Sanremo 2024: le pagelle della prima serata
La 74esima edizione del Festival di Sanremo inizia all'insegna della sobrietà (in particolare nei look), dei messaggi importanti e, come previsto, del girl power. E fa il record di ascolti
È iniziata ufficialmente la 74esima edizione del Festival di Sanremo, con una prima serata che ha fatto registrare il 65,1% di share con 10 milioni 561 mila spettatori.
Un vero successo (meglio dello scorso anno, con la media più alta dal 1995), anche considerando che lo show è andato avanti oltre alle 2 di notte, proponendo uno dietro l’altro tutti e 30 i Big in gara.
Promossa ancora una volta al conduzione di Amadeus, che ha avuto al suo fianco un frizzante Marco Mengoni e ha accolto piacevolmente le incursioni di Fiorello.
Una delle parole d’ordine della serata? Sobrietà, in particolare nei look sfoggiati dagli artisti, che hanno evidentemente preferito che l’attenzione del pubblico fosse in primis sulle canzoni. Canzoni che ci hanno colpito per varietà di generi e, in alcuni casi, per i messaggi importanti. Finite le esibizioni è stata svelata la prima Top5, che ha in parte confermato le previsioni “al femminile”: i voti della stampa accreditata al Festival hanno infatti portato al primo posto Loredana Bertè, al secondo Angelina Mango e al terzo Annalisa, mentre al quarto al quinto troviamo rispettivamente Diodato e Mahmood.
Dalla sorpresa Mengoni ai toccanti omaggi
Come annunciato, la diretta di ieri sera è iniziata con la Fanfara del Quarto Reggimento a Cavallo dei Carabinieri che, fuori dall’Ariston, ha eseguito La Fedelissima. Poi sul palco del teatro è comparso Marco Mengoni a cui è stata affidata una piccola introduzione sul potere della musica e sul fatto che molte delle canzoni in gara sono destinate a fare da colonna sonora delle nostre giornate. Il cantante, in veste di co-conduttore, se l’è cavata discretamente mostrando anche il suo lato più leggero e scherzoso, con gag che sono diventate subito dei meme sui social. Molto emozionanti le sue performance: prima ci ha fatto risentire Due vite e poi un medley dei suoi successi. Peccato per le sue scelte di look non proprio azzeccatissime. Che voto gli diamo? Un 7 pieno.
Un bel 7/8 invece per Amadeus che si conferma un ottimo padrone di casa.
Da segnalare due momenti toccanti della serata: l’intervento della madre di Giovanbattista Cutolo, detto Giogiò, che ha letto una lettera indirizzata al figlio in cui emergeva tutto il suo amore per la musica e poi l’omaggio a Toto Cutugno, con l’orchestra che ha accompagnato dal vivo la sua vera voce registrata nel brano Gli amori.
C’è poi stata l’entrata a sorpresa di Zlatan Ibrahimović, che ci ha regalato un simpatico siparietto insieme ad Amadeus.
Le pagelle dei primi 15 artisti
Il livello della canzoni è mediamente buono, ma purtroppo il fatto di averle ascoltate tutte insieme, una in fila all’altra, non ce le ha fatte gustare e metabolizzare in pieno. Però ecco le nostre prime impressioni
Clara con Diamanti grezzi – non è facile essere una neo-Big e aprire le danze, ma lei ha tenuto benissimo il palco e non si è fatta prendere dall’emozione. Il pezzo è un bel pop ritmato con un ritornello che ti ritrovi a cantare subito. Per ll’occasione ha indossato un abito Armani Privè Spring 2011 Couture che richiama il brano perché riflette la luce, come se fosse il principio di un diamante. 7
Sangiovanni con Finiscimi – che dire, noi a casa non vedevamo l’ora che finisse questo pezzo. Però è solo la prima impressione, vediamola così. Per lui un total look bianco oversize. 5
Fiorella Mannoia con Mariposa – le grandi artiste non deludono mai e questo brano, con i suoi ritmi latini e il suo testo ricco di immagini al femminile ci ha conquistato subito. Che dire poi della sua scelta di scendere le scale scalza e del suo splendido abito bianco a sirena di pizzo ricamato firmato Luisa Spagnoli. 7/8
La Sad con Autodistruttivo – li pensavamo brutti sporchi e cattivi e invece, nonostante l’aspetto, portano un pezzo pop punk con un testo importante. Loro infatti sostengono il telefono amico per prevenzione del suicidio. Il look? Black and punk con dei gilet a forma di scheletro un po’ inquietanti. 7
Irama con Tu no lui – è bravo e il pezzo non è male, ma non colpisce né le orecchie né ik cuore. Anche per lui un look total black dall’anima rock. 6
Ghali con Casa mia – pezzettone funk dance, mentre l’ascoltavamo non riuscivamo a stare fermi sul divano. Però l’elemento che merita ancora più attenzione è il testo, che porta tanta carne al fuoco su cui riflettere. In platea, ad ascoltarlo, un suo amico alieno. Il suo look? Sporty chic. 8
Negramaro con Ricominciamo tutto – una canzone splendida, raffinata, per nulla scontata, di alto livello che ha anche fatto alzare il nostro termometro emotivo facendoci venire la pelle d’oca. Promosso anche il look total black di tutta la band. 9/10
Annalisa con Sinceramente – la regina del pop italiano in tutto il suo talento e splendore (sexy al punto giusto e anche lei in nero). Il brano è destinato ovviamente a diventare una hit e sembra già pronto a prendere il volo per la Svezia in direzione Eurovision Song Contest. 9+
