04/11/2021

La scelta di Maria: un docu-film per raccontare la storia del Milite Ignoto

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 04/11/2021 Aggiornato il 04/11/2021

Sonia Bergamasco è la toccante protagonista. Appuntamento stasera su Rai 1  in occasione del 100° Anniversario dalla tumulazione all’Altare della Patria

La scelta di Maria

Giovedì 4 novembre è il 100° Anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria e per questa importantissima ricorrenza Rai 1 propone, in prima serata, il docu-film La scelta di Maria (una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema) diretto da Francesco Miccichè.

Protagonista, nel ruolo della “madre d’Italia” Maria Bergamas una straordinaria Simona Bergamasco.

Con lei Cesare Bocci (che ha avuto anche l’idea del film) ed Alessio Vassallo, rispettivamente nei panni del Ministro della Guerra Luigi Gasparotto e del tenente Augusto Tognasso.

Tra fiction e immagini d’epoca

La scelta di Maria ripercorre la storia della nascita del Milite Ignoto, integrando il racconto con preziosi repertori d’epoca, animazioni originali e una serie di interviste ricostruite ai protagonisti, interpretati dai rispettivi attori.

La narrazione parte dal “biennio rosso” successivo alla Prima Guerra Mondiale, quando il Ministro Luigi Gasparotto decise di istituire due commissioni al lavoro tra Gorizia e Aquileia: la prima, formata da un medico e sei reduci pluridecorati (tra cui il tenente Augusto Tognasso), con il compito di cercare undici salme di soldati non riconoscibili nei luoghi in cui erano avvenute le battaglie più cruente; la seconda con quello di scegliere una madre che avesse perso il figlio in guerra, destinata ad indicare una delle undici salme trovate dalla prima commissione per farne un simbolo di tutti i caduti in guerra mai identificati, il Milite Ignoto. Ad essere scelta come “madre d’Italia” fu Maria Bergamas, una contadina a cui era rimasta solo una lettera del figlio Antonio, che aveva deciso di combattere non con gli austriaci bensì con gli italiani, perdendo la vita. Maria, la mattina del 28 ottobre 2021 nella cattedrale di Aquileia, si inginocchiò per istinto davanti alla decima bara decretando così il Milite Ignoto. Quest’ultimo venne trasportato a Roma in treno: il viaggio durò quattro giorni e fece ben 120 soste, durante le quali Maria e il tenente Tognasso videro centinaia di persone pregare per il Milite Ignoto, diventato simbolo del dolore di tutti gli italiani.

A Roma il convoglio venne accolto dal Re Vittorio Emanuele III e nello stesso istante, in tutte le città della nazione, ci fu un lungo momento di silenzio (voluto dal Ministro Gasparotto) scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone. Il Milite Ignoto venne tumulato il 4 novembre 1921 all’Altare della Patria dove, ancora oggi, è vegliato senza sosta dai militari di tutte le armi che a turno rendono onore al soldato senza identità. Quando Maria morì, nel 1953, chiese di essere sepolta dietro la cattedrale di Aquileia, a fianco delle altre salme di soldati ignoti che lei non scelse.

La parola ai protagonisti

«La scelta di Maria nasce da un’idea di Cesare Bocci. Io non ricordavo quasi nulla di questa storia, se non qualche immagine di repertorio, così mi sono messo a studiare e in tempi brevi ci siamo trovati a realizzare questo film, approfondendo i tre protagonisti e girando nei veri luoghi» spiega il regista Francesco Miccichè durante la conferenza stampa.

«L’idea è nata a una cena, durante la quale un amico ha raccontato del nonno macchinista che aveva fatto il viaggio su quel famoso treno tra Aquileia e Roma. La cosa mi ha emozionato molto e così, una vola a casa, ho iniziato a fare delle ricerche con una curiosità che, quando da bambino visitavo il Milite Ignoto, non avevo» aggiunge Cesare Bocci.

La parola poi passa a Sonia Bergamasco (che, nei panni di Maria Bergamas, vi toccherà il cuore): «Questo film è frutto della condivisione, del lavoro di squadra. Girare in quei luoghi è stato essenziale, un valore aggiunto, perché ci ha permesso di sentire l’empatia delle persone che ci vivono e sono ancora estremamente legate a questa storia. Mi ricordo che l’emozione più forte l’ho provata nel girare le scene nella cattedrale di Aquileia». E aggiunge: «Mi sono accostata a Maria, non mi sono immersa in lei per pudore».

«Siamo spesso attraversati da queste storie senza saperlo» dice Alessio Vassallo. »Tutti conoscono il Milite Ignoto, ma non la storia e per questo è importante restituirla. È stato un onore per me indossare la divisa del tenente Tognasso e stare in quei luoghi. Il nostro è stato un lavoro in punta di piedi, ma preciso. Una esperienza davvero indimenticabile».