Sequel letterari: a volte i vostri personaggi preferiti ritornano (anche dopo anni)
Il più atteso per il 2019 è The Testaments, sequel de Il racconto dell'ancella. Ma sono molti i libri che hanno avuto un seguito spesso imprevedibile
L’idea di rimettere mano a libri cult suscita dibattiti molto accesi tra i fan, divisi tra l’entusiasmo e il timore che un seguito possa rovinare il ricordo dell’originale. Una scelta che altri autori hanno già intrapreso in passato per la gioia o per il dolore del loro pubblico. Ecco qualche titolo da leggere… per fare il paragone e ritrovare i personaggi che più ci piacciono.
Tornano le ancelle
Margaret Atwood ha da poco annunciato che Il racconto dell’ancella avrà un seguito, The Testaments, in arrivo a settembre 2019. Le aspettative per questo nuovo capitolo sono altissime, soprattutto considerato che sono passati più di trent’anni dalla pubblicazione del primo libro, datato 1985.
Tornato prepotentemente alla ribalta grazie alla serie tv, Il racconto dell’ancella è diventato negli ultimi anni il simbolo della resistenza femminile ai tentativi di rimettere in discussione i diritti delle donne. Attiviste di tutto il mondo hanno messo in atto proteste silenziose vestendosi come le ancelle del romanzo, soprattutto per sfidare le iniziative dei gruppi conservatori in materia di aborto e contraccezione. Le più giovani non erano ancora nate quando il libro è stato scritto.
Margaret Atwood dichiara di aver voluto tornare a raccontare della dittatura di Gilead proprio perché l’America post-Trump si è rivelata (purtroppo!) un’incredibile fonte di ispirazione.
Il romanzo sarà ambientato 15 anni dopo gli eventi del primo e avrà il difficile compito di dare una risposta ufficiale a tutte le questioni lasciate in sospeso dalla storia.
I “figli” dei bestseller
Il caso più eclatante, però, è sicuramente quello di Va’, metti una sentinella (2015) di Harper Lee, seguito de Il buio oltre la siepe (1960), imprevedibile soprattutto perché l’autrice si era ritirata a vita privata dopo l’enorme successo del suo primo e unico romanzo.
Un altro ritorno a sorpresa è quello di Danny Torrance, il bambino protagonista di Shining (1977), che ritroviamo adulto in Doctor Sleep (2013). Un seguito che Stephen King ha voluto scrivere per esorcizzare alcuni dei suoi demoni personali, uno su tutti l’alcolismo che gli era quasi costato il matrimonio.
La tentazione di riprendere in mano le sorti dei propri personaggi non ha risparmiato nemmeno John Updike, che ha dato nel 2008 un seguito a Le streghe di Eastwick (1984). Il libro, dal significativo titolo Le vedove di Eastwick, riprende le vicende di Alexandra, Jane e Sukie trent’anni dopo il loro incontro con il diavolo. Solo i veri appassionati invece sono a conoscenza dell’esistenza di un seguito del bestseller La collina dei conigli (1972) di Richard Adams, La collina dei ricordi (1996), oggi quasi introvabile nella sua traduzione italiana.
Nuova vita grazie a nuovi autori
Qualche volta capita persino che una saga sopravviva al proprio autore: è il caso di Millennium, la trilogia di Stieg Larsson ripresa dopo la sua morte dal giornalista svedese David Lagercrantz a partire da Quello che non uccide (2015), oppure di La ruota del Tempo di Robert Jordan, epopea fantasy iniziata nel 1990 e completata da Brandon Sanderson dopo la morte prematura del suo autore. Rivisitazioni più rischiose sono state immaginate da P.D. James, che con il suo Morte a Pemberley (2011) ha voluto raccontare la vita di Elizabeth e Mr. Darcy oltre Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (1813), o da Jean Rhys, autrice de Il grande mare dei Sargassi (1966), il prequel di Jane Eyre (1847) di Charlotte Brontë, dedicato interamente alla prima sfortunata moglie del signor Rochester.
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