29/01/2019

Backstreet Boys: torna la boy band cult degli anni’90

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 29/01/2019 Aggiornato il 29/01/2019

Si intitola DNA l'album che segna il ritorno in grande stile dei Backstreet Boys. Grandi pezzi e una nuova maturità, da vivere anche live nel tour

backstreet boys

A volte ritornano… e in grande stile! È il caso dei Backstreet Boys (Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean e Kevin Richardson), una delle boy band più amate degli anni’90, che dopo un periodo di alti e bassi prova a riconquistare il grande pubblico internazionale.

Si parte con un nuovo album, intitolato DNA, a cui farà seguito un tour che toccherà anche l’Italia: il 15 maggio saranno al Forum di Assago. Siete pronte ad applaudirli?

La loro storia

I Backstreet Boys si formano a Orlando (Florida) nel 1993, grazie al manager Lou Pearlman. Il loro primo album omonimo esce nel 1996 in Europa e Canada (mercati che avevano accolto molto bene anche il singolo di debutto We’ve Got It Goin’ On), mentre l’anno seguente tornano negli Stati Uniti con Backstreet’s Back, album che contiene hit come come Everybody (Backstreet’s Back), As Long as You Love Me e All I Have to Give.
Nel 1999 esce Millennium, da cui vengono estratti altri singoli di successo come I Want It That Way, Larger Than Life, Show Me the Meaning of Being Lonely e The One.
Seguono gli album Black & Blue (2000), Chapter One (2001), Never Gone (2005) e Unbreakable (2007), in cui si fa sentire l’assenza di Kevin Richardson che nel frattempo aveva deciso di prendersi una pausa della band. Per fortuna nel 2012 decide di tornare e l’anno seguente, per festeggiare i loro vent’anni di carriera, pubblicano l’album In a World Like This. Segue un periodo di sperimentazione che li porta alla loro nuova creatura musicale.

DNA, un album di classe

«Il nostro gruppo si è formato 26 anni fa e abbiamo passato tanti alti e bassi durante la nostra carriera. Ma dalle nostre singole esperienze abbiamo capito che la cosa più importante era fare ciò che fosse meglio per il gruppo» racconta Howie D.
E così ecco arrivare DNA che, come recita il titolo, contiene tutte le influenze artistiche della band mixate e rielaborate in maniera molto raffinata e sapiente, con una classe sicuramente dovuta alla maturità dei cinque musicisti (ormai sulla quarantina).
«Ciò che amiamo di più di questo disco è il fatto che abbiamo fatto convergere tutte le nostre influenze e stili musicali in un lavoro coeso. Queste canzoni sono un’ottima rappresentazione di noi stessi come individui e come parte del gruppo. È il nostro DNA. Siamo davvero orgogliosi di questo progetto» spiega Kevin Richardson.
Il primo assaggio è arrivato lo scorso anno con il singolo Don’t Go Breaking My Heart, che ha ricevuto anche una candidatura ai Grammy Awards 2019 nella categoria Miglior performance pop di un duo o di un gruppo.

Le nuove hit e l’appuntamento italiano

Poi è arrivata la bellissima Chances (ora in radio), che vanta un team straordinario di autori tra cui Shawn Mendes e Ryan Tedder (leader degli One Republic).
Ma di pezzi forti questo album ne ha parecchi, basti pensare a New Love e Passionate in cui il gruppo tira fuori la sua anima funky. o l’accattivante OK.
Sicuramente DNA piacerà a un pubblico molto ampio e quindi c’è da aspettarsi una serie infinita di sold-out per il DNA World Tour, che il 15 maggio farà tappa al Mediolanum Forum di Milano.