MasterChef Italia 12: vince Edoardo. E Barbieri gli taglia i capelli
Edoardo Franco, varesino, ex rider, con il menù Tutto mondo ha trionfato alla 12esima edizione di MasterChef Italia. E chef Barbieri, come avevano scommesso, gli ha sforbiciato i capelli
La 12esima edizione di MasterChef Italia non poteva avere finale migliore. E non parliamo solo degli ascolti fatti registrare da Sky (più alti rispetto allo scorso anno e a quello precedente), ma anche del bel clima che si è respirato tra in concorrenti nel corso delle ultime sfide che hanno portato alla vittoria di Edoardo Franco.
Fin da subito amato (dai suoi colleghi come dal pubblico) per il suo carattere esuberante e per la sua grande umanità, il ventiseienne di Varese ha dimostrato nel corso delle puntate di avere un grande talento culinario, fatto di passione, istinto e tecnica.
E una volta assaggiato il suo menù Tutto mondo, i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno deciso di proclamarlo nuovo MasterChef. Sul podio anche Thi Hue Dihn e Antonio “Bubu” Gargiulo, mentre si è classificato quarto Mattia Tagetto, eliminato nella sfida che aveva come ospite la Chef Clare Smyth.
Dopo la proclamazione c’è stato anche un simpatico siparietto con Chef Barbieri armato di forbici che ha tagliato una bella ciocca di capelli ad Edoardo, per onorare la scommessa fatta durante le prime puntate.
La parola al vincitore
Come da tradizione, il giorno dopo la finale abbiamo incontrato (via Zoom) il vincitore di MasterChef per farci raccontare la sua esperienza e scoprire i suoi programmi per il futuro.
Ricordiamo che Edoardo Franco si è aggiudicato: 100.000 euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il proprio primo libro di ricette dal titolo “Daje! – La mia cucina senza confini” (edito da Baldini+Castoldi, in uscita dal 10 marzo), l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso Alma (la Scuola internazionale di cucina italiana) e la partecipazione al Workshop di Masterchef Academy creato in collaborazione con Destination Gusto.
«Io non sono uno che ama la tv e avrò visto solo una edizione di MasterChef. Poi un giorno mi trovavo ad una grigliata di amici e, dato che uno di loro si era iscritto, mi hanno chiesto “perché non lo fai anche tu”? Così mi sono ritrovato alle selezioni, dove avevo detto chiaramente che volevo cambiare la mia vita e questa è stata la mia vittoria. Sono rimasto sempre me stesso, mi sono mostrato per quello che sono e ho deciso di giocarmela, anche uscendo dalla mia comfort zone. Poi ho trovato delle belle persone, l’ambiente era molto positivo» – racconta Edoardo, che è simpatico e frizzante proprio come lo si è visto in tv. E continua ad avere i piedi ben piantati a terra, nonostante tutto: «Non voglio soffermarmi sulla vittoria, ma andare avanti. C’è l’idea di quel progetto con Leonardo, ma prima bisogna fare la gavetta. Un conto è saper cucinare e un altro gestire un ristorante».
Come ha imparato a cucinare così bene? «L’incontro con la Chef Clare Smyth è stato molto bello per me, perché lei ha capito che in primis mi piace mangiare e da qui parte la mia passione per la cucina. Vivo da solo da quando avevo 19 anni, quindi mi sono sempre messo ai fornelli, poi ho convissuto per quattro anni con una ragazza (che ora è la mia ex) che mangiava sano e quindi, amandola, mi piaceva prepararle dei piatti che potesse gradire. Da lì, con spontaneità, ho cominciato a cucinare sempre più spesso per la mia famiglia e i miei amici».
Il suo rapporto con questa improvvisa notorietà? «Sono un tipo socievole, quindi mi fa piacere fermarmi e parlare con le persone (purché siano educate)».
…e ai finalisti
Però abbiamo piacevolmente conversato (sempre virtualmente) anche con gli altri finalisti e possiamo confermare l’impressione che avevamo avuto da telespettatori: la masterclass di questa edizione era formata da persone che si stimano e si vogliono realmente bene.
«MasterChef ha rappresentato per me una crescita professionale importante e mi sono reso conto che l’alta cucina non è così semplice da fare. Ora ho decisamente un altro occhio, anche quando mi metto ai fornelli a casa mia» – racconta Mattia Tagetto, che per un soffio non ha partecipato alla finalissima – «Comunque ne esco arricchito molto dal punto di vista umano, che per me la cosa più bella. Porto con me dei rapporti veri, più di quanto mi aspettassi. Ad un certo punto, quando è uscito Ollivier, sono diventato il più vecchio e i ragazzi più giovani mi hanno visto come una sorta di zio, di confidente. Siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda e c’è l’idea di fare qualcosa insieme. Io poi vorrei portare avanti la mia passione per i ristoranti stellati, magari realizzando dei contenuti ad hoc, intervistando gli Chef ecc».
Ha idee ben concrete, nonostante abbia solo 19 anni anni, anche Antonio “Bubu” Gargiulo: «MasterChef mi ha aiutato a formare la mia idea di cucina, mi ha insegnato molto a partire dal rispetto per gli ingredienti. So per certo che questa è la mia strada e un giorno vorrei aprire un mio ristorante, ma prima devo fare esperienza nelle cucine e ampliare ancora di più i miei orizzonti, viaggiando molto e scoprendo le culture e i gusti di altri paesi».
E anche Thi Hue Dihn è pronta per continuare il suo percorso: «Quando sono entrata a MasterChef ho iniziato un nuovo capitolo importante del mio progetto dedicato alla cucina, è stata una esperienza umana e culinaria preziosa per me. Ora l’obiettivo è quello di continuare a lavorare, per trovare la migliore versione di me. E intanto sto pensando di scrivere un libro, non di ricette ma sulla cucina vietnamita, raccontando tradizioni e vissuti legati a vari piatti».
Ti potrebbe interessare anche:
- Stasera in tv: i film di oggi 8 marzo
- Audiolibri e podcast al femminile da ascoltare a marzo
- 8 marzo: le serie tv che raccontano grandi donne
- Stasera in tv: i film di oggi 6 marzo
- Teatro: gli appuntamenti imperdibili di marzo