Non mi lasciare: a Vittoria Puccini piace il thriller
In onda da lunedì su Rai 1, la nuova serie tv vede come protagonista Vittoria Puccini che torna ad un genere in cui si è cimentata con successo. Acconto a lei Alessandro Roia e Sarah Felberbaum
Inizia davvero in bellezza il 2022 in formato fiction per Rai 1 grazie a Non mi lasciare, la nuova serie tv thriller con protagonista Vittoria Puccini nei panni di un determinato vicequestore specializzato in crimini informatici. Al suo fianco troviamo altri due volti molto apprezzati dal grande pubblico come Alessandro Roia e Sarah Felberbaum. Alla regia c’è invece Ciro Visco.
Non mi lasciare sarà diviso in quattro prime serate, a partire dal 10 gennaio. Volete sapere altro? Ne abbiamo parlato anche con i diretti interessati.
Ispirato ai polar francesi
Non mi lasciare (una coproduzione Rai Fiction e PayperMoon Italia) è un prodotto di alta qualità, che flirta con il polar francese, anche grazie ad una ambientazione suggestiva come Venezia, città che riesce a tingersi di noir senza perdere il suo fascino. È qui che torna, dopo vent’anni, Elena Zonin ovvero un vicequestore della Polizia specializzata in crimini informatici che da anni indaga su una rete di pedofili responsabile del rapimento e del traffico, sul dark web, di minori. La donna arriva da Roma per dare il suo contributo al caso di Gilberto, un adolescente trovato nelle acque della Laguna, apparentemente suicida: Elena è infatti convinta che, in realtà, ci sia un collegamento con la sua indagine. Una volta arrivata in terra natia scopre di dovere affiancare proprio il suo ex fidanzato Daniele Vianello, ora vicequestore aggiunto, che nel frattempo si è sposato con Giulia (anche lei poliziotta) ovvero quella che un tempo era la sua migliore amica. Elena aveva lasciato entrambi senza una spiegazione e così i tre si troveranno a fare i conti con le nubi del passato, mentre le indagini si dimostrano ancora più complicate e pericolose del previsto.
La parola ai protagonisti
Non mi lasciare è stata presentata con una conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche Vittoria Puccini e Alessandro Roia.
La prima, che negli ultimi anni ha mostrato un certo feeling con il mood crime e action (perfettamente nelle sue corde), racconta: «Sono rimasta fin da subito colpita dalla sceneggiatura, perché si tratta di una storia avvincente, fatta di colpi di scena e suspense. Al centro poi c’è un tema delicato ed è importante che Rai 1 lo affronti dedicandogli la prima serata. Spero che riesca a coinvolgere lo spettatore e a conquistarlo».
Poi sul suo ruolo aggiunge: «Elena è un vicequestore di polizia particolarmente capace, brava, determinata e coraggiosa, ma anche particolarmente intuitiva, riesce a cogliere dei particolari che solo lei vede e che risulteranno fondamentali per le indagini. È poi estremamente empatica: capisce chi ha di fronte e tutti si aprono con lei. L’ho amata molto, anche nelle sue fragilità e paure. Dietro alla determinazione, infatti, c’è il suo essere umanamente spezzata: uno status dovuto ad alcuni accadimenti del suo passato che nessuno degli altri conosce e anche il pubblico capirà solo alla fine. Anche questo fattore contribuisce a dare fascino e mistero alla serie».
La parola è quindi passata al sempre bravissimo Alessandro Roia: «La forza di questa serie è l’essere calata nell’oggi. Quello che io ho percepito come valore aggiunto, che mi ha trasportato dentro al personaggio, è la contemporaneità, l’essere una possibilità di me oggi in una storia di un certo tipo. Il grande fascino della serie sta nel raccontare un tema importante, nello scavare nelle profondità degli abissi del dark web, usando un linguaggio accattivante che possa essere fruito dal pubblico».
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