Paolo Bonolis: due anni a tutta tv
Canale 5 e Italia 1 vedranno Paolo Bonolis grande protagonista per i prossimi due anni, con novità e graditi ritorni
Paolo Bonolis promette di tenerci compagnia e di stupirci con effetti speciali anche per i prossimi due anni, sulle reti Mediaset. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa, a cui era presente anche Pier Silvio Berlusconi, con cui si sono messi a tacere i rumors che volevano il conduttore di nuovo vicino alla Rai. In realtà la tv pubblica ha cercato di riprenderselo, ma non ci è riuscita: “la loro proposta non si conciliava bene con le mie esigenze personali e familiari” – spiega – “e poi a Mediaset ho la certezza di potermi relazionare sempre con gli stessi interlocutori”.
Tra ritorni e novità
A Paolo Bonolis piace sperimentare e lo potrà fare di nuovo sia con nuovi programmi per il prime time di Canale 5, che con la riproposta di suoi grandi successi, alcuni assenti dalla tv da diverso tempo come Chi ha incastrato Peter Pan? e Il senso della vita. “Verranno rivisti e adeguati ai tempi, ma questo non significa che che rivoluzionerò il mio linguaggio. Non rinnego la mia età (56 anni): sono un uomo analogico in un mondo digitale, però quello da cui vengo non è stato sconfitto, non è vero che non serve a niente. Il bagaglio che ho acquisito nel corso del tempo lo porto sempre con me. Le novità che mi piacerebbe portare non riguardano i social e le nuove tecnologie, ma i contenuti” – spiega Bonolis – “Chi ha incastrato Peter Pan? non lo facciamo da sette anni e siamo consapevoli del fatto che i bambini di oggi sono ben diversi, mentre su Il senso della vita stiamo facendo dei grossi cambiamenti per renderlo perfetto per la prima serata di Italia 1, con il suo pubblico giovane”. Rivedremo anche Ciao Darwin, Scherzi a parte, Avanti un altro e Music, che lui considera il suo Sanremo.
Il Festival di Sanremo 2018
In molti si stanno chiedendo se sarà lui a tornare al timone del Festival di Sanremo, dopo il triennio di Carlo Conti. Bonolis ammette di avere affrontato l’argomento con la dirigenza Rai, ma sottolinea: “È più difficile fare un prodotto nuovo in un panorama televisivo complesso come quello di oggi piuttosto che riproporne uno in cui c’è assenza di battaglia e io ne so qualcosa grazie a Music, che mi ha dato molte soddisfazioni e considero ad oggi il mio Sanremo. Detto questo credo che io e il mio gruppo di lavoro potremmo considerare di lavorarci solo se si cambiasse veramente, a partire dalla location: finché sarà all’Ariston si finirà per rientrare sempre negli stessi canoni”.
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