Scene di crisi fra Woody Allen e Miley Cyrus
Dal 24 marzo parte su Amazon la miniserie Crisis in six scenes scritta, diretta e interpretata da Woody Allen con Myley Cyrus
Woody è uscito dalla sua comfort zone? Niente affatto, anche se così dichiarava allo scorso festival di Cannes, a proposito della serie che aveva accettato di scrivere, dirigere e interpretare: Crisis in six scenes con Myley Cyrus, su Amazon dal 24 marzo. «È stato molto, molto difficile – raccontava in un’intervista al mensile americano Deadline rimbalzata ovunque – Mi sono pentito per ogni singolo minuto di lavoro». E poi, a proposito del fatto che la serie era destinata allo streaming: «Non possiedo un computer. Non mai visto niente online, niente. Non ho un calcolatore, niente di quella roba. Non è un atto di ribellione, semplicemente non sono un tipo tecnologico».
Ambientazione rétro
A proposito di comfort zone, invece, l’ambientazione di Crisis in six scenes è tutta rétro. Anni ’60, America in ebollizione fra hippies, movimenti dei diritti civili, Black Panthers e giovani ribelli. Il protagonista Sidney, però, vive in un quartiere in cui tutto pare bloccato al passato: circoli letterari, bisticci casalinghi, le sue frustrazioni di eterno aspirante scrittore. A 70 anni Sidney (interpretato dallo stesso Allen) non è ancora riuscito a diventare il nuovo Salinger come sperava.
E come se non bastasse, nella sua casa irrompe Lenny (Miley Cyrus), bionda e giovane attivista tutta insurrezioni e progetti rivoluzionari. E improvvisamente il club del libro della moglie Key e i suoi progressi nella psicanalisi non sono più l’unico momento di vivacità nella sua vita.
Come dice il titolo, la miniserie è fatta di sei sole puntate, una per ciascuna “scena” di crisi.
L’ultima volta che Allen ha scritto per la Tv erano gli anni ’50, e secondo alcuni feroci critici americani la cosa si nota… Vedremo che ne pensa il pubblico italiano, da sempre ben più benevolo verso il nevrotico newyorkese dei suoi stessi connazionali.
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