Festa del cinema di Roma 2024: Miriam Leone è Miss Fallaci

Oriana Fallaci è stata una delle figure femminili italiane più importanti del ‘900. Donna determinata e appassionata, partecipò da giovanissima alla Resistenza Italiana e in seguito, come giornalista, fu la prima donna italiana ad andare sul fronte come inviata speciale. Che dire poi della sua produzione letteraria: scrisse dodici libri, che hanno venduto circa venti milioni di copie in tutto il mondo.

Nei panni della celebre giornalista e scrittrice troviamo Miriam Leone, che l’aveva già interpretata nel corto A cup of coffee with Marilyn di Alessandra Gonnella, la quale compare tra i registi della serie insieme a Luca Ribuoli e Giacomo Martelli.

Oriana sbarca a Hollywood

Miss Fallaci (prodotta da Paramount Television International Studios e Minerva Pictures in associazione con Redstring) è composta da 8 episodi. Nel cast troviamo anche Maurizio Lastrico, Francesca Agostini, Jóhannes Jóhannesson, Ken Duken, Rosanna Gentili, Giordano De Plano, Francesco Colella, Leonardo Lidi.

La serie, come anticipato, è ambientata alla fine degli anni’50 e segue gli inizi della carriera di Oriana Fallaci, quando era ancora conosciuta come “la ragazza del cinema” e lavorava come cronista per il settimanale italiano L’Europeo. Fu in quel periodo che Fallaci trasformò il suo primo viaggio negli Stati Uniti in un’occasione irripetibile, incontrando personalità straordinarie e dipingendo un ritratto tagliente, spesso crudo e ironico, della società americana e del mondo dorato di Hollywood. Viene raccontato però anche il privato di Oriana, in particolare la tormentata storia d’amore con il collega giornalista Alfredo Pieroni.

La parola a Miriam Leone

«La serie si intitola Miss Fallaci, perché dopo diventerà Oriana. Questo è il racconto di formazione di una giovane tra i 20 e i 30 anni che cerca di affermarsi nel suo lavoro, cercando anche se stessa» – spiega Miriam Leone durante la conferenza stampa – «Il nostro è stato un lavoro quasi archeologico, perché avevamo pochissimo materiale su quel periodo, basti pensare che i primi video che la ritraggono erano degli anni’60. Io ho cercato di intercettare come parlava in quegli anni, come si vestiva. Nel primo episodio abbiamo ricostruito quello che poteva essere il suo look quando aveva 20 anni, immaginandola (dato che frequentava gli Stati Uniti) con una frangetta alla Audrey Hepburn». E continua: «Durante le riprese sapevamo che stavamo rischiando, perché quella messa in scena non è forse l’Oriana che molti si aspettavano. Però spero che scoprire questa parte della sua vita sia stimolante e che la sua freschezza sia di ispirazione anche per le giovani generazioni, sarebbe bello se arrivasse il messaggio che per raggiungere i propri sogni bisogna lavorare sodo e fare la gavetta, non basta uno smartphone. Credo che ci si potrà ritrovare in questa ragazza che pian piano diventa donna. È stato interessante anche scoprire che, dietro a questa immagine di donna sempre in guerra con l’elmetto, ci fossero anche delle fragilità in amore».