica sulla natura del potere e sui doppi standard dei canoni estetici.

Rumore di fondo

Quante volte ci è capitato di lasciarci trascinare in discussioni infinite con parenti, amici e sconosciuti convinti di avere tutte le risposte? E quante volte siamo stati noi a trincerarci dietro a questioni di principio pur di non darla vinta agli altri? Forse se finiamo sempre per parlarci addosso è perché ci stiamo lasciando prendere la mano dall’ansia di replicare, correndo il rischio di figuracce epocali. Nel brevissimo saggio Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole (Einaudi) la sociolinguista Vera Gheno invita a riscoprire il gusto del dubbio e della riflessione, contro il rumore di fondo delle tante parole poco pensate.