Cannes 2024, Kevin Costner torna alla regia con Horizon: An American Saga
Calorosa accoglienza per Kevin Costner sulla Croisette, dove ha presentato in anteprima la sua nuova opera da regista Horizon: An American Saga, che arriverà nelle sale in due capitoli
Non mancano certo le grandi stelle del cinema al 77esimo Festival di Cannes. In questi giorni i riflettori sono puntati in particolare su Kevin Costner, che è arrivato sulla Croisette per presentare in anteprima (Fuori Concorso) la sua nuova opera da regista. Non usiamo il termine “opera” per caso, perché il suo Horizon: An American Saga (che arriva a ben ventun anni di distanza dalla sua ultima volta dietro la macchina da presa con Terra di confine – Open Range) è un vero e proprio kolossal.
Arriverà nelle sale la prossima estate diviso in due capitoli, distribuiti da Warner Bros. Pictures rispettivamente il 4 luglio e il 15 agosto.
Cosa c’è da sapere su Horizon: An American Saga
La narrazione di questa saga western parte dal Montana nel 1859, quando carovane di coloni bianchi in cerca di fortuna si installano lungo il fiume con i loro carri, a discapito delle popolazioni indigene. Si arriva quindi alla Guerra Civile Americana (1861-1865) combattuta tra gli Stati Uniti d’America e gli Stati Confederati d’America (entità politica sorta dalla riunione confederale di Stati secessionisti dall’Unione).
Nel cast, oltre allo stesso Kevin Costner, troviamo Kevin Costner, Sienna Miller, Abbey Lee, Jena Malone, Isabelle Fuhrman, Wase Chief, Ella Hunt, Luke Wilson e Hayes Costner (figlio del regista).
Le parole di Kevin Costner
L’accoglienza del pubblico a Cannes è stata particolarmente calorosa: alla fine della proiezione, infatti, ci sono stati sette minuti di applausi e Kevin Costner ha finito per commuoversi.
«È stato un momento bellissimo e non solo per me, ma anche per gli attori che sono venuti qui e per le persone che hanno creduto in questo lavoro» – dichiara l’attore-regista, che per realizzare Horizon: An American Saga ha dovuto sostenere un consistente investimento (di oltre 100 milioni di dollari) tanto da essere costretto a ipotecare il suo ranch e non solo, come spiega durante la conferenza stampa: «Ho rischiato le mie proprietà, ipotecando le quattro case che avrei dovuto lasciare ai miei figli. Se ho ragione e questi film andranno bene loro le conserveranno, altrimenti dovranno comprarsele da soli». E sottolinea: «Non capisco perché sia stato così difficile convincere le persone a credere nel film che avevo in mente, anche perché non sono solito fare uscire un film se non credo sia un buon prodotto».
Svela poi di avere iniziato a lavorare ad un terzo capitolo e di essere a Cannes anche per cercare finanziatori. Che dire: incrociamo le dita per lui!
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