25/01/2021

Lino Guanciale è il Commissario Ricciardi. Solitario, misterioso e sensibile

Veronica Colella Pubblicato il 25/01/2021 Aggiornato il 25/01/2021

La nuova fiction di Rai 1 è tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni. Appuntamento tutti i lunedì alle 21.25 per 6 puntate. E anche in streaming su RaiPlay

Lino Guanciale

Per chi ama i polizieschi, i libri di Maurizio De Giovanni sono una garanzia. E funzionano molto bene anche in tv, come dimostra il grande successo dei Bastardi di Pizzofalcone e di Mina Settembre. Ora è il turno del suo personaggio più malinconico, Il commissario Ricciardi, un investigatore che ha fatto del suo lavoro l’unica ragione di vita. Se Ricciardi è un solitario è perché sa di non poter condividere con nessuno il suo segreto, che rende il suo intuito quasi infallibile.

Dalla madre ha infatti ereditato la capacità di vedere i fantasmi di chi è morto in circostanze violente, a metà tra un dono e una maledizione. Diretta da Alessandro D’Alatri, la fiction andrà in onda ogni lunedì alle 21.25 su Rai Uno e in streaming su RaiPlay.

Napoli, anni Trenta

A essere originale non è solo la premessa, ma anche l’ambientazione. La Napoli del dopoguerra è stata raccontata più volte al cinema e in tv, mentre Il commissario Ricciardi ci porta in piena epoca fascista. Una Napoli in chiaroscuro, ricostruita pazientemente in un anno di riprese tra le location più suggestive della città – dai tavolini di Gambrinus alla Reggia di Portici, passando per il Complesso monumentale dell’Annunziata – e qualche incursione nella città vecchia di Taranto, a Capua e a Castel Volturno.

Un uomo solo (ma non a lungo)

Luigi Alfredo Ricciardi (Lino Guanciale), unico figlio del barone di Malomonte, è commissario di pubblica sicurezza presso la squadra mobile della Regia Questura di Napoli. Avrebbe potuto vivere di rendita, ma catturare gli assassini è la sua vocazione. Non potrebbe essere altrimenti, dal momento che le emozioni e i pensieri delle vittime gli sono chiari come se fossero i suoi. Ognuno dei fantasmi che incontra sulla scena del delitto è rimasto aggrappato ai suoi ultimi pensieri, impossibili da ignorare per un uomo con il suo enorme senso del dovere. Per i suoi colleghi è un enigma, fatta eccezione per il brigadiere Maione (Antonio Milo) e per il medico legale Modo (Enrico Iannello), tra i pochi a essere entrati in confidenza con il taciturno commissario. In realtà è un uomo terribilmente sensibile, anche se l’unica a saperlo è la sua anziana tata Rosa (Nunzia Schiano). Finché nella sua vita non entrano due donne, diverse come il giorno e la notte. Da un lato c’è Enrica (Maria Vera Ratti), la vicina timida e gentile che sembra determinata a superare le sue barriere, e dall’altro Livia (Serena Iansiti), ricca e sofisticata vedova che incarna quella passione che si è sempre negato.

Sei puntate per sei romanzi

Ognuno dei sei episodi, scritti dallo stesso De Giovanni insieme a Salvatore Basile, Viola Rispoli e Doriana Leondeff, corrisponde a un romanzo. La prima puntata è tratta da Il senso del dolore (Einaudi), nell’inverno in cui il famoso tenore Arnaldo Vezzi viene assassinato nel suo camerino al Teatro San Carlo la sera della prima. Amico del Duce, abituato a devozione e privilegi, in vita ha calpestato con noncuranza cuori e anime, credendosi un dio. Una vittima difficile, sgradevole ma non meno meritevole di giustizia. Seguiranno La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Vipera e In fondo al tuo cuore.