01/02/2024

Mare Fuori torna con la sua quarta, imperdibile stagione

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 01/02/2024 Aggiornato il 01/02/2024

L'attesa è finita. I primi 6 episodi di uno dei più grandi successi seriali degli ultimi anni sono in streaming su Raiplay dal 1° febbraio e poi in chiaro, in prima serata su Rai2 dal 14 febbraio  

Mare Fuori 4

È la serie-fenomeno degli ultimi anni, amata dai ragazzi, ma anche da un pubblico più adulto che non ha potuto fare a meno di appassionarsi alle vicende dei giovani detenuti e del personale dell’IMP di Napoli.

Stiamo parlando naturalmente di Mare Fuori (prodotta da Roberto Sessa di Picomedia e Rai Fiction), che arriva con la sua attesissima quarta stagione prima su RaiPlay, dal 1° febbraio con i primi sei episodi, poi in prima serata su Rai2 dal 14 febbraio.

E dal 14 febbraio potremo anche trovare su RaiPlay l’intero boxset.

La serie (nata da un’idea originale di Cristiana Farina e scritta con Maurizio Careddu) è diretta sempre da Ivan Silvestrini e vede nel cast, tra gli altri, Carmine Recano, Lucrezia Guidone, Massimiliano Caiazzo, Maria Esposito, Matteo Paolillo, Artem e anche Clara Soccini che troveremo a breve sul palco del 74esimo Festival di Sanremo (in gara tra i Big, dopo aver vinto Sanremo Giovani).

Cosa ci aspetta nella quarta stagione

Naturalmente non abbiamo intenzione di rovinarvi il piacere della visione di questa quarta stagione con degli spoiler, ma possiamo dirvi che i protagonisti della serie si troveranno metaforicamente a navigare in mare aperto. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono nella consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia e devono vincere le loro paure più intime per affrontare la vita, con al loro fianco gli amici con cui hanno scelto di navigare. A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che nel bene e nel male vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita.

Però ormai la maggior parte dei detenuti è maggiorenne e il cambiamento è inevitabile, anche se la crescita personale è una scelta che richiede coraggio, perché la libertà è anche una conquista interiore. C’è poi Sofia Durante, la nuova direttrice, la cui durezza porta i ragazzi ad una scelta necessaria: ribellarsi per la propria autodeterminazione.

La parola ai protagonisti

«Mi hanno affidato una bella gatta da pelare» – ammette Lucrezia Guidone a proposito della sua Sofia Durante – «Un ingresso nel quale non mi sono fatta sconti come attrice, sono andata incontro al suo essere odiosa, ma non bisogna mai giudicare bensì lasciarsi andare e in questa stagione si inizieranno a capire i motivi per cui è così». E aggiunge: «Devo ringraziare tutti i miei colleghi, per l’aria che si respira sul set, c’è unione ed affetto tra di noi. E lo stesso vale per i più giovani, sono dei ragazzi che arrivano davvero con coscienza e questo mi rende felice, spero che continui ad essere così. Loro sono delle piccole grandi stelle».

Tra di loro c’è Maria Esposito, che nella scorsa stagione ha conosciuto un grandissimo successo nei panni di Rosa Ricci ed è apparsa emozionatissima durante la conferenza stampa di presentazione, ma ci anticipa: «Il mio personaggio inizierà a ragionare con la propria testa e a non farsi trasportare».

E cosa succederà a Carmine Di Salvo, interpretato da Massimiliano Caiazzo? «Nei nuovi episodi si troverà ad affrontare un percorso nuovo, passando da uno stato emotivo adolescenziale ad uno un po’ più adulto. Un processo che è stato catartico anche per me, in particolare dal punto di vista umano».

Gli fa eco Matteo Paolillo, Edoardo Conte nella serie: «Siamo diventati grandi sia noi che i personaggi, i quali si sono trovati a crescere in fretta, ma con tanta voglia di rimanere adolescenti. Sono infatti chiamati a fare scelte importanti, che alla loro età non si dovrebbero fare». E confessa: «Passa il tempo, ma questo progetto continua ad emozionarmi». E proprio sulla scia delle emozioni parla Domenico Cuomo, che interpreta Gianni Russo/Cardiotrap: «Quando studio per il mio personaggio mi fa paura rappresentare quelle persone che hanno perso tutto, che non hanno più i genitori o hanno commesso degli omicidi. Quando parlo con loro sento sempre una piccola-grande goccia di rassegnazione, ma questo non deve esserci in me, perché credo che finché si stia su questa Terra ci sia sempre la possibilità di ricominciare ed amare. Il messaggio che cerco di dare, come uomo e come giovane attore, è di volersi bene e di ritrovare la serenità nel prossimo».