Oscar 2022: le nomination. C’è anche Sorrentino
Sono state annunciate le nomination agli Oscar 2022, tra le quali spicca quella a È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino. Il film con più candidature è Il potere del cane di Jane Campion
Sono state annunciate le nomination degli Oscar 2022, tra conferme e sorprese. A fare incetta di candidature, infatti, è Il potere del cane di Jane Campion (già Leone d’Oro alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia) che solo un mese fa si era portato a casa tre Golden Globe.
C’è poi un splendida notizia per il nostro cinema: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino è nella cinquina che si contenderà l’Oscar come Miglior film internazionale.
Il regista non è l’unico italiano nominato: in lizza per il Miglior film d’animazione c’è Luca diretto da Enrico Casarosa, mentre per i Miglior costumi Massimo Cantini per Cyrano.
Ricordiamo che la 94esima cerimonia degli Academy Awards si terrà la notte del 27 marzo si terrà al Dolby Theatre di Hollywood.
I nominati delle categorie principali
La categoria più affollata è, come sempre, quella per il Miglior Film. Qui sono candidati: Belfast di Kenneth Branagh; Don’t Look Up di Adam McKay; Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi; Dune di Denis Villeneuve; I segni del cuore di Sian Heder; Il potere del cane di Jane Campion; Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson; La fiera delle illusioni di Guillermo del Toro; Una famiglia vincente – King Richard di Reinaldo Marcus Green; West Side Story di Steven Spielberg.
Alcuni nomi li ritroviamo anche nella cinquina per il Miglior regista: Kenneth Branagh per Belfast; Ryusuke Hamaguchi per Drive My Car; Paul Thomas Anderson per Licorice Pizza; Jane Campion per Il potere del cane; Steven Spielberg per West Side Story.
Dura lotta per il Miglior attore protagonista tra: Javier Bardem per A proposito dei Ricardo; Benedict Cumberbatch per Il potere del cane; Andrew Garfield per Tick, Tick… Boom!; Will Smith per Una famiglia vincente; Denzel Washington per Macbeth.
E lo stesso vale sul fronte della Miglior attrice protagonista: Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye; Olivia Colman per La figlia oscura; Penélope Cruz per Madres Paralelas; Nicole Kidman per A proposito dei Ricardo; Kristen Stewart per Spencer.
Non dimentichiamo naturalmente la categoria Miglior attore non protagonista: Ciarán Hinds per Belfast; Troy Kotsur per I segni del cuore; Jesse Plemons per Il potere del cane; J. K. Simmons per A proposito dei Ricardo; Kodi Smit-McPhee per Il potere del cane.
E chissà se ci saranno sorprese in quella della Migliore attrice non protagonista: Jessie Buckley per La figlia oscura; Ariana DeBose per West Side Story; Judi Dench per Belfast; Kirsten Dunst per Il potere del cane; Aunjanue Ellis per Una famiglia vincente – King Richard.
Si arriva quindi alla categoria che ci sta al momento più a cuore, ovvero quella per il Miglior film internazionale: Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi; Flee di Jonas Poher Rasmussen; È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino; Lunana: a Yak in the Classroom di Pawo Choyning Dorji; La persona peggiore del mondo di Joachim Trier.
Naturalmente si tiferà Italia anche per il Miglior film d’animazione: Encanto di Byron Howard e Jared Bush; Flee di Jonas Poher Rasmussen; Luca di Enrico Casarosa; I Mitchell contro le macchine di Mike Rianda e Jeff Rowe; Raya e l’ultimo drago di Don Hall e Carlos López Estrada.
Tra documentari e cortometraggi
Negli ultimi anni il genere documentario si sta ritagliando uno spazio importante e lo stesso vale per il cortometraggio, visto un tempo come la Cenerentola del cinema. Le categorie che li riguardano meritano quindi una certa attenzione.
In lizza per il Miglior documentario ci sono: Ascension di Jessica Kingdon, Kira Simon-Kennedy e Nathan Truesdell; Attica di Stanley Nelson e Traci A. Curry; Flee di Jonas Poher Rasmussen, Monica Hellström, Signe Byrge Sørensen e Charlotte De La Gournerie; Summer of Soul di Questlove, Joseph Patel, Robert Fyvolent e David Dinerstein; Writing with Fire, regia di Rintu Thomas e Sushmit Ghosh.
Per il Miglior cortometraggio documentario: Audible di Matthew Ogens e Geoff McLean; Lead Me Home di Pedro Kos e Jon Shenk; The Queen of Basketball di Ben Proudfoot; Three Songs for Benazir di Elizabeth Mirzaei e Gulistan Mirzaei; When We Were Bullies di Jay Rosenblatt.
Arriviamo quindi alla categoria Miglior cortometraggio: Ala Kachuu – Take and Run di Maria Brendle e Nadine Lüchinger; The Dress, di Tadeusz Łysiak e Maciej Ślesicki; The Long Goodbye di Aneil Karia e Riz Ahmed; On My Mind di Martin Strange-Hansen e Kim Magnusson; Please Hold di K.D. Dávila e Levin Menekse.
