01/03/2016

Leonardo DiCaprio: ritratto dell’attore (finalmente) Oscar in 10 punti

Francesco Salvatore Cagnazzo Pubblicato il 01/03/2016 Aggiornato il 26/09/2018

Le sue battaglie per l’ambiente, gli esordi musicali, i ruoli mancati… Sei sicura di conoscere davvero Leonardo DiCaprio?

LeonardoDiCaprio - Oscars 2016

E Oscar fu. Uno degli attori più apprezzati di Hollywood conquista l’ambito premio dopo le quattro nomination precedenti ahimé andate in fumo. La grande vittoria, più che meritata data la sua interpretazione in The Revenant, ha fatto il giro del mondo, conquistando tantissimo spazio anche sui social.

Leonardo DiCaprio, uno degli artisti più in vista di sempre, è anche uno dei più imprevedibili e sconosciuti.

Il suo ritratto in 10 punti

Uno. Il suo secondo nome è Wilhelm e sarebbe dovuto essere l’unico: fu chiamato Leonardo perché diede il primo calcio mentre la madre, incinta, osservava un dipinto di Da Vinci in un museo italiano.

Due. DiCaprio è molto attento alla beneficenza: basti pensare che nel 2013 ha organizzato un’asta di opere d’arte in collaborazione con Christie’s e i 38,8 milioni di dollari raccolti sono stati tutti devoluti a varie associazioni ambientaliste e umanitarie.

Tre. Ma è la salvaguardia del pianeta la causa che gli sta più a cuore, come ci ha ricordato nell’appassionato discorso di ringraziamento durante la notte degli Oscar. Non solo belle parole: dal 1998 la sua Fondazione collabora con le più importanti organizzazioni mondiali (ad esempio il WWF) per la protezione degli animali e dell’ambiente. Ad un forum internazionale per la salvaguardia delle tigri siberiane Leo si è confrontato perfino con Putin.

Quattro. Se c’era bisogno di sottolinearlo, il suo conto in banca conta zeri che la nostra limitata mente non riesce neanche ad immaginare. Guadagna 25 milioni di dollari a film. E nel 2015 è stato l’attore più pagato di Hollywood. È una specie di re Mida: gli ultimi 5 film di cui è stato protagonista hanno incassato più di 2 miliardi di dollari in tutto il mondo.

Cinque. Leo ha sette vite, come i gatti. Nel 2005 è stato aggredito da una donna che gli ha rotto un bicchiere in faccia; è quasi morto durante un lancio con il paracadute, che non si era aperto; è sopravvissuto all’attacco di uno squalo.

Sei. Negli anni Novanta faceva parte di un gruppo musicale chiamato The Pussy Posse, assieme a Lukas Haas, Tobey Maguire, Harmony Korine, e David Blaine.

Sette. Con uno di questi, parliamo di Tobey Maguire, ha recitato in Don’s Plum. Se non lo conoscete non vi preoccupate: il film andò talmente male che DiCaprio intentò una causa legale per impedirne la diffusione.

Otto. Nel 2000 era stato scelto per il ruolo di Patrick Bateman in American Psyco, andato poi a Christian Bale. Ha rifiutato per non sconvolgere le fan adolescenti. La stessa scelta che aveva fatto 3 anni prima quando, reduce dal successo di Romeo + Giulietta, gli avevano proposto di “svestire” i panni del pornodivo Dirk Diggles nel film Boogie Nights, poi interpretato da Mark Wahlberg. E così Leo si era ritrovato libero di accettare la parte di Jack Dawson in Titanic. Indovinate chi era l’altro candidato al ruolo di Jack? Christian Bale. Tutto torna, almeno a Hollywood.

Nove. Li avete visti prima sul red carpet, poi siete stati contagiati dalla commozione di lei durante la premiazione. Ma no, non ci stanno nascondendo qualcosa. Kate Winslet, con la quale ha diviso il set di Titanic e Revolutionary Road, è davvero la sua migliore amica. Leo l’ha accompagnata all’altare per il suo terzo matrimonio ed è il padrino del terzo figlio.

Dieci. È uno degli attori più bravi di Hollywood. E finalmente anche l’Academy gliel’ha riconosciuto. Eppure, incredibile ma vero, anche lui è stato nominato  ai Razzie Awards (i premi per i peggiori protagonisti della stagione cinematografica). Era il 2000 e il film in cui recitava era The Beach. Ma anche in quel caso la nomination non si trasformò in premio. Il lampone d’oro andò a John Travolta.