07/02/2019

Claudio Bisio a Sanremo 2019: sbagliando si impara

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 07/02/2019 Aggiornato il 07/02/2019

Dopo un esordio sotto le aspettative, Claudio Bisio si è un po' ripreso dando un tocco di brio a Sanremo 2019

Snremo 2019 -seconda serata - Bisio Hunziker

Capita anche ai grandi artisti di sbagliare. Lo sa bene Claudio Bisio, che è stato praticamente l’unico dei tre conduttori di Sanremo 2019 ad ammettere pubblicamente che qualcosa, nella prima serata, non andava. Ha fatto della sana autocritica, dimostrando di essere un vero professionista-perfezionista e cercando di aggiustare (per quanto possibile) il tiro. Ci sarà riuscito?

Fuori dalla gabbia

Si è sentito ingabbiato dall’emozione e dal copione Claudio Bisio, consapevole che lui (come la sua collega Virginia Raffaele) riesce a dare il meglio quando viene lasciato libero. Questo anche a rischio di sbagliare e di fare gaffe, come salutare con la mano Andrea Bocelli (non ricordandosi che lui non poteva purtroppo vederlo).

E così nella seconda puntata della 69esima edizione del Festival l’attore ha tirato un sospirone, si è fatto coraggio e ha finalmente ritrovato se stesso, almeno in parte.

Ha cercato di essere più sciolto e si è concesso qualche battutina in più, dando un po’ di brio alla kermesse che continua a procedere troppo lentamente.

Il momento top con Michelle Hunziker

La vetta più alta però Claudio Bisio non l’ha toccata da solo, bensì al fianco di una special guest a lui tanto cara. Di chi stiamo parlando? Ma naturalmente di Michelle Hunziker, conduttrice della scorsa edizione, che è passata dall’Ariston per un saluto e già che c’era ha realizzato un bel numero comico-musicale in compagnia del collega-amico. È bastata una manciata di minuti per rianimare gli spettatori a casa (che nel frattempo si erano sicuramente addormentati). Questo grazie non solo al loro talento, ma anche all’affiatamento tra i due artisti, i quali avevano già condiviso il palco in passato. Come dimenticarli, infatti, al timone di Zelig all’inizio degli anni 2000? Un periodo d’oro, che ci piacerebbe tanto ritornasse!