01/08/2020

Venezia 77, i film del programma ufficiale

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 01/08/2020 Aggiornato il 01/09/2020

Sono stati annunciati i film che andranno a comporre il programma ufficiale della 77esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che sarà meno glamour del solito

Venezia 77 programma

Negli ultimi mesi, a causa dell’emergenza sanitaria e del lockdown, ci siamo abituati a vivere l’experience del cinema in una dimensione digitale, sia per la visione di film che per la partecipazione a un festival.

Ora si torna pian piano a quella fisica e a spingere l’acceleratore ci pensa la Mostra del Cinema di Venezia, che ha fin da subito espresso il desiderio di non rinunciare alla sua 77esima edizione nella versione tradizionale, anche se rivista alla luce delle norme di sicurezza.

Come ha tenuto a sottolineare Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia, nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma. Insieme a lui il Direttore Cinema Alberto Barbera, che ha precisato: «Il cuore della Mostra è salvo, anche se su scala ridotta. Ci sono diversi film diretti da donne (nel Concorso principale sono 8 titoli su 18) e i paesi rappresentati sono più di 50. Il numero di film italiani è analogo a quello dello scorso anno e di grande qualità: il nostro cinema sta vivendo un periodo felice grazie alla capacità di rinnovarsi nella narrazione». Indubbiamente non mancheranno i bei film, ma abbiamo la sensazione che gli amanti del glamour rimarranno delusi perché potrebbe essercene ben poco.

Made in Italy

L’apertura e la chiusura della 77esima Mostra del Cinema di Venezia sarqnno Made in Italy.
La kermesse inizierà infatti il 2 settembre con Lacci di Daniele Luchetti (con nel cast, tra gli altri, Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio e Laura Morante) e si concluderà il 12 settembre con Lasciami andare di Stefano Mordini (nel cast Stefano Accorsi, Valeria Golino, Maya Sansa e Serena Rossi), entrambi Fuori Concorso. Lo stesso vale per Molecole, documentario di Andrea Segre messo in pre-apertura il 1° settembre.
Fuori concorso troviamo anche i documentari Salvatore, Shoemaker of Dreams di Luca Guadagnino (che racconta la storia dello stilista Salvatore Ferragamo), La verità su La dolce vita di Giuseppe Pedersoli e Paolo Conte, Via con me di Giorgio Verdelli.
Inoltre tra i titoli di fiction troviamo Assandira di Salvatore Mereu e tra le proiezioni speciali Omelia contadina firmato da Alice Rohrwacher con l’artista francese JR.
Dando un’occhiata alla sezione Orizzonti, notiamo tra i cortometraggi BMM-Being My Mom, che segna l’esordio alla regia di Jasmine Trinca. A proposito di esordi, troviamo tra i lungometraggi I predatori di Pietro Castellitto con Massimo Popolizio e Anita Caprioli. Sempre ad Orizzonti anche il documentario Guerra e pace di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi e Nowhere Special di Uberto Pasolini.
A contendersi invece il Leone d’oro nel Concorso Venezia 77 ci saranno Le sorelle Macaluso di Emma Dante (con Donatella Finocchiaro), Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, Padrenostro di Claudio Noce con Pierfrancesco Favino (qui anche produttore) e il documentario Notturno di Gianfranco Rosi (già vincitore dell’ambito premio sette anni fa).

I film in Concorso

Oltre ai film italiani già citati, nel Concorso principale troveremo In Between Dying di Hilal Baydarov, The World To Come di Mona Fastvold (con Casey Affleck), Nuevo Orden di Michel Franco, Amants (Lovers) di Nicole Garcia (con Stacy Martin), Laila in Haifa di Amos Gitai, Dorogie Tovarischi (Dear Comrades) di Andrei Konchalovsky, Spy No Tsuma (Wide Of A Spy) di Kyroshi Kurosawa, Khorshid (Sun Children) di Majid Majidi, Pierces of a Woman di Kornel Mundruczo (con Vanessa Kirby e Shia LaBeouf), Never Gonna Snow Again di Malgorzata Szumowska e Michal Englert, The Disciple di Chaitanya Tamhane, Und Morgen Die Ganze Welt (And Tomorrow The Entire World) di Julia Von Heinz, Quo Vadis, Aida? di Jasmila Zbanic e Nomadland di Chloe Zhao (con Frances McDormand). Insomma, viene dato largo spazio al cinema d’autore proveniente da tutto il mondo, anche se l’assenza delle grandi produzioni hollywoodiane (inevitabile data la situazione attuale) si fa parecchio notare.

I titoli Fuori Concorso

Dello stesso mood è il programma del Fuori Concorso, che si divide come sempre tra titoli di non fiction (ovvero documentari e dintorni) e fiction. Tra i primi troviamo Sportin’ Life di Abel Ferrara; Crazy, Not Insane di Alex Gibney; Greta di Nathan Grossman (sulla figura di Greta Thunberg); Final Account di Luke Holland; Narciso em férias di Renato Terra e Ricardo Calil; Hopper/Welles di Orson Welles; City Hall di Frederick Wiseman.
Tra quelli di fiction: Mandibules di Quenti Dupieux (con Adèle Exarchopoulos), Di Yi Lu Xiang (Love After Love) di An Hui, The Duke di Roger Michell (con Helen Mirren), Nak-Won Eui-Bam (Night in paradise) di Park Hoon-Jung e Mosquito State di Filip Jan Rymsza con (Olivier Martinez).
Proiezioni speciali per il documentario Princesse Europe di Camille Lotteau e il primo episodio di 30 Monedas, la serie tv firmata da Alex de la iglesia con Megan Montaner e Miguel Angel Silvestre.

Il fascino di Orizzonti

C’è poi il concorso di Orizzonti, che quest’anno non darà spazio solo alle opere prime e seconde, ma anche a quelle di altri autori legati alla Mostra.
Il film di apertura è Mila (Apples) di Christos Nikou, però i riflettori sono già puntati su Mainstream di Gia Coppola (con Andrew Garfiel, Maya Hawke e Jason Schwartzman).
Questi gli altri titoli: Le troisième guerre di Giovanni Loi; Meel Patthar (Milestone) di Ivan Ayr; Dashte Khamoush (The Wasteland) di Ahmad Bahrami; L’homme qui a vend sa peau (The man who sold his skin) di Kaouther Ben Hania (con Monica Bellucci); Lahi, Hayop (Genus Pan) di Lav Diaz; Zanka Contact di Ismael El Iraki; La nuit des rois di Philippe Lacote; The Furnace di Roderick Mackay; Jenayat-e bi deghat (Careless Crime) di Shahram Mokri; Gaza mon amour di Tarzan Nasser e Arab Nasser; Selva Tragica di Yulene Olaizola; Listen di Ana Rocha De Sousa; Bu Zhi Bu Xiu (The Best Is Yet To Come) di Wang Jing; Zheltaya Koshira (Yellow Cat) di Adilkhan Yerzhanov.