Il Cinema Ritrovato, al via la nuova edizione del festival vintage
Il festival più vintage che c'è fa finta di snobbare il glamour. Eppure in cartellone troviamo Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, Catherine Deneuve e un'inedita Colette
Debutta a Bologna il 24 giugno Il Cinema Ritrovato, il festival dedicato alle pellicole restaurate e ai film da (ri)scoprire. Oltre 500 film provenienti da oltre 60 archivi del mondo. Di nicchia? Mica tanto: tra gli appassionati di questo festival c’è addirittura Martin Scorsese, a sua volta un grande finanziatore di restauri di pellicola e un amante della storia del cinema. Ed è come sempre un omaggio alla storia “giovane” (in fondo, solo poco più di un secolo!) della settima arte la trentunesima edizione questo piccolo-grande festival bolognese, che anche quest’anno attira cinefili e feticisti da tutto il mondo. Ecco perché.
Mostri sacri su pellicola
L’edizione numero 31 è dedicata a Robert Mitchum, eroe silenzioso dallo sguardo sornione, che quest’anno avrebbe festeggiato il centenario. Tra le pellicole a lui dedicate, La magnifica preda con Marilyn Monroe.
Colette, non solo libri e amori
Il nome Colette è per molti sinonimo di una certa Parigi idealizzata, quella libertina e un po’ malinconica di inizio Novecento. Pochi sanno che, oltre alla vita licenziosa e a romanzi come Chéri, la poliedrica Colette fu anche critica cinematografica e sceneggiatrice. Una rassegna tutta per lei ne svela il volto meno noto.
Vapori di un tempo
Vero festival per feticisti, Il Cinema Ritrovato non si fa mancare le proiezioni al carbone, nella piccola Piazzetta Pasolini dentro la Cineteca: un pianista, una pellicola degli anni ’10 e un pubblico incantato, mentre un proiettore quasi centenario accende il cinema di una volta.
Nuovo cinema Paradiso
In Piazza Maggiore, la Piazza Grande cantata da Dalla, tutte le sere un capolavoro restaurato e proiettato su maxi schermo, rigorosamente gratis. Si comincia con L’Atalante di Jean Vigo, ma non mancheranno Il Laureato, Visages et Villages di Agnès Varda e addirittura il film del fotografo Bruce Weber, Let’s get lost
Pop e horror
No, non è solo un festival per cinefili. O meglio: anche ai cinefili piace divertirsi. Tra le pellicole restaurate e proiettate al loro meglio, anche capolavori pop come La febbre del sabato sera, L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento e Frankestein Junior. Senza contare La corazzata Potemkin: sì, proprio quella di Fantozzi. Ovviamente è già stato organizzato dal basso un flash mob a tema.
Chicche cinefile
Intenditori e amanti della nicchia hanno pane per i loro denti: le sezioni-chicca di quest’anno sono dedicate al noir iraniano degli anni ’50, ai film giapponesi di fine anni ’30 e a un inedito Messico.
Corti e colori
Chi ha detto che il cinema di una volta era solo bianco e nero? Ci sono anche i colori saturi e sgargianti dei mélo che hanno fatto la storia, come quelli di Douglas Sirk (Come le foglie al vento) e i rarissimi cortometraggi in “Kinemacolor” (tecnica usata a cavallo degli anni ’10).
Scoperte cinefile made in Africa
Martin Scorsese, dicevamo: è grazie al suo fondo “World cinema project” che, assieme all’Unesco, una cinquantina di pellicole della storia del cinema africano hanno ricevuto il finanziamento per il restauro. Tra le riscoperte di quest’anno, il musical satirico West Indies, del 1979.
Premi Oscar e imperdibili
Tra gli ospiti di quest’anno: Nanni Moretti, Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Bruce Weber, Costa-Gravas.
Numeri e anniversari
Oltre ai 100 anni che avrebbe compiuto Robert Mitchum, il festival celebra il cinquantesimo anniversario de Il laureato e di Bella di giorno, il quarantesimo de La febbre del sabato sera, e i 50 anni dal mitico concerto d Monterey di Jimi Hendrix.
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