15/03/2022

Serie tv: Lunetta Savino e Barbora Bobulova pronte a darsi Battaglia

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 15/03/2022 Aggiornato il 15/03/2022

Le due attrici, insieme a Miriam Dalmazio e Marina Occhionero, sono le protagoniste di Studio Battaglia, il nuovo procedural-family drama in onda su Rai 1 dal 15 marzo

Studio Battaglia

State cercando una nuova serie tv di cui diventare addicted? Allora il 15 marzo, alle ore 21.25, sintonizzatevi su Rai 1, dove debutterà Studio Battaglia. Si tratta di un “family drama vestito da procedural”, adattamento della celebre serie The Split, che però percorre una strada tutta sua, risultando un prodotto di alto livello qualitativo in grado di fare subito breccia nel cuore dei telespettatori. Merito della scrittura illuminata di Lisa Nur Sultan, che è riuscita a trovare il giusto equilibrio tra vari registri valorizzando anche quello brillante con delle battute meravigliose, destinate ad essere riproposte da tutti noi nel nostro quotidiano. Molto raffinata poi la regia di Simone Spada, che si è trovato a dirigere un cast capitanato da attrici straordinarie ovvero Lunetta Savino, Barbora Bobulova, Miriam Dalmazio e Marina Occhionero. A cui si aggiungono Carla Signoris (protagonista del “caso orizzontale”) e Massimo Ghini, Thomas Trabacchi e Giorgio Marchesi.

Studio Battaglia (una produzione Palomar con Tempesta, in collaborazione con Rai Fiction) andrà in onda per quattro prime serate.

Storie di donne

Siamo a Milano. L’avvocata Anna Battaglia (Barbora Bobulova) ha deciso di lasciare lo studio fondato dalla madre Marina (Lunetta Savino), specializzato in diritto di famiglia e in cui lavora anche la sorella Nina Miriam Dalmazio), per avere una sua indipendenza e perché non ne condivide l’approccio. Inizia così a lavorare per la concorrenza, dove si trova fianco a fianco con Massimo Munari (Giorgio Marchesi), suo grande amico ed ex coinquilino, nonché ex compagno di università suo e del marito Alberto (Thomas Trabacchi). Anna si troverà a seguire numerosi casi di divorzio, accordi prematrimoniali, affidamento di figli, ma anche eredità digitali, spesso confrontandosi proprio con la madre e la sorella, donne meno empatiche e più disincantate nell’approccio con le persone. Però non seguiremo le vicende delle Battaglia solo sul lavoro, ma anche nel privato, tra le imminenti nozze di Viola (Marina Occhionero) la più piccola della famiglia che al lavoro di avvocata ha preferito quello di baby-sitter) e il ritorno in città di Giorgio (Massimo Ghini), ex marito di Marina e padre delle ragazze, che anni prima aveva deciso di abbandonare per amore della loro ex ragazza alla pari.

La parola alle Battaglia

«La Rai è una famiglia per me. Negli anni mi ha offerto tante opportunità di personaggi unici, che il cinema non mi avrebbe mai proposto perché non li pensa, invece la tv offre alle attrici ruoli belli e complessi. È il caso di Marina, che è una professionista e una madre piacevolmente scorretta: non vedevo l’ora di interpretare una donna come lei. Il suo cinismo, con la battuta tagliente sempre pronta, mi ha affascinato tantissimo» – racconta durante la conferenza stampa di presentazione Lunetta Savino, che tra l’altro confessa di essere una fan del genere legal-procedural.

«Avendo visto la serie originale, fatta così bene, sentivo molto la responsabilità del confronto. Però poi mi sono resa conto che si trattava di qualcosa di diverso e che dovevamo ricominciare daccapo» – dice invece Barbora Bobulova – «Ho amato molto il personaggio di Anna, che come gli altri è pieno di sfumature. E mi sono resa conto che la vita di una avvocata è piuttosto dura e difficile».

«Nina rappresenta molto i trentenni di oggi, che sento un po’ persi. Così, più che chiedermi che avvocata fosse, mi sono chiesta che donna fosse. Mi sembrava infantile, irrisolta e antipatica, quindi dovevo trovare un motivo per amarla e che permettesse anche al pubblico di farlo. Mi sono resa conto che dietro alla sua immagine algida c’è un congelamento emotivo, probabilmente dovuto all’abbandono del padre. Una riflessione che mi ha permesso di entrare in questo mosaico familiare bellissimo» – spiega Miriam Dalmazio.

«È stato facile ritrovarsi in Viola, perché anch’io nella vita sono figlia di avvocati, ma ho deciso di fare un lavoro diverso. Il mio personaggio porta a chiedersi quanto sia importante l’identificazione di una persona con la sua professione. Il bello della sceneggiatura è che il quesito non viene risolto, perché ognuno di noi fa scelte diverse» – dice Marina Occhionero.

Gli altri interpreti

In Studio Battaglia Carla Signoris è Carla Parmegiani, una donna benestante alle prese con una battaglia legale con il marito, che ha deciso di divorziare da lei dopo averla tradita.

«Questa donna ha mille sfaccettature: parte inizialmente come una poveretta e nel corso delle puntate le succederà di tutto, ma avrà la capacità di rialzarsi. Sono prove molto dure, che capitano a tantissime donne e famiglie» – anticipa.

Presente in conferenza anche Giorgio Marchesi, che interpreta Massimo Munari: «Il mio personaggio ha una conoscenza profonda con Anna, che fa parte di una famiglia in cui è venuta a mancare la figura maschile e ciò ha portato queste donne a creare un legame profondo tra di loro. Si nota un po’ di cinismo divertito che permette loro di dirsi qualsiasi cosa e non mancano dei segreti, che rendono ancora più interessante la storia».

C’è poi Thomas Trabacchi ovvero Alberto Casorati, marito di Anna, che dice: «Il bello di questa serie è che mette le donne al centro del discorso. È una serie ricca anche dal punto di vista psicologico: ci sono tante questioni in mezzo e tutto viene visto con l’emergere dei principi femminili, che penso siano ciò di cui oggi abbiamo bisogno».