E si aggiunge quella di Miglior cortometraggio d’animazione: Affairs of the art di Joanna Quinn e Les Mills; Bestia di Hugo Covarrubias e Tevo Díaz; Boxballet di Anton Dyakov; Robin Robin di Dan Ojari e Mikey Please; The Windshield Wiper di Alberto Mielgo e Leo Sanchez.
Sceneggiature e premi tecnici
Prima di essere girato un film deve essere scritto e quindi particolarmente importante è anche la categoria della Migliore sceneggiatura originale, che vede in lizza: Kenneth Branagh per Belfast; Adam McKay (soggetto di Adam McKay e David Sirota) per Don’t Look Up; Zach Baylin per Una famiglia vincente – King Richard; Paul Thomas Anderson per Licorice Pizza; Eskil Vogt e Joachim Trier per La persona peggiore del mondo.
Invece nominati per la Migliore sceneggiature non originale ci sono: Sian Heder per I segni del cuore; Ryusuke Hamaguchi e Takamasa Oe per Drive My Car; Jon Spaihts, Denis Villeneuve e Eric Roth per Dune; Maggie Gyllenhaal per La figlia oscura; Jane Campion per Il potere del cane.
Si passa quindi ai candidati per i premi tecnici. Per il Miglior montaggio: Hank Corwin per Don’t Look Up; Joe Walker per Dune; Pamela Martin per Una famiglia vincente – King Richard; Peter Sciberras per Il potere del cane; Myron Kerstein e Andrew Weisblum per Tick, Tick… Boom!
Per la Miglior scenografia: Patrice Vermette per Dune; Tamara Deverell per La fiera delle illusioni – Nightmare Alley; Grant Major per Il potere del cane; Stefan Dechant per Macbeth; Adam Stockhausen per West Side Story.
Invece per la Miglior fotografia: Greig Fraser per Dune; Dan Laustsen per La fiera delle illusioni – Nightmare Alley; Ari Wegner per Il potere del cane; Bruno Delbonnel per Macbeth; Janusz Kaminski per West Side Story.
I Migliori effetti speciali? Nominati: Paul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer per Dune; Swen Gillberg, Bryan Grill, Nikos Kalaitzidis e Dan Sudick per Free Guy – Eroe per gioco; Charlie Noble, Joel Green, Jonathan Fawkner e Chris Corbould per No Time to Die; Christopher Townsend, Joe Farrell, Sean Noel Walker e Dan Oliver per Shang Chi e la leggenda dei dieci anelli; Kelly Port, Chris Waegner, Scott Edelstein e Dan Sudick per Spider-Man: No Way Home.
Gli outfit visti nei film vi fanno sognare? Allora attenzione alla categoria Migliori costumi: Jenny Beavan per Crudelia; Massimo Cantini Parrini per Cyrano; Jacqueline West e Bob Morgan per Dune; Luis Sequeira per La fiera delle illusioni – Nightmare Alley; Paul Tazewell per West Side Story.
E non manca la categoria Miglior trucco e acconciatura: Mike Marino, Stacey Morris e Carla Farmer per Il principe cerca figlio; Nadia Stacey, Naomi Donne e Julia Vernon per Crudelia; Donald Mowat, Love Larson e Eva von Bahr per Dune; Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh per Gli occhi di Tammy Faye; Göran Lundström, Anna Carin Lock e Frederic Aspiras per House of Gucci.
Largo alla musica
Tra gli ingredienti fondamentali di ogni film c’è il tappeto sonoro che accompagna scene ed azioni.
Su questo fronte si parte con la categoria Miglior sonoro: Denise Yarde, Simon Chase, James Mather, Niv Adiri per Belfast; Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill, Ron Bartlett per Dune; Simon Hayes, Oliver Tarney, James Harrison, Paul Massey, Mark Taylor per No Time To Die; Richard Flynn, Robert Mackenzie, Tara Webb per Il potere del cane; Tod A. Maitland, Gary Rydstrom, Brian Chumney, Andy Nelson, Shawn Murphy per West Side Story.
Per la Migliore colonna sonora originale si contenderanno la vittoria: Nicholas Britell per Don’t Look Up; Hans Zimmer per Dune; Germaine Franco per Encanto; Alberto Iglesias per Madres parallelas; Jonny Greenwood per Il potere del cane.
C’è poi molta attesa di scoprire quale sarà la Migliore canzone originale tra: Be Alive (musiche e testo di Beyoncé e DIXSON) per Una famiglia vincente – King Richard; Dos Oruguitas (musiche e testo di Lin-Manuel Miranda) per Encanto; Down to Joy (musiche e testo di Van Morrison) per Belfast; No Time To Die (musiche di Billie Eilish; testo di Billie Eilish e Finneas O’Connell) per No Time To Die; Somehow You Do (musiche e testo di Diane Warren) per Quattro buone giornate (Four Good Days).
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