28/03/2019

David di Donatello: Dogman piglia (quasi) tutto. Ma a vincere è il cinema italiano

Francesco Salvatore Cagnazzo Pubblicato il 28/03/2019 Aggiornato il 28/03/2019

Per il film di Matteo Garrone ben nove statuette. Il vero competitor, a sorpresa, è stato Sulla mia pelle, sulla vicenda di Stefano Cucchi, che ha ricevuto tre riconoscimenti

matteo garrone

Non solo un premio importante, ma una vera e propria festa. Quella del cinema italiano, che si incontra, e si scontra, per una notte davvero magica. Quella dei David di Donatello 2019, andata in onda su Rai 1 e condotta da Carlo Conti. Una serata all’insegna di quel Dogman, acclamato da critica e pubblico.

Per Matteo Garrone e per la sua creatura ben nove premi: per miglior film, regia, attore non protagonista (Edoardo Pesce), sceneggiatura originale, fotografia, scenografia, montaggio, trucco e suono.

Sul palco per ricevere il premio alla regia Garrone porta con sé il protagonista Marcello Fonte, che saluta la mamma in platea. Invece il film Capri-Revolution di Mario Martone, nonostante le ripetute nomination, vince soltanto i premi per musica e costumi.

Il vero competitor è stato Sulla mia pelle

Alla fine il competitor principale di Dogman è stato un altro film crudo, violento, ma dal grande valore storico e umano. Parliamo di Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, che racconta il caso di Stefano Cucchi. Per lui ben tre statuette: quella per il regista esordiente, il David Giovani, miglior produttore e miglior attore protagonista per Alessandro Borghi. Per l’attore non solo la statuetta, ma anche l’onore di essere premiato da una splendida Uma Thurman. «Questa statuetta è di Stefano Cucchi ed è un premio che voglio dedicare agli essere umani e all’importanza di restare tali a prescindere da tutto», ha dichiarato dal palco.

La rivincita di Elena Sofia Ricci

A Loro di Paolo Sorrentino, che però diserta la serata, va invece il premio alla miglior attrice protagonista, Elena Sofia Ricci, che interpretava Veronica Lario, e il David al miglior acconciatore. Tra gli altri vincitori degni di nota, Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino si porta a casa il premio alla canzone Mistery of Love di Sufjan Stevens e quello alla sceneggiatura non originale. Mentre il David per miglior documentario va a Santiago Italia di Nanni Moretti, e A Casa tutti bene di Gabriele Muccino quello del pubblico.

Gli ospiti internazionali

Non solo Uma, come star internazionale, ma anche il grandissimo regista americano Tim Burton. Premiato da un altro grande, Roberto Benigni, che vent’anni fa vinceva 3 Oscar, come ricorda Carlo Conti, addirittura costretto a chiedere la standing ovation per il “nostro” regista italiano. Un premio speciale è andato al maestro dell’horror Dario Argento, che non aveva mai ricevuto un David in quaranta anni di carriera. Tra gli ospiti, anche Andrea Bocelli che, con il figlio Matteo, canta Fall On Me. Ancora premi: miglior cortometraggio a Frontiera di Alessandro Di Gregorio, miglior film straniero a Roma di Alfonso Cuaron. E un David speciale a Francesca Lo Schiavo.

Tutti i premi della 64esima edizione

Miglior film – Dogman

Miglior regia – Matteo Garrone, Dogman

Miglior attore – Alessandro Borghi, Sulla mia pelle

Miglior attrice – Elena Sofia Ricci, Loro

Miglior attore non protagonista – Edoardo Pesce, Dogman

Miglior attrice non protagonista – Marina Confalone, Il vizio

della speranza

Miglior regista esordiente – Alessio Cremonini, Sulla mia pelle

Miglior sceneggiatura originale – Dogman

Miglior sceneggiatura non originale – Chiamami col tuo nome

Miglior montaggio – Dogman

Miglior fotografia – Dogman

Miglior scenografia – Dogman

Migliori costumi – Capri Revolution

Miglior trucco – Dogman

Migliori acconciature – Loro

Miglior musicista – Sascha Ring e Philipp Thimm, Capri Revolution

Miglior canzone originale – Sufjan Stevens, Mistery of Love

(Chiamami col tuo nome)

Miglior suono – Dogman

Miglior film straniero – Roma

Migliori effetti visivi – Il ragazzo invisibile – Seconda

generazione

Miglior documentario – Santiago, Italia

Miglior cortometraggio – Frontiera

Miglior produttore – Sulla mia pelle