Venezia 76: Johnny Depp spietato in Waiting for the Barbarians
In concorso alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia anche Johnny Depp, protagonista di Waiting for the Barbarians del talentuoso regista colombiano Ciro Guerra
È un Johnny Depp decisamente in forma quello che abbiamo visto arrivare alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia. L’attore ha chiuso in bellezza il concorso con Waiting for the Barbarians, film diretto dal talentuoso regista colombiano Ciro Guerra. Nel cast, insieme a lui, Mark Rylance, Robert Pattinson, Gana Bayarsaikhan e Greta Scacchi.
Purtroppo quest’ultima e il neo-Batman sono mancati all’appello, però ha compensato bene Johnny che era visibilmente felice di trovarsi qui e sorrideva con dolcezza. Che sia pronto ad abbandonare definitivamente la sua fama di bello e maledetto?
Aspettando i Barbari
Tratto dall’omonimo romanzo di J. M. Coetzee, Waiting for the Barbarians è ambientato in un isolato avamposto di frontiera al confine di un impero senza nome. Ad amministrarlo un magistrato (interpretato da Mark Rylance), che aspetta con impazienza la pensione per avere un po’ di tranquillità. L’arrivo del colonnello Joll cambia le cose (Johnny Depp): quest’ultimo, infatti, ha l’incarico di riferire sulle attività dei barbari e sulla sicurezza al confine. I suoi metodi sono molto discutibili e gli interrogatori che conduce spietati. Di fronte alla tortura di una giovane barbara il magistrato ha una crisi di coscienza che lo porterà a compiere un atto di ribellione.
La parola ai protagonisti
«Questa storia può essere considerata una allegoria del mondo contemporaneo» spiega il regista Ciro Guerra. «Man mano che lavoravamo all’adattamento, infatti, ci siamo resi conto di come questi tempi che sembravano lontani erano in realtà molto vicini alla situazione odierna di molti paesi». E aggiunge: «Si tratta di un racconto profondo, che abbiamo reso con un linguaggio cinematografico moderno».
Gli fa eco Johnny Depp: «Per me è stato un lavoro rilevante, che mi ha dato la possibilità di interpretare un uomo totalmente diverso da me, un sociopatico e masochista che usa anche degli occhiali per non mostrare le proprie emozioni. Per me è un onore essere qui a Venezia a presentarlo».
Qui scatta la domanda sulla figlia, che è passata dal Lido qualche giorno fa con il cast del film The King e gli occhi dell’attore si illuminano: «Lily-Rose ha deciso di intraprendere questa carriera, ha girato già diversi film e sono orgoglioso di lei! Pensare che la prima volta che la portai qui era una bambina e ora è una giovane donna!».
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