Mahmood con Tuta Gold – aveva promesso di farci ballare e ci è riuscito con un pezzo destinato ad entrare nelle nostre playlist. Sul fronte look pensavamo osasse di più, invece sporty black anche per lui. 7+
Diodato con Ti muovi – artista raffinato, che si muove sempre sull’onda della poesia in musica, ma al primo ascolto questo pezzo non ci fa purtroppo emozionare più di tanto. Per lui un look total white 6/7
Loredana Bertè con Pazza – dopo i commenti entusiasti della stampa post-prove c’era molto attesa per questa performance e non siamo rimasti delusi, il brano è un pop-rock bello potente come lo è da sempre Loredana, stavolta sobria nel look ma più giovane di tante altre sue colleghe. 8
Geolier con I p’ me, tu p’ te – la quota urban viene ben rappresentata da lui, per una performance senza infamia e senza lode. Anche lui sceglie un outfit nero 6+
Alessandra Amoroso con Fino a qui – peccato non abbia colto l’occasione per osare e stupirci davvero invece di proporre la solita ballata attira-sbadiglio. Purtroppo avere talento e una bella voce non basta. Ci è piaciuto il suo abito lungo (ovviamente nero) tra la diva e la femme fatale. 5/6
The Kolors con Un ragazzo una ragazza – dopo Italodisco, la band prosegue il suo percorso pop-funk-dance (con qualche eco anni’80) e fa centro. Anche questo pezzo ha il DNA da hit e ci starebbe bene sul palco dell’Eurovision. Il look? Anche qui largo al black and white. 8
Angelina Mango con La noia – esaltatissimo dalla stampa, tanto da far guadagnare all’artista il secondo posto della Top5 (relegando ingiustamente Annalisa al terzo), questo pezzo in realtà è interessante, ma nulla più. Anzi, la sua ridondanza ad un certo punto fa scattare proprio quel malessere del titolo. Per lei un look dal mood gitano. 6+
…e degli altri 15
Siamo arrivati al giro di boa. Pronti a scoprire le nostre prime impressioni?
Il Volo con Capolavoro – largo al romanticismo con questo pezzo molto emozionante in cui il trio mostra tutta la sua straordinaria potenza vocale. Ci credete che anche per loro il look è total black? 8/9
BigMama con La rabbia non ti basta – artista che merita attenzione, non solo per il sound dei suoi brani, ma anche per i suoi testi. Ascoltate bene anche questo e non potrà fare a meno di toccarvi l’anima. E brava che ha osato con il look puntando sul bustier (ovviamente nero pure lei). 7
Ricchi e poveri con Ma non tutta la vita – tornano dopo 32 anni e si dimostrano più frizzanti di molti loro colleghi giovani. Il pezzo non è niente male, tanto che hanno fatto ballare l’Ariston. E che dire della messa in scena, dal fioccone rosso che li avvolgeva al loro arrivo sul palco alla presenza del corpo di ballo. Indovinata di che colore erano vestiti? Certo, nero. 7
Emma con Apnea – ci ha davvero sorpreso con questo pezzo pop che già canticchiamo e che, ne siamo sicuri, funzionerà molto in radio. L’artista ci è apparsa diversa, più libera e sensuale, anche nel look (viva il suo mini-abito iper-femminile, black ovviamente). 7/8
Renga e Nek con Pazzo di te – loro sono una certezza e la dimensione duo funziona anche in salsa sanremese. La canzone ci è piaciuta e anche i loro outfit marrone (per Renga) e blu (per Nek) che hanno spezzato la monotonia della serata. 7
Mr Rain con Due altalene – nonostante la stima che abbiamo per l’artista non siamo rimasti particolarmemte colpiti dal brano che sa di già ascoltato. Complimenti per l’eleganza. 6-
Bnkr44 con Governo punk – pezzo grazioso che piacerà soprattutto ai più giovani. Il look? Loro rompono le regole implicite della serata puntando sul casual. 6+
Gazzelle con Tutto qui – ballatona romanticona un po’ noiosona. Confermato, sul fronte outfit, il suo English Style. 5+
Dargen D’Amico con Onda alta – il pezzo è davvero bruttino, ma premiamo l’importanza del messaggio. Per lui un total look Moschino con Teddy Bear applicati realizzati appositamente per lui. 6+
Rose Villain con Click boom! – pezzo con più anime musicali che rispecchia lo stile di questa giovane artista tra le migliori della sua generazione. Grande voce e forte personalità. E finalmente un outfit più originale, dal mood seventies ma al tempo stesso futuristico. 7/8
Santi Francesi con L’amore in bocca – il duo non delude con l’ennesimo pezzo raffinato che si muove tra cantautorato italiano, pop internazionale ed elettronica. Raffinati i loro outfit firmati Dolce&Gabbana. 8
Fred De Palma con Il cielo non ci vuole – pezzo che punta alle radio, anche se un po’ dozzinale. Anche lui in modalità super-eleganza. 6-
Maninni con Spettacolare – brano melodico tipicamente sanremese, che purtroppo scivola via senza lasciarci nulla (per ora). Elegante in total black. 6
Alfa con Vai! – brano carino che arriverà dritto alla Generazione Z, ma forse verrà dimenticato subito dai più grandi. Per lui look più casual. 6
Il Tre con Fragili – cantare a notte fonda, per ultimo, non deve essere stato facile e quindi prima di dare un giudizio netto vogliamo aspettare le altre perfomance. Però al momento la canzone non ci è piaciuta molto. Anche lui sceglie il casual. 5/6
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