Masterchef 5, cambio di rotta: vincono le storie e le lacrime
Primo posto per Erica Liverani, la mamma single di 30 anni, seguita da Alida Gotta, 25enne che ha sofferto in passato di disturbi alimentari. A Masterchef 5 trionfa la voglia di riscatto più che l’alta cucina
Un primo piano con la sua piccola Emma, l’abbraccio di Cracco e un quasi bacio con Giovanni, il concorrente filosofo. Si conclude così il percorso di Erica Liverani a Masterchef. La sua vittoria, su cui molti avevano già scommesso e che era stata anche maldestramente anticipata, seppur di poche ore, da un errore della programmazione Sky, è stata piena di lacrime di gioia e di abbracci. E l’ha portata ad aggiudicarsi centomila euro in gettoni d’oro e l’opportunità di pubblicare un libro di ricette.
Una finalissima tutta al femminile
La quinta edizione di Masterchef Italia si conclude con il duello all’ultimo piatto tra Erica, 30 anni, fisioterapista di Ravenna e Alida Gotta, 25 anni, di Torino, l’altra finalista, data per favorita.
Entrambe con due storie toccanti alle spalle, che naturalmente non ci sono state risparmiate. Erica è una mamma single, Alida ha risolto i suoi disturbi alimentari proprio tra i fornelli.
Erica è stata spesso tra i migliori, ma anche a un passo dall’eliminazione. Ieri ha dimostrato tutta la sua bravura e sensibilità quando ha presentato un menù degustazione più semplice di quello della sua avversaria bionda, ma concepito meglio, col cuore, quello che nei talent conta così tanto (e all’improvviso anche Masterchef è diventato un talent come gli altri).
Il terzo “incomodo”
Di fronte alle due motivatissime avversarie cosa poteva fare il terzo finalista, Lorenzo De Guio, 23 anni, macellaio vicentino di Roana, bravo quanto timido e con una storia personale assolutamente non strappalacrime? La sua simpatia e semplicità hanno conquistato il pubblico da casa, ma il complicato piatto composto da 50 diversi ingredienti, che gli era stato affibbiato all’Invention test da Erica, l’ha portato dritto dritto al terzo posto.
Ascolti in crescita, ma il web critica il buonismo
In conclusione quest’edizione è quella che, secondo il web, ha convinto di meno: meno cattiveria, più lacrime e più storie. Ogni tanto sembrava più un programma alla De Filippi che la trasmissione che abbiamo imparato ad amare. Con una sorta di cambio di rotta nel registro autoriale non da poco. Diciamolo, il livello qualitativo medio dei concorrenti non era altissimo. E forse questa era la strada giusta per valorizzarli. Gli ascolti in costante crescita stanno lì a confermarlo. Però pure Bastianich che si commuove, che dilusione! I giudici restano comunque la maggiore attrattiva della trasmissione. E Cannavacciuolo che poteva essere una new entry un po’ ridondante si è inserito perfettamente. Uno dei piaceri maggiori offerti dal programma è stato sicuramente vederlo cucinare.
Ora le strade dei fantastici 4 si dividono, prima di rincontrarsi per l’edizione 2017, già confermata. Bastianich farà Top Gear Italia, Cracco tornerà con Hell’s Kitchen Italia, Cannavacciuolo lo ritroveremo a Cucine da Incubo, e Bruno Barbieri a Junior Masterchef e probabilmente in un programma nuovo. Ecco, sicuramente non ci mancheranno troppo.
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