Serie tv: Alessandro Gassmann torna ad essere Un Professore

Continua la bella stagione all’insegna della fiction targata Rai, con tanti graditi ritorni. Il 16 novembre, per esempio, è la volta dell’attesa seconda stagione di Un Professore che ci aspetta in prime time su Rai1 per sei serate. Protagonista è ancora una volta Alessandro Gassmann, che ha al suo fianco un cast di altri ottimi attori come Claudia Pandolfi, Nicolas Maupas, Damiano Gavino, Domenico Cuomo e Christiane Filangieri. Alla regia, a prendere il testimone del compianto Alessandro D’Alatri (scomparso nel maggio scorso), è Alessandro Casale. Basata sulla serie originale catalana Merlí di Héctor Lozano, Un professore (una coproduzione Rai Fiction – Banijay Studios Italy) è scritta da Sandro Petraglia, Valentina Gaddi, Sebastiano Melloni e Fidel Signorile.

Cosa succederà in questa seconda stagione

Nella prima stagione, abbiamo visto il professore di filosofia Dante Balestra tornare al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Roma dopo otto anni di assenza, per stare con il figlio Simone per via del trasferimento della ex moglie Floriana a Glasgow. Nel corso degli episodi era emersa, dietro la facciata del filosofo mattatore, la sofferenza di un uomo che ha dovuto elaborare la tragedia della morte del gemellino di Simone e riconciliarsi con la paternità. Nella seconda stagione troviamo Dante impegnato a costruire un buon rapporto con Simone e felicemente innamorato di Anita (madre del suo allievo Manuel) con cui ha iniziato a convivere. Tutto sembra andare per il meglio, se non che il futuro (si sa) finisce sempre per riservare delle sorprese.

E non è finita qui, perché fa la sua comparsa anche Nicola, un uomo legato al passato di Anita e Manuel.

La parola ai protagonisti

«Nella vita sarei stato un pessimo professore, perché non ho una grande pazienza, ma questa è una serie a cui tengo tantissimo» – ammette Alessandro Gassmann durante la conferenza stampa – «Dante è il professore che io non ho mai avuto. Per fortuna esistono degli ottimi insegnanti, nonostante le difficoltà della scuola italiana, che ha bisogno di un aiuto da parte dello Stato che negli ultimi anni è in decrescita». E aggiunge: «Credo che questa serie sia importante, in particolare in questo momento storico, dato che si raccontano storie edificanti con un cuore positivo. Poi si usa la chiave della commedia con dei momenti drammatici, la forma cinematografica che assomiglia di più alla vita reale».

«Non avrà le doti di Dante, ma sarebbe un professore accattivante» – dice Claudia Pandolfi del collega e racconta com’è stato lavorare a questa stagione: «Non è stato facile, perché ero molto scossa dalla mancanza di Alessandro D’Alatri, dato che la mia Anita è una sua creatura. Conosco da tempo Alessandro Casale e capisco la difficoltà che ha avuto, perché emotivamente era un set molto provato». E del suo personaggio dice: «Anita si conferma una pasticciona e sempre inquieta. Non si placa nemmeno con un rapporto più stabile con Dante. Però è adorabile!»

«È stata un’attesa lunga due anni ed è bello ritornare. All’inizio delle riprese c’è stato un carico emotivo notevole, che ci ha disarmato. Sia io che Damiano abbiamo voluto dedicare il nostro lavoro sul set ad Alessandro D’Alatri» – dice Nicolas Maupas.

Gli fa eco Damiano Gavino: «Per me è stato bello ed affascinante avere la possibilità di ritrovare questo personaggio, anche per il ricordo che ho di D’Alatri che mi ha voluto quando io non pensavo nemmeno di fare questo lavoro».